Mano tagliata

di Sarah Shirabuki
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Ci è cascato: ci è cascato in pieno, pensa il giovane Cavaliere della Decima Casa. Credeva di avere la vittoria in pugno ma di fatto il suo avversario l'ha giocato: avendo scoperto il punto debole di Sirio, suo avversario ed invasore del Gran Tempio assieme agli altri Cavalieri che con lui si accingono, o si accingevano, alla scalata delle dodici case per poi giungere nelle stanze del Gran Sacerdote, non ha esitato un solo istante e lo ha in fine colpito in pieno petto, proprio al cuore. Excalibur, la spada sacra di cui lui è custode, è saldamente piantata nelle membra rivali. O meglio dire la seconda Excalibur: con sorpresa del Cavaliere D'Oro infatti, il rivale è già riuscito a frantumare la prima Sacra Spada. Tuttavia non era a conoscenza che il Cavaliere di Capricorn possiede due sacre spade, e così ora eccoli li: Dragone osserva l'avversario, il viso contratto il una smorfia di dolore e patimento ed il sangue che cola copiosamente dalla ferita al petto. " E' la tua fine, Sirio ". Sentenzia deciso il Guerriero dorato, per poi riprendere parola di li a poco. " Ora estrarrò la spada dal tuo petto per graziarti, sii forte ". Conclude il proprio discorso per poi fare per ritirare la mano dal petto dell'avevrsario, sancendone la morte e così la propria vittoria sul " traditore ". Tuttavia non pare riuscire nel proprio intento, all'opposto: la sua mano pare affondare sempre più nelle carni avversarie. Lo sguardo di Dragone è carico di determinazione mentre il suo rivale riprende parola di li a poco. " Che cosa sta succedendo? Perchè non riesco ad estrarre la spada? ". Chiede, per poi comprendere: è la stessa forza di volontà del Cavaliere di Dragone a trattenere Excalibur ed impedendo così al custode di estrarla. " Lascia andare la mia mano, ora ". Ordina Shura mentre di rimando il suo svversario scuote il capo. 

" No! Ora tu verrai con me, Capricorn. Preparati! ". Esordisce risoluto l'altro moro. Shura non pare comprendere: ma che va dicendo il suo avversario? E' ridotto in fin di vita, dove pensa di poter andare? Cerca ancora una volta di estrarre la mano dal corpo dell'avversario. 

" Che cosa intendi dire? Lasciami andare, ho detto! ". Ordina con risolutezza. Dragone non perde la dignità e la grinta nel proprio sguardo, quella fierezza così tipica dei Sacri Guerrieri devoti alla Giustizia ed ad Athena. 

" Intendo dire che ora raggiungerò la pienezza del Dragone! ". Per la prima volta il Cavaliere della Decima casa avverte qualcosa di simile alla paura: cosa significa? Perchè quest'ultime parole da parte di Dragone lo hanno scosso a tal punto? " Andremo insieme al paradiso dei Cavalieri! La vedrai Aiolos, e finalmente comprenderai da che parte è Athena! ". Conclude il discorso l'allievo di Libra. Panico: per la prima volta anche se non lo mostra, Shura sente il panico scuoterlo prepotentemente: il suo avversario è davvero disposto a perdere la vita pur di conseguire il suo obiettivo? E' davvero così folle? O forse... interrompe bruscamente il proprio pensiero. Tenta con forza di estrarre la mano dal corpo rivale, tentando così di salvare la propria vita. 

" Aiolos, Athena, ma che cosa vuoi che me ne importi?! Lasciami andare, te lo ordino! ". Tanto più cerca di estrarre la sacra spada tanto più l'avevrsario diviene risoluto e forte, forte nonostante le sue condizioni siano disperate. Ed un dubbio passa, per un solo istante, nella mente del Cavaliere custode della Decima Casa: che egli tragga la forza da Arhena? Che sia dunque nel giusto e lui in errore? Che non sia traditore, ma salvatore? Non ha certamente tempo per pensarci su, non più. 

" No! Ascolta, devo spezzare la seconda Excalibur, perdonami se puoi! Ma lo faccio per salvarti dall'ira di Athena! ". Grida Dragone poi, con un colpo deciso mantiene il proprio proposito: fendendo la mano dell'avversario diustrugge anche la seconda spada. L'incredulità si dipinge ora sul viso dell'altro: Excalibur è in frantumi! Anche la seconda spada è andata distrutta! No: non è impresa da Cavaliere qualunque. Un traditore non sarebbe mai riuscito in tale ardua impresa, se ne rende conto solo ora. Ora, che Dragone si è portato dietro di lui afferrandolo saldamente ed immobilizzandolo. " Lei aveva fiducia in te! La Sacra Excalibur che ti ha donato per difendere, l'hai usata per offendere! ". Parole dure come pietra, ma veritiere in fin dei conti: la Sacra Excalibur era lorda di sangue innocente. Il sangue di Aiolos di Sagitter, suo antico amico alla cui vita lui stesso pose fine. Credendo di agire nel giusto, questo è vero. Ma non riconobbe che la bimba in fasce che teneva tra le braccia era la Dea Athena, lui, un Cavaliere D'Oro non riconobbe la propria Dea e levò la spada su quello che era un suo amico e compagno d'armi che non aveva che la colpa di aver posto in salvo quell'innocente creatura dalla furia di chi voleva assassinarla. 

" Non ricordarmelo! ". Grida solamente Shura, mandando al diavolo l'orgoglio: ha paura. Paura dell'ira di Athena per aver usato la spada a lei sacra come strumento di offesa, paura della fine che gli si prospetta davanti: il cosmo di Sirio infatti sta aumentando sempre più d'intensità. " Lasciami! ". Grida poi, cercando di liberarsi da quella ferrea presa.  

" No! Mi dispiace Shura, ormai è tardi! E' tardi per tutto! ". Il Cosmo di Sirio si espande come mai prima d'ora, le colonne della casa iniziano a cedere sotto tale ed inaudita forza. 

" La decima Casa sta crollando! ". Fa solamente Shura, poco prima che l'avevrsario mantenga il proprio proposito: ormai è tardi per tornare indietro, la " corsa " verso la pienezza del Dragone è iniziata mentre una potente onda d'energia fa crollare definitivamente la Casa del Capricorno.


Salve amici, come va? Spero questa storia vi sia gradita: il momento del culmine dello scontro tra Sirio e Shura. Se vi va mi piacerebbe sapere la vostra su questo breve racconto. Io vi do appuntamento alla prossima, un abbraccio!




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