Invincibili

di Ghil
(/viewuser.php?uid=585917)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


rating: verde

genere: Slice of Life

personaggi: Castiel, Candy

coppie: het

avvertimenti: /

prompt: /

conteggio: 303

data di scrittura: 31.08.2019

Sole all’orizzonte

Guardare Castiel mentre guidava era una delle cose che più mi piaceva del viaggio. I capelli ritinti neri che sotto il sole dell’orizzonte risplendevano del rosso che ormai aveva abbandonato.

Eravamo partiti. Così, semplicemente. Nel pomeriggio ci eravamo guardati negli occhi e avevamo iniziato a fare le valigie. Meta? Portogallo. Perchè sì.

Io dovevo preparare un paio di esami per la sessione di settembre, lui aveva le prove con la band: nulla importava: avevamo deciso di partire e prendere un po’ di tempo per noi. Per stare assieme e riscoprirci.

Lo stereo mandava le nostre canzoni preferite dalla chiavetta che tenevamo sempre pronta per l’occorrenza. Io canticchiavo incurante che fossi stonata. A lui piaceva avere una scusa per prendermi a volte un po’ in giro.

La sua mano che occasionalmente scivolava dal volante per poggiarsi sulla mia coscia era fredda, gelata, e mi faceva salire brividi di piacere per contrasto con l’aria calda e umida resa appena più respirabile dalla ventola della macchina che lavorava instancabilmente, ma con poca efficacia.

Era una bella sensazione essere lì. Il mio sorriso mi gonfiava le guance in maniera buffa.

« Ferma la macchina. »

Mi guardò con un sopracciglio alzato, ma poi, leggendomi i pensieri dal viso, sorrise con gli occhi e accostò.

Mi sporsi mentre lui, che già pregustava la cosa, aveva avvicinato una mano e mi tirava dalla nuca.

Fu un bacio appassionato, del quale non sapevamo di aver bisogno e che accese dentro di entrambi il calore primordiale della lussuria.

Labbra bagnate, gustose, meravigliose.

Riprendendo fiato, posai il naso sulla sua guancia, pelle liscia e barba appena accennata. Dal profondo del mio stomaco saliva quasi una risata da quanto ero felice. Mi sentivo invincibile.

Eravamo giovani, innamorati e insieme per una strada che portava da qualsiasi parte.

Tutto il resto poteva anche svanire.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3859920