…and I always thought you’d stay ‘till the end

di _thantophobia
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Questa storia partecipa al Writober2019 con la lista di prompt di Fanwriter.it

Parole: 481

Prompt/Traccia: Angst

Brevi Deliri Pre Partum: …ieri era il mio giorno libero e ho binge-rewatchato le due stagioni di ToZ. Scusate.

 

 

 

 

 

…and I always thought you’d stay ‘till the end

 

 

 

 

 

 

 

“A me sta bene. Viaggiare, stare nel mondo degli umani… Ma tu promettimi che una volta finito tutto questo torneremo a casa.”

Sorey gli sorride.

“Ma certo! Certo che torneremo a casa.”

“Insieme?”

“Insieme. Io e te. Di nuovo io e te.”

E Mikleo non può che credergli, perché quel sorriso ha il sapore dolce delle promesse.

 

 

-…e così è questo che vuoi fare della tua vita?-

Non c’è rabbia, nella voce di Edna. Solo rassegnazione e amarezza e… e tristezza.

Perché vedere Mikleo ridotto così la intristisce tantissimo. Non sembra quasi più lui, da quando Sorey è scomparso lasciandolo indietro – rompendo ogni promessa che solo loro due sapevano ci fosse.

La Serafina della Terra gli si avvicina lentamente, posando l’ombrello su una roccia e fermandosi davanti alla figura curva di Mikleo.

-Vuoi diventare un Drago, Meebo?- gli prende il viso tra le mani e glielo solleva, fissandolo negli occhi e chiedendosi che fine abbia fatto tutta la luce che li illuminava.

“Sparita chissà dove. – si risponde. –Sparita insieme a Sorey.”

-È questo che vuoi?- continua a parlargli, cercando di smuovere quel briciolo di orgoglio e amor proprio che spera sia rimasto al Serafino dell’Acqua. –Vuoi diventare un Drago come Eizen? Farti uccidere dal prossimo Redentore dopo aver seminato altra Malevolenza?-

Gli accarezza i capelli ormai lunghi fino a metà schiena ma Mikleo sembra non reagire – forse nemmeno la vede, ridotto ormai a nient’altro che una bambola inerme e senz’anima che si lascia trascinare dalla vita per inerzia.

-È così che vuoi che ti veda, quando tornerà?- domanda ancora, recuperando un pettine e iniziando a districare i nodi che le dita incontrano senza fargli male. Ha come l’impressione che un minimo di forza in più lo disintegrerebbe come polvere, e si ripete che ha fatto bene a impedire a Zaveid di accompagnarla.

-…non tornerà.- Edna sobbalza, quando sente quel lieve sussurro appena udibile e le fa male il cuore. –Sorey non tornerà.-

Stringe leggermente il pettine tra le dita e si sforza di sorridere. –Sì, invece. Non arrenderti. Tornerà.-

Lo ripete ancora e ancora, pettinandogli lentamente i capelli, fino a quando non sente un nodo formarsi nella gola - si costringe a ingoiarlo, cacciando indietro anche le lacrime che minacciano di scivolare dagli angoli degli occhi, perché Mikleo ha iniziato a singhiozzare e lei aveva promesso a se stessa che non avrebbe pianto, l’avrebbe lasciato sfogarsi.

Si limita a posare il pettine per terra e ad appoggiare la fronte sulla schiena scossa dai singhiozzi del giovane Serafino, cercando in qualche modo di essere di conforto.

-Tornerà, Meebo.- mormora, il pianto che prontamente le stringe la gola. –Sorey tornerà da te.-

Ma Mikleo sembra non averla sentita, mentre continua a piangere e singhiozzare il nome di Sorey.

Ed Edna può solo aspettare che smetta di sfogarsi, proprio come un temporale, e che le permetta di rimettere insieme i frammenti del suo cuore.

 





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