Premessa
Inizialmente
non avevo pensato a Ritorno a Los Angeles come ad una storia divisa
in più parti, ma mentre scrivevo mi sono accorta che non avrei
potuto sviluppare alcune idee e spunti se non realizzando almeno una
parte
II.
Ho
pensato molto a come sviluppare il racconto perché non volevo
correre il rischio di rovinare il lavoro fatto nella prima parte.
Ci
ho messo quindi un bel po' prima di decidermi a pubblicare il primo
episodio di “Ritorno a Los Angeles, parte II”, ma
finalmente mi sembra di aver raggiunto un risultato presentabile!.
Questo
primo capitolo è dedicato a Lucifer e Dromos, non poteva
essere altrimenti visto che nel finale della prima parte il nostro
Diavolo scopriva di essere qualcosa di più del Re degli Inferi
per “il demonietto arrogante e ribelle”.
Prestissimo
però incontreremo di nuovo tutti i nostri personaggi perché,
come da prassi, qualcuno commetterà un omicidio e la nostra
squadra dovrà lavorare più che mai unita per arrivare
alla verità.
L'intento
è di pubblicare un capitolo ogni settimana, compatibilmente
con gli impegni di vita e lavoro.
Come
sempre un sincero grazie a chi leggerà questa nuova avventura
e a chi vorrà lasciare commenti e suggerimenti.
Buona
lettura
AlbAM
Capitolo
1
Padre
e figlio
Lucifer
e Amenadiel erano affacciati al balcone dell'attico di Lucifer e
parlavano a bassa voce per non disturbare Chloe che dormiva nella
stanza da letto.
“Allora
Luci, non credi sia venuto il momento di spiegarmi perché tu e
Dromos siete ancora qui?”
Lucifer
rigirò tra le dita il bicchiere di whisky senza parlare.
“Credo
che Dromos non c'entri nulla con l'arrivo di Lonzarot...” disse
poi.
“Fratello…
capisco che il dubbio che sia tuo figlio ti porti a volerlo difendere
ma...”
“Non
c'entra nulla Amenadiel, te lo assicuro non è per questo. E
comunque non ho molti dubbi a riguardo…”
“Qualche
ora fa negavi perfino che ti somigliasse!” commentò
ironico Amenadiel.
“Hai
ragione, il fatto è che…. dentro di me credo di averlo
sempre saputo o quantomeno sospettato, solo che nessuno mi aveva
messo di fronte alla realtà come hai fatto tu”
“Lei
non ti ha detto mai detto nulla?”
“Ha
detto che era l'ultimo dei figli del Demone
del deserto e
io non sono stato a rifletterci su più di tanto. Avrei dovuto
capirlo da solo man mano che cresceva... era evidente che il
piccoletto fosse molto diverso da tutti gli altri e non solo
fisicamente. Ha sempre provato molta più empatia per i
dannati, era l'unico demone a non tormentare le fiere ed era anche
l'unico a mettere in discussione un ordine se non gli sembrava
corretto. E poi fin da piccolo mi ha sempre dimostrato una grande
ammirazione e attaccamento, mi sono sempre nascosto dietro alla
spiegazione che probabilmente rappresentavo una sorta di figura
paterna in quanto Signore dell'Inferno. Sono stato più egoista
di nostro padre, almeno lui in qualche modo c'è sempre stato!”
commentò Lucifer con aria triste.
“Pensi
che Dromos lo abbia sempre saputo?”
“Non
lo so Amenadiel… ma anche ammettendo che Lilith non gli abbia
detto nulla immagino lo abbia capito da solo. È sempre stato
molto intelligente”
“Forse
dovresti parlargli”
Lucifer
non replicò e i due fratelli rimasero in silenzio per un po'.
“Se
non è stato tuo figlio a portare Lonzarot, neanche
involontariamente, allora come pensi che sia arrivata?”
“Temo
che qualcuno dei nostri fratelli possa averla portata qui con uno
scopo ben preciso: eliminare Chloe e Charlie”
“Sei
impazzito. Come ti viene in mente una follia del genere?”
