Sospiri di cenere
Averla
finalmente tra le braccia. E' lei. E'
Anna. Tra le tue braccia. Sul tuo petto, sul tuo collo,
tra i tuoi gomiti e le tue mani. C'è Anna adesso. C'è sempre stata
Anna.
Che sensazione magnifica che vivi in questa tragedia, in questo dolore,
in
questo tormento. Il tuo cuore ti stritola le lacrime, i tuoi polmoni
collassano
e riversano fuori dalla tua bocca un sospiro dolce e pieno che
sussurra,
racconta e canta ogni cosa del tuo passato e dei tuoi nascosti
desideri. Anna
è
tra le tue braccia. Affondi le tue dita nel suo cappotto e
percepisci le sue scapole.
Le senti sotto i tuoi polpastrelli, ti ci aggrappi con il tuo palmo. Ti amo, vorresti
dirle.
Ti amo, ho bisogno di
te, ho sempre bisogno di te,
ho bisogno di te ogni istante, ti amo, ti amo troppo, ti amo, amami, ti
amo,
non andartene, ti amo, rimani qui con me. Non lasciarmi andare. Resta
ancora un
po’, ne ho bisogno. Ho bisogno di te, ho bisogno di casa. Ti
amo, Anna. Lo sai
che ti amo, vero? Lo sai?
Non
avevi mai potuto sfiorarla. Mai,
mai.
L’hai
immaginato. Tante, innumerevoli volte. L’hai immaginato
talmente troppe volte che ti sei ritrovato spesso a confondere la
realtà con la tua
immaginazione. Deluso e distrutto ti svegliavi ogni mattina, la
incontravi a
scuola, e scoprivi che non ti era permesso avvicinarti a lei. Non ti
era
concesso sfiorarle le mani o ricevere da lei una parola di conforto.
Anna è
sempre stata dura con te. Anna è sempre stata crudele con te.
Dolce e protettiva con i
tuoi amici. Brutale con i tuoi sogni e con ogni tua speranza su un
vostro
possibile futuro insieme.
Certamente io non ho bisogno di
te.
Ti
ha fatto sanguinare il cuore, te lo ha schiacciato tra le dita, e non
una volta soltanto. Io
non ho bisogno di te.
Ha
trasformato i tuoi incubi più spaventosi in mostri reali, in
situazioni
concrete. Io non ho
bisogno di te. Ha strappato e calpestato le immagini
luminose
e splendide che conservavi tra le tue costole speranzose e ha scolpito
un
malvagio epitaffio nel tuo petto svuotato dalle sue mani guantate. Io non ho
bisogno di te, Gilbert. Certamente io non ho bisogno di
te. Sui tuoi muscoli
atrofizzati erano caduti gomitoli di polvere che avevano sbuffato
dinanzi alla
tua inerzia e alla tua vigliaccheria. A te che avevi iniziato a vagare
da
solo, con un petto senza più forma. A vagare, piangendo,
senza più credere
nell’amore. I tuoi stessi respiri avevano preso ad
assomigliare a sospiri di
cenere opaca. Un nuovo dolore atroce aveva consumato le tue ossa - Mary morirà, come
mio padre, come mia madre, come qualsiasi persona io abbia mai amato -
e Anna
non ha più potuto resistere, non ha più potuto
continuare ad osservare inerme la tua immensa agonia. La
stessa ragazza che aveva torturato il tuo cuore e che lo aveva
pietrificato con
le sue parole taglienti, la stessa ragazza che ti aveva ucciso e
spezzato,
conficcando nel tuo addome mille spine di ghiaccio: Anna, sempre Anna, ha
estirpato la tua sofferenza. Ha riempito il tuo petto, ormai
tramutatosi in un
pozzo freddo e oscuro, posando il suo cuore sulle tue costole aperte e
cigolanti. Ha riallacciato le tue ossa con radici e petali, ha raccolto
le tue
lacrime con cestini floreali. Ha intrecciato le sue mani sulla tua nuca
e fra i
tuoi capelli. Lei che ora ti sta abbracciando e che si lascia
abbracciare da
te. La stringi con forza e percepisci le sue forme, la curva della sua
schiena.
Certamente io non ho bisogno di te, Gilbert. Certamente io non ho
bisogno di
te. Io non
ho bisogno di te, Gilbert. Certamente...
La
stringi ancora più forte. Lasci che i ricordi scompaiano e
che il suo
corpo sia l’unica consistenza della tua vita e della tua
realtà. La sagoma
vetrata del tuo futuro ridotto a brandelli e del tuo amore che non
sarà mai
corrisposto.
Resta
con me, ancora un altro po’. Anche se non hai bisogno di me.
Non
importa, avrei dovuto dirti in treno. Lo sapevo già, Anna.
Tu non hai bisogno
di nessuno. E non avrai mai bisogno di me. Sono io, lo so. Sono sempre
stato io
ad aver bisogno di te. E lo so che non sei innamorata di me.
Angolo
autrice.
Salve a tutto! Da più di un anno non approdavo su questi
lidi, ma non dovete credere che io li abbia dimenticati. Sono nel mio
cuore, ci sono sempre. Questo è un breve testo per
commemorare la bellissima puntata di domenica. Sono ancora parecchio
sulle nuvole. Spero mi vogliate dire sinceramente che cosa pensate di
questo testo, mi farebbe tanto piacere e mi aiuterebbe a crescere.
Inoltre, sareste interessati ad una breve OneShot sull'amicizia di Anna
e Cole? L'avrei quasi finita di scrivere, ma ditemi voi. Grazie di aver
letto fino a questo punto. A presto :)
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