Quel che il cuore sapeva

di Monkey D Anjelika
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L'immense stanze del Palazzo di Brera erano fredde come la piccola citta di Milano, avvolta dal rigido clima invernale.
Cesare Beccaria, il primogenito dei proprietari di quella villa, riscaldava il suo animo infantile con l'impazienza.
Era tormentato dalla mancanza di idee per quel manoscritto che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo.
Pietro e Alessandro Verri, suoi amici e compagni dell' Accademia dei Pugni, erano stanchi e irritati nel vedere un talento così grande oppresso da un carattere debole che impediva anche a loro di scrivere.
Il più giovane dei quattro fratelli Verri, Giovanni che per ironia della sorte era un vero don Giovanni, se ne era andato silenziosamente.
Non sopportava le urla di quei tre, preferiva la pace e la tranquillità.
Con grande curiosità ammirava l'arredamento della residenza Beccaria.
Semplice ma di effetto.
Opera della madre di Cesare probabilmente e non della giovane sposa di lui, l'appariscente Teresa.
Da un anno era nata la loro primogenita, Giulia.
E a pensarci, Giovanni era curioso di vedere quella piccola creatura frutto di due personalità e aspetti completamente differenti.
Ed è in una di quelle grandi stanze che la vide per la prima volta, quella piccola creatura, dai grandi occhi verdi e ribelli ricci biondo rame.
Ignorava che un giorno sarebbe entrata nella sua vita per stravolgerla completamente.




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