Terza superiore, Torino. Siamo venuti in gita a Torino per circa
quattro giorni, gita poi in realtà è uno stage e
non proprio una gita. A Torino infatti è presente da anni il
"Gruppo Abele" il gruppo abele è una associazione che tende
ad aiutare persone con problemi di qualunque entità
(Disagiati economicamente, dissocupati, tossicodipendeti,
ludodipendenti, ex carcerati che cercano di inserirsi di nuovo in
società e nel mondo del lavoro dopo aver scontato la pena,
persone con problemi di autostima, depressione e tanto altro) Il gruppo
Abele è stato fondato da Don Ciotti, un noto sacerdote
italiano che spesso è apparso anche in televisione e non si
chiama Abele a caso, infatti si insipra alla leggenda biblica dei
fratelli Caino e Abele dove il fratello diventa di fatto il primo
omicida della storia uccidendo suo fratello e dicendo a Dio in tono di
sfida:" Sono forse io il testimone di mio fratello". Quindi di fatto il
gruppo "Abele" si ispira proprio a questa storia ovvero quello di
aiutare e seguire il prossimo cercando di evitare di seguire le orme di
quell'infame di Caino. La prima sera che eravamo a Torino appena
avevamo finito di fare la nostra giornata di stage e conoscere meglio
le dinamiche legate al mondo del "Gruppo Abele" ci rechiamo in albergo
dove ci prepariamo per andare a cena in un ristorante convenzionato con
l'hotel.
Dopo aver cenato io e miei compagni di classe torniamo in hotel, ci
rilassiamo e io appena entro in camera mi spoglio e mi metto il
pigiama. Questo rituale per me è essenziale
perchè quando mi metto il pigiama mi rilasso e vanno via
tutti i patemi e le fatiche di una intera giornata, una sorta di
momento tutto per me dove mi voglio solo rilassare. Mi tolgo i calzini
e rimango a piedi scalzi in camera e mi metto sotto le coperte e
accendo la televisione. Non si vede praticamente nulla se non qualche
canale locale che parla di Biella o cose simili. Alla fine spengo e
cerco di leggere un libro che mi ero portato dietro, "L'isola del
tesoro" di Robert Louis Stevenson, uno dei miei libri preferiti. Ad un
certo punto mentre sono perso in un mondo di pirati e di
fantasia entra in camera Francesca, una mia compagna di classe. Lei mi
sorride e mi fa in modo scherzoso:" Ma Fede vai a letto come le
galline?". Io sorrido e le rispondo con fare deciso:" Oh Fra che ti
devo dire, sono stanco, è stata una lunga giornata, il
viaggio in treno mi ha ucciso letteralmente". Francesca sorride e mi
risponde mettendosi a sedere sul mio letto:" Guarda che noi abbiamo
fatto il viaggio in treno insieme a te per venire qua, dai vieni in
camera con noi che facciamo un pò di "ballotta" mica vorrai
davvero andare a dormire spero". Sorrido, sono troppo immerso nella
lettura e penso sorridendo:" Guarda sto leggendo e sono al punto
più bello ovvero dove viene fuori Long John Silver, lo
sapevi che era un terribile bastardo quel capitano, mamma mia
è cattivo come un Pitbull che ti azzanna le palle".
Francesca sbuffa e mi fa sorridendo:" Senti Long John Silver noi siamo
di la, se vuoi venire ci trovi la". Prima che Francesca se ne vada
però voglio chiederle una cosa, in effetti vorrei avere un
pò di compagnia e così le chiedo in modo deciso:"
Fra mi faresti un favore enorme per piacere? Proprio grande grande".
Lei sorride e annuendo risponde in modo deciso:" Si, dimmi dai, sono
tutta orecchie". Io sorridendo mentre continuo a leggere il mio libro
in modo concentrato:" Mi chiameresti Laura, vorrei parlare un
pò con lei se non ti dispiace". Francesca sorride ma allo
stesso tempo sbuffa e mi dice semplicemente:" Si, adesso te la chiamo,
metti via quel libro però, sembri un topo da biblioteca". Mi
metto a ridere e Francesca se ne va e dopo pochi istanti che
però a me sono sembrati davvero tantissimi arriva Laura.
