I Capitolo - La
Cerimonia
"Canta
la notte
canta
e ruggisce
il suo canto
ti rapisce
e canta al tuo cuore
mentre la tua anima dannata
tra le fiamme muore."
Così
vi era scritto sopra una lapide
di pietra dinanzi a un enorme castello diroccato, circondato da un
fiume di lava, non vi erano uccelli che volavano nei cieli
nè
animali a pascolare o cacciare lì intorno a quella
costruzione in
pietra, nulla, solo silenzio.
-Ci stanno limitando il
pane e l'acqua,
cosa vogliono toglierci ancora? Questo grano, questa frutta, questa
verdura, sta crescendo grazie al nostro sangue, grazie al nostro
sudore! - urlava un contadino in piedi, sopra ad uno
sgabello nella
piazza del mercato, le guardie giravano tranquille a cavallo
ignorando il povero disgraziato, mentre la gente ogni tanto si
fermava ad ascoltarlo, annuendo per poi andar via, nello stesso
istante, vi erano borseggiatori abili pure nel ripulire le guardie a
cavallo, bambini che giocavano nella piazza e uomini impegnati al
gioco. Lontano, dal mercato e dalle strade della città nella
parte
più alta della capitale, in una stanza del castello
affacciata alla
finestra vi era lei, Christal, la principessa del regno, una
principessa segregata in stanza per i suoi potenti poteri magici, che
quel giorno sarebbero stati liberati con una cerimonia in suo onore,
la ragazza appoggiata al davanzale giocava con i suoi capelli
biondi, lei era consapevole di avere dei grandi poteri che avrebbero
portato la liberazione del regno dalla bestia,
dall'oscurità, era
consapevole che suo padre era un idiota, che continuava a bearsi con
giullari,cibo e vino senza muovere un dito, che attendeva l'ascesa
dei suoi poteri per farle spazio sul trono e togliersi dalle spalle i
problemi del regno, sentì bussare alla porta, la ragazza
sbuffò e fece entrare chi aveva bussato, era la spalla del
Re, l'Iris –
signorina, il Re mi ha
mandato da voi per accertarsi che vi stesse
preparando per la cerimonia di stasera.. le due lune si stanno
allineando... sta calando il sole in questo magnifico tramonto..
lei.. oggi.. - La ragazza si voltò innervosita
e guardò il
cavaliere – So
bene cosa accadrà stasera e so bene che mio padre
non vede l'ora di dare il via alla cerimonia –
il cavaliere non
si scompose – signorina,
suo padre lo fa solo per il suo bene, un
giorno dovrà governare questo regno, liberarci dalla bestia -
la
principessa annuì mentre entravano le serve e la sarta
– lo so
bene sir.. - l'Iris rimase nella sua posizione statuaria
– dovrà
trovarsi un pretendente.. per.. - la ragazza non gli
rispose e il
cavaliere continuò – per poter sconfiggere la bestia
e regnare su
tutto il regno.. - silenzio, nessuno proferì
più parola –
signorina..-
la ragazza guardò l'uomo con decisione – Sir.. può
lasciare la stanza adesso, dite a mio padre che sarò pronta
per
stasera- il cavaliere interdetto annuì e si
inchinò lasciando la
stanza.
Ornato
da draghi in oro che lottavano
tra loro sui lati dei braccioli e decorato con una corona d'alloro in
argento sullo schienale, il trono si ergeva in mezzo alla stanza
principale del castello, su di esso, grasso e scocciato vi era seduto
il Re, Re Moran del regno di Mossidra, un regno ormai maledetto
dall'antichità, davanti al Re vi erano i giullari di corte
che giostrandosi in scherzi ambigui e battute idiote tentavano di
ravvivare l'umore del sovrano, un soldato avanzò in mezzo
alla sala
e annunciò l'entrata di qualcuno, il Re sorpreso si
drizzò con la
schiena, la figura : coperta con un cappuccio nero dagli orli
decorati con filo dorato, entrò nella sala, mentre i
giullari
vedendo entrare lo sconosciuto, sparirono ai lati della sala, in
silenzio – Non
pensavo di vederti proprio oggi.. Gargain –
disse
il Re sorpreso, l'uomo alzò lo sguardo – mio Sire, non menta
difronte all'evidenza, lei mi aspettava, lei aspettava da tempo
questo momento – il Re rise e dando uno schiaffo
ai braccioli si
alzò, puntò il suo grasso e vecchio dito verso il
mago – Questo
momento sarebbe arrivato con o senza di te, non ho bisogno di te per
ottenere i poteri di mia figlia, sciocco mago da quattro soldi!
