L'amore in versi

di alessandroago_94
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Componimento V

COMPONIMENTO V

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho sempre avuto paura

di essere accoltellato alle spalle.

Eppure tra gli Umani è successo tante volte,

prima ridi e poi ti ritrovi la lama affilata

conficcata tra le costole…

in fondo, quante pugnalate ho già ricevuto?

Ma sono sempre sopravvissuto.

 

Ora aspetto la tua.

 

Qui la calma della tua radura

mi fa sentire al sicuro,

spero che non ci siano ombre

in grado di confondermi,

ingannarmi,

e poi alle spalle pugnalarmi.

 

Non tramutarti anche tu in ombra malevola.

 

Ora che sfioro il cielo con un dito,

ho paura di cadere,

di restare ferito,

o che qualcosa tra noi si incrini.

 

Ho paura!

 

Ho paura che tu approfitti di ciò che provo per te,

che tu mi sbrani.

Mi hanno parlato di te, tra gli Umani;

mi narravano della tua proverbiale cattiveria.

E perché con me tutta questa bontà?

Tutta questa generosità?

Sono frastornato.

 

Ho pensato, intanto che inseguivo la cometa,

che la tua pugnalata sarebbe stata la più dolce.

Mille o anche più, scannami,

se questo può farti felice,

io sono solo uno strumento per la tua felicità

dal tanto che il mio cuore si è perso.

 

Ma ora mi ritrovo a implorarti;

non accoltellarmi,

lascia che questo sogno senza speranze

prosegua,

lascia che io sia un illuso,

te ne prego.

Non far crollare il mio castello di carte,

non cacciarmi dalla tua radura interiore,

dove finalmente ho trovato la mia dimensione.

 

Ti prego.

 

Ora ti supplico

ancora e ancora;

non farlo, non ferirmi mai,

mi sono ridotto ad aver venduto

il mio animo da cavaliere

in cambio di un cuore che arde

e di una mente inarrestabile.

Curami come se fossi una piantina

di questo manto erboso,

annaffiami e fa in modo che io cresca

sano e retto,

che il mio stelo sia resistente

a fuoco e vento.

 

Almeno tu,

abbi pietà di me.

 

 





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