25. Tasty. Writober 2019

di sakura_hikaru
(/viewuser.php?uid=114809)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Touma e Shu erano una soddisfazione per Shin: nella loro famiglia, i due ragazzi non si tiravano indietro davanti alle sfide culinarie in cui lui, ogni tanto, si cimentava. Qualcosa di piccante, qualcosa di straniero, qualcosa di azzardato, ma mai che non fosse di loro gusto.

Non è che Seiji e Ryo non apprezzassero, ma o avevano stomaci sempre troppo piccoli, oppure non davano... le stesse risposte uditive.

Tra un 'uhmmmm', un sospiro, rumori ben chiari di lingue che, appagate, passavano sulle labbra dopo aver schioccato rumorosamente – e non proprio educatamente – il proprio piacere, c'erano giorni che Seiji perdeva la pazienza con molta più facilità, scoccando occhiatacce velenose e contrariate; Ryo, al contrario, sogghignava divertito e compiaciuto da tanta libera e ingenua sensualità, cosa che, a volte, era difficile tirare fuori da quei due.

Touma e Shu erano felici, con gli stomaci pieni e appagati e, a dirla tutta, in quella parentesi culinaria nemmeno si rendevano conto di quello che gli succedeva tutto attorno.

Shin, sopra tutto e tutti, si sentiva completo in quel ruolo: non si sarebbe mai autoproclamato 'mammina' (già ci pensavano i nakama), ma vestiva perfettamente il ruolo e con grande compiacimento.

C'era, però, un piccolo segreto che a Shin non sarebbe mai sfuggito dalle labbra: questo voler far provare, assaggiare, testare ai due nakama era, anche, ma non solo... un NON provare, NON assaggiare, NON testare da sé.

Ché i suoi nakama avrebbero potuto dire quello che volevano, ma Suiko amava tanto vedere i loro visi floridi quanto temeva, con una certa inquietudine, di diventare troppo morbido.

 

Shin sentì gli ennesimi rumori di apprezzamento alle proprie spalle e alzò gli angoli delle labbra in un'espressione sinistramente inquietante: anche quel giorno, i suoi amati pantaloni rossi si sarebbero chiusi alla perfezione.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3867720