Tentazione e Pentimento

di Mentos E CocaCola
(/viewuser.php?uid=504622)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


-Buongiorno zio Benjamin- disse Maria già vicina al camino, intenta ad accendere il fuoco.
-Buongiorno- rispose lui ancora assonato -Devo aiutarti per la colazione?-
-No, non ti preoccupare, è già tutto pronto- rispose la nipote, posando sul tavolo davanti allo zio una scodella di latte e due fette di pane spalmate di burro e marmellata.
Benjamin guardò sua nipote che si rimetteva ad alimentare il fuoco.
Era diventata una bellissima ragazza, i capelli ramati, gli occhi color del miele, le curve pronunciate, l’eleganza del portamento.
Se non avesse avuto sempre di che pagare i De Noir se la sarebbero presa e chissà che cosa ne avrebbero fatto.
L’uomo rabbrividì, cercando di scacciare quegli orribili pensieri, anche quell’anno sapeva come pagare.
-Bene, possiamo andare- disse l’uomo con un sospiro alzandosi deciso dalla tavola.
Lei corse nella stanza accanto e tornò dopo qualche minuto con il suo vestito migliore e i capelli raccolti in una crocchia.
Alcune ciocche le incorniciavano il viso e mettevano in risalto la sua carnagione lattea.
Il luogo del pagamento era un semplice tavolo, davanti alla Rocca dei De Noir, circondato da guardie e pieno di contadini che aspettavano il loro turno.
Maria aveva sempre odiato quel momento, quando quell’uomo tutto vestito di nero li squadrava con disprezzo, segnava il loro nome, raccoglieva i soldi in un sacchetto e li esortava ad andarsene in malo modo.
Anche questa volta l’esattore li guardò con disprezzo e contò i soldi.
Maria deglutì.
-Mancano tre scellini- disse lapidario.
Suo zio sbiancò mentre Maria gli si attaccava al braccio.
-T…tre scellini? Ma signore, sono dodici scellini come l’anno scorso-
-Le tasse sono aumentate, non lo sapete?-
Maria intervenne subito.
-Abitiamo molto isolati rispetto al villaggio, scusate, porremo rimedio entro il mese-
-Non credo proprio- disse una voce tagliente.
L’esattore guardò alle sue spalle e vide il capitano delle guardie, Gulaq, che si avvicinava con una mano posata minacciosa sulla pistola.
-Si deve pagare al momento, niente debiti-
Maria guardò suo zio allarmata, ma non trovò conforto nell’espressione terrorizzata dell’uomo.
Non avevano di che pagare, ogni anno arrivavano a malapena a quella somma.
Maria lo sapeva bene e sapeva anche cosa sarebbe successo se suo zio non avesse trovato quella somma -Allora, questi soldi?- insistette Gulaq, guardando freddamente l’uomo che gli stava di fronte.
Benjamin istintivamente si parò davanti a Maria per proteggerla.
-Ve li posso procurare entro la fine del mese, datemi più tempo…-
-Più tempo? – lo interruppe sprezzante il capitano delle guardie.
-Hai avuto un anno e ti serve ancora tempo? Non credo proprio-
Fece un cenno alle guardie e prima che Maria potesse fare qualsiasi cosa, l’avevano già afferrata e strappata via da suo zio.
-No vi prego, non fatelo, vi pagherò- urlò l’uomo tra le lacrime, cercando di strapparla via dalle mani dei soldati, ma uno di loro gli diede un pugno facendolo cadere a terra.
-Zio- urlò Maria -Zio, rispondete, state bene?-
Ma l’uomo se ne stava immobile con un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca.
Maria ammutolì non appena lo vide e si accasciò priva di forze tra le braccia dei soldati che la trascinarono verso la Rocca.
La ragazza voltò la testa per l’ultima volta e vide suo zio che veniva aiutato da alcuni contadini.





Ciao a tutti!! come state?
E' da tanto tempo che volevo riscrivere qualcosa su questa coppia stupenda ed eccomi qua!
Spero vi piaccia!
Se siete interessati sto anche pubblicando una fanfiction su Labyrinth e una su Liam Payne, se ci volete fare un salto mi farebbe molto piacere!
Alla prossima!

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3862743