“Ricordi
quel ronzio che sentivamo tutti tranne te?”
“E
allora?”
“Non
era un ronzio, era una Litania. Per l'esattezza la Litania per
controllare e soggiogare i demoni”
“Ok,
ma per quale motivo dovrebbe essere stato uno dei nostri fratelli a
utilizzarla? Queste cose ormai si trovano tranquillamente su internet
e potrebbe averla utilizzata un qualunque gruppo di imbecilli
satanisti con la fissa di ottenere chissà quali poteri. In
fondo bastava registrarla e mettere degli altoparlanti nella grotta!”
“Hai
visto degli altoparlanti in giro? E poi se fossero stati degli umani
a recitarla credi che sarebbero riusciti ad indebolirmi in quel modo?
Ho provato un dolore lancinante al cuore e per alcuni istanti non
sono riuscito a reggermi in piedi”
“Ok,
ma continuo a non capire per quale motivo qualcuno dei nostri
fratelli dovrebbe cercare di uccidere mio figlio e per quanto
riguarda Chloe, nostro padre l'ha creata per te e ucciderla
significherebbe ribellarsi apertamente a lui. E tu sai bene quali
conseguenze derivano dal ribellarsi a nostro padre, nessuno dei
nostri fratelli avrebbe il coraggio di sfidarlo!”
“Fratello
pensaci, tuo figlio è il frutto dell'unione di una creatura
angelica con un'umana e Chloe proprio perché creata per me
potrebbe darmi un figlio... E che cosa è successo millenni fa
quando alcuni di noi si unirono alle donne umane e generano i
Nephilim?”
Amenadiel
impallidì “Ma non è la stessa cosa, a quei tempi
i nostri fratelli non si preoccuparono di abbandonare i loro poteri
mentre io ho generato un figlio praticamente da umano!”
“Temo
che per qualche nostro fratello particolarmente estremista la cosa
non faccia alcuna differenza. Amenadiel tu sei comunque un Angelo e
non solo hai deciso di abbandonare la Città d'Argento ma
addirittura di crescere tuo figlio tra i mortali. Agli occhi di
alcuni nostri fratelli la tua può sembrare una ribellione
addirittura più pericolosa della mia perché io sono
stato combattuto e sconfitto ma tu, senza clamore e senza alcuna
punizione da parte di nostro Padre hai creato un pericoloso
precedente”
“Non
l'avevo mai considerata in questo modo, ma se tu dovessi avere
ragione credo che l'unico modo per evitare scontri sia parlare con i
fratelli coinvolti e fargli capire che non hanno niente da temere.
Sono certo che come ha capito Remiel capiranno anche gli altri”
“Lasciami
dire che ho qualche dubbio, ma forse tentare il dialogo non è
sbagliato. In ogni modo io e Dromos non torneremo all'inferno finché
non sarò certo che Charlie e Chloe siano al sicuro”
“E
anche Ella, visto l'interesse di Dromos nei suoi confronti!”
Lucifer
fissò il fratello “Già, a questo punto anche
Ella!”
#
Ella
e Dromos erano fermi sotto casa di Ella.
Erano
appena scesi dalla Corvette che Lucifer aveva prestato a un
esterrefatto Dromos lanciandogli le chiavi con una strizzata d'occhio
e il commento “Non vorremo far tornare in scooter una Signora!”
Dromos si era emozionato come un diciottenne a cui il padre presta
per la prima volta la macchina.
“Elyas
ti va di salire?” propose Ella “vorrei farti leggere un
articolo che ho trovato su Internet, riguarda le litanie..!”.
“O..ok,
certo!” rispose Dromos che non era molto sicuro di voler salire
solo per analizzare litanie. In ogni modo seguì Ella che prima
di chiudere il portone vide i soliti ragazzini ridere. Due di loro
cominciarono a ritirare banconote dagli altri e mandarono un bacio a
Ella che scosse il capo sorridendo, almeno in due avevano scommesso
su di lei.