Laura è una ragazza bellissima, capelli rossi, un fisico
longilineo e perfetto senza nemmeno una singola imperfezione,
abbastanza alta ma non troppo diciamo di statura normale ed
è inutile dirvi che mi piacesse un pò... Si
diciamo anche parecchio. Laura entra in camera mia, indossa un pigiama
rosa con sopra scritto:" Just relax is sunday". Ovvero:" Rilassati,
è domenica". Pigiami improbabili con frasi ancora
più improbabili che trovava solamente lei in giro, ancora
oggi mi chiedo dove cavolo li comprasse, forse da Tezenis. Laura ha i
capelli sciolti ed è a piedi nudi e a appena mi vede mi
dice:" Mi ha detto Francesca che volevi parlare con me". Metto via il
libro e l'appoggio sul comodino. Lei si mette a sedere sul letto e da
vicino lei è ancora più bella. Le sorrido e le
dico:" Si Laury, ti volevo parlare di una cosa importante... Ecco vedi
tu sei una delle persone con il quale ho legato più in
assoluto in classe e ti volevo dire che con te mi trovo davvero bene a
parlare e a confrontarmi con te, spero che per te sia lo stesso". Laura
sorride e mi risponde in modo sincero:" Sei molto carino sai,
però dimmi la verità mi devi dire un altra cosa?
Sei un furbetto e so che non me la stai dicendo tutta, avanti sputa il
rospo". Io sorrido e le rispondo grattandomi la testa in modo
divertito:" Beh... Mi piaci". Lei mi interrompe e mi risponde in modo
deciso ma rimanendo con un tono di voce controllato:" Lo sapevo che
credi? L'avevo capito da un pò di tempo che io ti piacessi,
comunque lo sai che tra me e te non ci può essere
più di una amicizia". Io mi metto a ridere e rispondo in
modo divertito mentre lei mi guarda divertita:" Scema ma cosa hai
capito? Mi devi lasciare finire di parlare, mi piaci come amica, sei
una ragazza molto carina e non lo posso negare, però mi
piaci perchè sei sempre gentile e altruista con me, mi hai
sempre aiutato tanto quando avevo bisogno e sopratutto non mi hai mai
giudicato quando ti ho detto che avevo avuto l'epilessia, sei stata una
amica, come dovrebberlo essere tutte le persone che incontri sulla
strada". Laura diventa rossa in faccia e mi dice sorridendo in modo
molto tenero:" Fede che dirti, le parole si fanno fatica a trovare
certe volte, tu sei un ragazzo dolce, simpatico e intelligente, sei un
uragano di idee e di battute idiote anche, come si fa a non volerti
bene, a dirti che sei un grande guerriero... Hai avuto l'epilessia mi
hai raccontato che ora sei guarito e fidati sono così
contenta di questa cosa, hai sofferto per colpe non tue, come potrei
giudicarti o prenderti in giro per una cosa del genere? Sarei la
peggiore amica e compagna di classe possibile, sei forte e sei tenace,
forse anche troppo a volte e non sempre questo è
un bene per certe cose ma tu sei una persona coraggiosa e di cuore,
vedrai che troverai sempre delle persone che sono disposte a volerti
bene, io te ne voglio sappilo, anche se a volte sei un pò
molesto". Abbraccio Laura e io le dico in modo sconfortato:" Sai quanti
in passato mi prendevano in giro perchè avevo avuto
l'epilessia, un casino Laury". Laura mi sorride e mi risponde
sorridendo in maniera decisa:" Perchè erano degli stronzi
Fede, come si fa a prendere in giro una persona che per colpa non sua
soffre? E' da stronzi per non dire peggio, tu sei un ragazzo forte,
sappi che da me hai solo che stima". Laura mi sorride e mi abbraccia e
poi si alza dal letto e si tira su la maglietta del pigiama mostrando
la sua bellissima pancia e il percing all'ombelico e se la tira su fino
a quasi al seno e io le dico sorridendo in modo entusiasta:" Oh...