- Gargain con velocità impressionante alzò le
braccia aprì le mani e con un onda d'urto rispedì
il Re a sedere – Mio
Sire, potete dire
tutto, ma non che sono un mago da quattro soldi, Io Gargain, Mago
Maestro di magia nera! - Il Re lo
guardò stizzito – come osi!? -
Gargain fece qualche passo in
avanti tirandosi giù il cappuccio nero, allarmando le
guardie che
strinsero le lance nelle loro mani pronte a intervenire – Mio Re,
voi questa sera avrete bisogno di me, quindi, se fossi in voi non mi
metterei contro la persona sbagliata. - disse fermandosi,
guardandolo deciso e dando un occhiataccia alle guardie – spero
che ci sia una stanza pronta per me, la mia povera schiena ha proprio
bisogno di dormire su un letto comodo. - disse imperativo,
il Re
sbuffò e fece cenno ai servi – ci penseranno i miei servi a
condurla nella sua stanza - disse, " me la pagherai "
pensò.
Le
due lune ormai
erano alte in cielo ed il castello aveva aperto le porte al popolo,
dalla cattedrale della città al castello vi era stata una
processione con gente in maschera che raffigurava le varie
divinità,
su uno spiazzo centrale della scalinata esterna che conduceva al
castello, vi era Re Moran seduto su un trono in legno ornato da
decorazioni messe appositamente per la celebrazione della cerimonia
della figlia, nel giardino del castello,di fronte al trono del Re vi
era stato fatto un enorme simbolo magico sul terreno, arrivarono
tutte le maschere, i sacerdoti e i cittadini, riempiendo quell'enorme
giardino ai lati,senza intralciare il simbolo magico, per ultima
arrivò una sfarzosa carrozza da dove vi uscì la
principessa
Christal, aveva un lungo e sfarzoso vestito che dal blu sfumava al
viola intenso, decorato con fiori d'arancio e simboli sacri,mentre i
suoi lunghi capelli biondi erano decorati con vari fiori colorati e
trecce che si univano ad una unica centrale che scendeva lungo la
schiena, quei colori, quel vestito sfarzoso, contrastavano con i suoi
tristi occhi grigi, tutti i presenti rimasero amaliati dalla bellezza
della principessa, incominciarono a parlocchiare e cianciare tra
loro, fino a quando il Re non ordinò il silenzio, il popolo
si
ammutolì e nell'aria si incominciarono a sentire cori
profondi,litanie,che man mano andavano crescendo.
Sotto
quel coro la
principessa avanzò piano verso il centro dell'enorme
simbolo, mentre davanti a lei camminava lento Gargain in veste di
sacerdote,
Christal lo osservò, non lo aveva mai visto prima, il
sacerdote le
sorrise, si avvicinò mentre altri due sacerdoti gli
portarono un
bastone e un'ampolla, Gargain osservò il bastone, che aveva
una
testa di drago intagliata nel legno, inalzò il bastone verso
il
cielo e pronunciò solennemente delle parole in lingua
antica, il
cerchio disegnato ai loro piedi incominciò ad illuminarsi,
poi il
sacerdote guardò la ragazza e sorrise – è finita
principessina. -
disse dando un altro colpo con il bastone al terreno, un fulmine li
investì, scaraventando a terra tutti i presenti con un onda
d'urto,
mentre il Re sorrideva osservando dall'alto, assaporando il potere
ormai nelle sue grasse,vecchie e tozze mani, Christal rimase
spiazzata, era circondata da un'elettrica luce blu, si sentì
improvisamente senza energie, le gambe, il respiro, il corpo si
fecero pesanti costringendola a inginocchiarsi, il sacerdote le
arrivò con passo lento faccia a faccia, abbassandosi per
sollevarle
il viso e guardarla dritta negli occhi, – povera piccola
principessa... pensava di poter usare i suoi poteri? Una bambina
viziata come lei? Non credo proprio, ora grazie alla vostra ignoranza
tutti i vostri poteri saranno in mano a vostro padre. Per il resto,
mi ha dato personalmente il compito di disfarmi di lei. -
la ragazza
rimase spiazzata, non riusciva a parlare, il petto le doleva ed ogni
respiro sembrava una fatica di Ercole.
Fu uno schiocco di
dita a far tremare la terra ed il cielo, il popolo era spaesato, non
aveva ancora capito cosa era successo, perchè il centro del
cerchio
magico era coperto da una forte luce azzurra? Perchè il
mondo
tremava? Ma all'orizzionte, alla luce delle due lune, la risposta non
stava tardando ad arrivare,comparve un enorme sagoma nera alata, fu
lo sguardo aguzzino di un vecchio a notare la sfocata figura che si
librava nel cielo, prese un ragazzo e gliela indicò
– Giovanotto..cosa
vede lei?- il ragazzo un po' scocciato dal vecchio
alzò lo sguardo al cielo, ma dallo scocciato la sua
espressione si
trasformò in puro terrore - vedo un drago! -
disse con voce
tremante e con poca convinzione, il vecchio seccato gli tirò
una
bastonata sulla testa – Non
incominciare a burlarti di me! - il
ragazzo si protesse la testa e prese saldamente il vecchio dalle
spalle e lo guardò esasperato, due uomini che avevano visto
la scena
corsero a mettersi in mezzo tra il ragazzo e il vecchio temendo un
litigio impari – E' DAVVERO UN DRAGO!
