Sai — con te mi sento a casa

di Shireith
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Lenzuola


  «Non era esattamente questa la mia concezione di serata tranquilla
  «Non mi sembra che finora tu ti sia lamentata, china
  Seppur avesse appena alzato gli occhi al cielo, il corpo di Nadine non si mosse di un centimetro; a dimostrazione che Chloe aveva appena detto il vero, rimase ferma in quella posizione, lasciando che l’altra donna, pigramente adagiata su di lei in una posizione non esattamente comoda, le carezzasse distrattamente un fianco.
  Pioveva, fuori. Entrambe sapevano come sarebbe terminata la serata, sapevano quale tipo di attività avrebbe sostituito il dolce sollazzare sul letto della camera d’hotel che avevano prenotato la mattina stessa. Ma la notte era tanto fredda quanto lunga, e pertanto nessuna delle due aveva fretta di concludere. Almeno non finché, senza alcun preavviso, Chloé non scostò bruscamente il libro su cui erano posati gli occhi di Nadine; l’oggetto cadde a terra richiudendosi su se stesso, ma il rumore venne attutito dalla presenza della moquette.
  «Lo stavo leggendo, quello», protestò Nadine, senza tuttavia mostrare nessun segno di reticenza quando la compagna iniziò a distribuire una serie di caldi baci sulle sue spalle nude. Non sembrava avere fretta, Chloe, ma Nadine ebbe la netta impressione che, presto, le lenzuola nuove di quella camera d’hotel sarebbero state finalmente inaugurate. E a lei la cosa non dispiaceva – affatto.




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