Adesso si che si ragiona finalmente". Laura sbuffa e risponde in modo
concitato:" Cretino, non cominciare con queste storie per favore, mamma
mia come se non avessi mai visto un pò di pancia, tutti
uguali voi maschi quando si tratta di queste cose". Io mi metto a
ridere e le dico in modo onesto e sincero:" Laury perdonami ma se mi
fai vedere in modo così disinibito la pancia a me un
pò durello viene, scusami per la schiettezza". Laura mi da
una sberla in modo amichevole e mi fa sbuffando:" Mamma mia che amico
porco che ho, non ti facevo così sai". Io le sorrido e le
rispondo in modo divertito:" Dai scherzavo, mamma mia non ti si
può proprio dire niente eh". Laura è meno rigida
rispetto a prima e mi dice sorridendo:" Ok, ammetto di avere esagerato
un pò Fede ma alla fine lo sai come sono fatta, sono un
pò disinibita anche se ammetto che possa dare un
pò fastidio certe volte, comunque tornando al discorso di
prima le tue parole mi fanno molto molto piacere, sei un ragazzo con la
testa sulle spalle e con un cuore grande, spero che tu possa non
cambiare mai". Sorrido a Laura e inizio a singhiozzare e le dico
piangendo:" Tra 2 anni ci perderemo di vista e non ci vedremo mai
più, quando tutto sarà finito, già lo
so". Laura mi abbraccia e mi dice in modo amichevole:" Ma
perchè ti fai queste paranoie ora, non lo sai quello che
succederà tra 2 anni, smettila e comunque perchè
sei così pessimista, ti prometto che cercherò di
impedire che succeda, te lo prometto...". Sorrido e abbraccio Laura
dicendole sempre usando un tono amichevole:" Sai essere una brava amica
ma sai come sono fatto, molte volte mi lascio andare a momenti pieni di
sconforto e so che è una cosa che non dovrei fare ma che ti
devo dire succede e basta, spero che tu possa essere sempre mia amica,
nonostante ci possano essere alti e bassi e nonostante le nostre strade
si possano dividere, io mi auguro che ciò non succeda mai
Laury, non voglio che succeda, ti voglio troppo bene e non voglio
perderti come amica". Laura sorride e mi risponde abbracciandomi in
modo molto dolce:" Tranquillo non succederà, a volte confesso
che è dura sopportarti però sei un ragazzo dal
cuore d'oro, ne ho conosciuti pochi come te Fede, sei una bellissima
persona e quello che tu mi stai dicendo ora mi fa davvero molto molto
piacere". Sorrido a Laura abbracciandola in modo affettuoso e le dico:"
Anche tu sei una bravissima ragazza Laura, ti voglio veramente un gran
bene perchè con te ho imparato davvero tanto sai, sei una
compagna di classe fantastica e sopratutto hai la pazienza di
sopportarmi e supportarmi quando le cose vanno male, ti voglio
così bene". Laura mi tiene abbracciato a se e mi dice in
modo tenero e comprensivo:" Anche io ti voglio bene Fede, ormai sono
due anni che ci conosciamo e che siamo in classe insieme e che siamo
anche compagni di banco e devo dire che insieme a te ho scoperto tante
belle cose, il fatto di avere un amico che si interessa a te, a quello
che fai, a come stai, a come ti senti e a quello che vorresti fare, tu
hai una grande qualità che è quella di saper
leggere dentro le persone e dentro di me, ti voglio bene davvero Fede,
ad esempio quando ti avevo detto che avevo smesso con la ginnastica
artistica a te era dispiaciuto perchè dicevi che ero molto
brava, purtroppo non era una realtà adatta a me". Le sorrido
e rispondo a Laura in modo divertito:" Ma che dici Laury? Guarda che
eri brava sul serio, secondo me eri davvero moltpoo brava, è
un peccato che tu abbia smesso". Laura si mette a ridere e mi risponde
in modo deciso:" Lo so ma semplicemente non era lo sport adatto a me,
magari domani ne riparliamo meglio Fede, adesso sono stanca e torno in
camera, le altre mi avranno dato per dispersa ormai, dormi bene eh".
Laura si alza dal letto e ha ancora la maglietta rialzata con la pancia
e l'ombelico con il percing in bella mostra e prima di darle la
buonanotte le dico:" Laury sei una grande amica, ti voglio tanto tanto
bene". Laura si avvicina a me mi abbraccia dicendomi:" Anche io, dormi
bene tesoro, ci vediamo domani mattina a colazione". Laura mi da un
bacio sulle guance e poi esce dalla mia stanza e io sorrido soddisfatto
e felice, Laura è davvero una persona speciale e spero che
io e lei possiamo essere grandi amici ancora per molto tempo anche se
tra due anni le nostre strade potrebbero dividersi inevitabilmente,
sorrido entusiasta e poi mi addormento felice mentre la notte su Torino
prende sempre di più il controllo della situazione, domani
è un altro giorno che passerò insieme alla mia
amica Laura e io non posso che chiedere di meglio... Anzi direi proprio
che meglio di così di certo non mi poteva andare.
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