“Ecco
leggi qua” disse Ella mostrando una pagina Internet a Dromos
“parla di una Litania in grado di controllare la volontà
delle creature infernali, potrebbero averla usata per controllare la
lince!”
Dromos
lesse l'articolo.
“Però
a che scopo usare una bestia incontrollabile, perché non
scegliere il Leone o il Lupo che sono molto più docili?”
commentò sovra pensiero.
“Parli
quasi come se conoscessi davvero quelle bestie, non pensavo che fossi
così preparato sulla Divina commedia!”
“Oh
si, la conosco bene. Diciamo che per molto tempo ci ho praticamente
vissuto dentro!” scherzò lui.
Ella
sorrise e aggiunse “Magari hanno peccato di presunzione
pensavano di poterla controllare e invece...”
“Oppure
avevano poco tempo per decidere e hanno tirato su la prima che hanno
trovato o magari entrambe le cose. Forse fretta e presunzione hanno
fatto si che scegliessero la bestia meno controllabile!”
“Rimane
però il problema del perché l'hanno portata qui. Non si
può mica conquistare il mondo con una sola lince, per quanto
infernale. E se fosse stata la prova generale di un rito finalizzato
a invocare e controllare Satana?” domandò Ella
spaventata.
Dromos
la guardò divertito “Ella pensi sul serio che il Signore
dell'Inferno possa essere controllato da quattro umani sfigati che
fanno un rito da imbecilli?”
“Elyas,
la lince sono riusciti a portarla, forse stanno giocando con qualcosa
più grande di loro!” rispose lei.
“Questo
in effetti è molto più probabile e con certe cose non
si scherza, potrebbero causare di nuovo la morte di persone
innocenti!” ammise Dromos.
“Il
problema è che la Lince ormai è stata catturata e il
caso chiuso, non saranno svolte ulteriori indagini, tanto meno su
sette sataniche misteriose e mai menzionate nel rapporto di Chloe!”
commentò Ella fissando lo schermo del computer.
Dromos
si incantò a guardarla, la trovava molto bella così
concentrata e pensierosa “Sei
molto bella, sai?”
Ella
si voltò e lo guardò arrossendo, lui la attirò a
sé e le diede un bacio dolce e appassionato mentre con la mano
scendeva lungo il vestito per arrivare ad accarezzarle la pelle
morbida della gamba.
Sentendola
irrigidirsi si fermò “Scusa… sto andando troppo
in fretta?”
“È
che…mi piaci moltissimo ma ho un po' di paura perché...
non è che le mie precedenti storie siano state particolarmente
fortunate"
"Ti
capisco sai, le mie sono state infernali!" ridacchiò
Dromos.
"Addirittura!"
sorrise lei.
"Fidati…!"
rispose lui baciandola
ancora e prendendola in braccio.
"E
se andassimo in camera da letto e provassimo a vedere che succede?"
le sussurrò in un orecchio.
"Va
bene" cedette Ella stringendosi al suo petto.
#
“Amenadiel!”
chiamò Lucifer mentre il fratello si dirigeva verso
l'ascensore.
“Si?”
“Posso
farti una domanda un po'... intima?”
“Basta
che non si tratti di una delle tue solite domande ironiche ed
irritanti!” rispose l'angelo sulla difensiva.
“Voglio
solo sapere se ti è mai capitato che quando Linda... si
insomma quando lei raggiunge...”
“Ciao
Lucifer!” lo interruppe Amenadiel voltandogli le spalle
irritato.
“No
aspetta, sul serio... ti è mai capitato che cominciasse ad
emettere luce e che la trasmettesse anche a te?”
“Mi
stai dicendo che voi due vi illuminate quando raggiungete l'orgasmo?”
domandò serio Amenadiel.
“Ecco..
si!” rispose un po' imbarazzato Lucifer.
“È
davvero tu non hai idea del perché succeda?” domandò
Amenadiel ridacchiando.
“Hai
problemi di udito, fratello? Non ho chiesto perché succede ti
ho chiesto se capita anche a voi” replicò Lucifer
irritato.