- ci fu un silenzio tombale
in quel momento, i due uomini alzarono lo sguardo e videro anche
loro l'enorme figura avvicinarsi, ma nessuno mosse un dito, rimasero
tutti immobili e pian piano che si avvicinava si sentivano i possenti
battiti d'ali della creatura, nel mentre il mago si ergeva in piedi
dinanzi alla figura della principessa, mentre l'ampolla piano piano
incominciava a riempirsi di una strana sostanza blu – lo vedi
principessa? Questo è il suo mana, glielo
spillerò fino all'ultima
goccia, fino a quando non potrà evocare nemmeno uno zampillo
di luce
e l'oscurità la inghiottirà una volta per tutte!
Inghiottirà
questo regno, questo mondo e il suo lurido padre finirà per
inchinarsi ai miei piedi a baciarli, fino a quando non gli
schiaccerò la testa con questi e porrò fine
all'avidità umana! -
disse mentre i propri occhi si illuminavano di un verde acceso e
intorno a lui incominciò a formarsi un aura dello stesso
colore –
adesso vada a nanna principessina. Il suo ruolo è giunto al
termine
- vedendo che la Principessa stava man mano perdendo i
sensi, il
mago sollevò l'ampolla al cielo – ancora poco... ed il destino di
questo regno.. sarà nelle mie mani! -
urlò, mentre lo accompagnava
un ruggito, il ruggito del drago, che arrivò aggrappandosi
saldo
sulle torri del castello ruggendo, il Re si alzò dal trono e
rimase
spiazzato – un
Drago?! Ma erano estinti! Fu il mio antenato a
uccidere l'ultimo drago su questo regno! - Gargain rise
di gusto,
uscì dal cerchio magico con l'ampolla piena, la
legò alla cintura –
Sire, lei è
davvero un essere inutilmente ignorante, occupa il
trono come se fosse un normale sgabello, senza preoccuparsi del
popolo, si preoccupa solo di se stesso! -
sentenziò colpendo con un
fulmine lo spiazzo in pietra della scalinata, facendo crollare il Re
ed il trono con lui, l'enorme Drago nel mentre atterrò sul
centro
del simbolo magico e osservò la principessa a terra, priva
di
energie, Gargain guardò il drago e annuì, mentre
il Re si era
alzato e aveva estratto la sua spada correndo contro il mago in un
tentativo disperato di rivalsa – GARGAIN! MALEDETTO!CI HAI
TRADITI!
- il mago lo osservò e aspettando il momento buono e con uno
schiocco di dita lo immobilizzò con la magia – mio Sire... lei ha
tradito me sin dal primo istante, lei crede che non fossi a
conoscenza del complotto nei miei confronti? Solo uno stupido non si
sarebbe guardato le spalle da un uomo che aveva mandato al macello la
figlia per ingordigia. - disse mentre osservava il drago
librarsi
nell'aria con il corpo della principessa tra le fauci – lei ha
semplicemente firmato, con questa cerimonia, il contratto che
porrà
fine a questo mondo! - disse colpendo con una bastonata
Re Moran alla
nuca facendolo collassare a terra, le guardie interdette rimasero
immobili con le lance in mano, Gargain prese la corona rotolata a
terra del Re, si tolse la veste da sacerdote, si sistemò i
lunghi
capelli castani e si mise la corona ,camminando verso l'entrata del
castello – Da
adesso, voi sarete al mio comando, se
disobbedirete,beh andrete incontro alla morte –
disse con tono
pacato alle guardie, che incerte lo fecero passare per le macerie
della scalinata, il popolo era rimasto in totale silenzio in
quell'arco di tempo, nessuno aveva fiatato, sembrava irreale, il mago
alzò lo scettro al cielo – DA OGGI, IO, GARGAIN, SARO'
VOSTRO RE!
- il popolo era rimasto interdetto e confuso, ma incominciarono ad
esserci prima degli applausi timidi poi delle grida di vittoria,
come se quel popolo non aspettasse altro che la sottomissione di Re
Moran, il mago osservò le guardie e poi il vecchio Re a
terra –
portatelo nelle segrete
e lasciatecelo!-.
Continua..
--- Angolo dello scrittore ---
Ciao a tutti! spero che questo inizio vi abbia intrigato un po' !
Ammetto che non scrivevo qualcosa per il pubblico da una vita, quindi
siate magnanimi e aspettatevi parecchie sorprese!
LamaCremisi
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