“Non
ho problemi di udito Lucifer e la risposta è no, a noi
purtroppo non è mai capitato. E per quanto riguarda il fatto
che non hai idea del perché vi succeda...”
“Non
ho detto questo..!”
“...forse
dovresti rispolverare un po' di sanscrito o magari provare a leggerti
il Kubjikamata
Tantra1!”
concluse
mentre
le porte dell'ascensore si chiudevano sul suo sorriso ironico.
Lucifer
rimase per un po' sul balcone sorseggiando un drink assorto nei suoi
pensieri. Poi tornò dentro e accennò al pianoforte le
prime strofe di Father and Son di Cat Steven.
It's
not time to make a change,
Just
relax, take it easy
You're
still young, that's your fault,
There's
so much you have to know
Find
a girl, settle down,
If
you want you can marry
Look
at me, I am old, but I'm happy
Era
davvero vecchio e felice? Beh, da quando finalmente lui e Chloe erano
riusciti ad accettare i sentimenti che provavano l'uno per l'altra
era felice, questo si. Vecchio anche…. da un certo punto di
vista.
Ma
era abbastanza maturo per fare il padre?
Ci
aveva messo quattro anni solo per iniziare a capire come amare una
donna, quanto ci avrebbe messo a imparare a gestire i sentimenti per
un figlio già adulto che a volte gli sembrava più
maturo di lui?
Lucifer
sorrise pensando a come quel piccoletto arrogante lo aveva sgridato
perché non trovava il coraggio di affrontare le sue paure e
tornare da Chloe una volta per tutte.
Sospirò,
poi si illuminò "Linda!" afferrò il cellulare
e compose il numero dell'amica psicologa.
Dopo
una decina di squilli sentì la voce assonnata di Linda
"Lucifer, ma che succede sono le quattro del mattino!"
"Si,
beh appunto cerca di svegliarti Linda, ho bisogno di un consiglio!"
"Lucifer
qualunque problema abbia sono certa che potrai aspettare fino a
domani mattina"
"Cosa?
No, Linda è un'emergenza…"
In
sottofondo si sentì il pianto di Charlie seguito dalla voce di
Amenadiel assonnata "Chi è, Lucifer? Giuro che stavolta
lo ammazzo!"
"Linda…"
implorò Lucifer mentre il pianto di Charlie diventava sempre
più stridulo e Amenadiel imprecava infuriato contro il
fratello.
"Abbi
pazienza Lucifer adesso l'emergenza l'abbiamo qui, ci sentiamo
domani!" tagliò corto Linda chiudendo la comunicazione.
"Che
egoisti!" si lamentò Lucifer fissando contrariato il
telefono.
Sospirò,
poggiò il telefono sul pianoforte e raggiunse Chloe in camera
da letto.
Rimase
un attimo a osservarla dormire “Come sei bella quando dormi
detective!” pensò spogliandosi e sdraiandosi accanto a
lei avvolgendola in un dolce abbraccio.
Chloe
emise un mugolio, si voltò e lo abbracciò anche lei.
“Detective,
dormi?” domandò lui piano.
Chloe
aprì leggermente gli occhi “Mpfff... Marc.... si è
svegliato... molto arrabbiato... con tutti noi!” bofonchiò
riaddormentandosi abbracciata al suo petto.
“Ancora
incubi!” pensò Lucifer “No fratello temo che non
basterà parlare, purtroppo sappiamo bene quale tra i nostri
fratelli può evocare sogni negli umani più sensibili e
se ho ragione temo che uno scontro aperto sarà inevitabile!”
#
Ella
dormiva serena accanto a Dromos, avevano fatto l'amore ed era stato
molto bello per entrambi.
Lei
si era completamente abbandonata tra le braccia del demone e Dromos,
che per tutta la vita si era sentito incredibilmente solo, non
riusciva a credere che finalmente qualcuno gli dimostrasse di amarlo
e così tanto.
"Mi
piaci davvero Miss Coronér…" pensò
stringendola "sei così morbida, delicata e hai un animo
così gentile…Ahii!"
Qualcuno
lo aveva afferrato per i capelli e buttato giù dal letto.
"Mettiti
le mutande e vieni immediatamente nell'altra stanza!" sussurrò
Azrael con un tono che non ammetteva repliche lanciandogli i boxer in
faccia. Dromos si infilò i boxer e raggiunse l'angelo di
corsa.
"Zia
Ray Ray che cavolo ci fai qui?” domandò chiudendo la
porta della camera da letto.
“Si
da il caso che Ella sia mia amica...!”
“E
allora... adesso ti diverti a stalkerare gli umani, non ti basta più
farli morire?"
"Non
è esattamente quello che faccio...“ si giustificò
Azrael imbarazzata “E comunque che cosa stai combinando con
Ella?" domandò Azrael fissandolo negli occhi severa.
"Uh…
io niente.. cioè stavo.. stavamo... insomma è ovvio
no?" replicò imbarazzato Dromos.
"Cosa
stavate facendo mi è abbastanza chiaro! Intendo cos'hai in
mente! Dromos anche se sei mio nipote e ti voglio bene, non intendo
permetterti di sfidare le leggi di mio Padre!"
"Prescindendo
dal fatto che tu come Angelo della Morte non dovresti essere amica di
un'umana e quindi sei la prima a sfidare le leggi di tuo Padre…Si
dà il caso che LUI, che sarebbe poi mio Nonno, abbia creato
una donna tutta per mio padre. Il che non è un comportamento
esattamente coerente a dirla tutta!" commentò Dromos
incrociando le braccia con aria di sfida.
"Quindi
stai dicendo che stai usando Ella per sfidare tuo Nonno in quanto sei
arrabbiato perché ha creato Chloe per tuo padre?" lo
accusò severa Azrael.
"Cosa?
No, che c'entra Chloe?" replicò scandalizzato Dromos.
"L'hai
appena tirata in ballo tu!"
"Volevo
solo dire… insomma è solo che… perché
papà dovrebbe avere il diritto di amare una donna e essere
amato e io no? Ella è intelligente, dolce, buffa ed è
così morbida e sexy e io adoro stringerla tra le braccia e
baciarla e toccarla dappertutto e...!"
"Ok,
ho capito il concetto!" lo interruppe l'angelo arrossendo
imbarazzata.
"Dromos,
io capisco quello che provi ma ti rendi conto che sei un demone
infernale? Non puoi comportarti come se questo non avesse alcuna
importanza! Cosa pensi che succederà quando Ella lo scoprirà?
O pensi di poterle mentire per sempre?"
"Io…
non lo so.. non ci ho pensato!"
"Ne
sei sicuro?"
"Ok,
ci ho pensato e ho concluso che visto che Chloe ha accettato entrambi
gli aspetti di papà per quale motivo non dovrebbe farlo anche
Ella?"
"Perché
lei non è stata creata per te!"
Dromos
ammutolì.
Era
vero, Chloe era un regalo unico e miracoloso per suo padre il Re
degli Inferi.
E
lui chi era in fondo, il frutto di una scappatella senza importanza
tra sua madre e Lucifer che neanche lo aveva mai saputo visto che sua
madre aveva mentito ad entrambi sulle sue vere origini.
E
oltretutto quando Dromos, ancora bambino, le aveva detto chiaro tondo
che aveva capito chi fosse il suo vero padre Lilith gli aveva
proibito di farne parola con Lucifer viste le gravissime conseguenze
che la cosa avrebbe comportato.
Dromos
non aveva mai saputo quali fossero queste gravissime conseguenze ma
aveva sempre avuto il dubbio che sarebbero state più gravi per
lei che per lui, in ogni modo sua madre glielo aveva fatto giurare e
lui aveva tenuto fede al giuramento.
Azrael
aveva saputo la verità quando si erano incontrati la prima
volta che Dromos, ancora ragazzino, aveva osato sfidare le leggi di
Lucifer e approfittato delle sue ali per curiosare nel mondo degli
uomini. Era stato così che aveva conosciuto una ragazzina
umana molto simpatica che non aveva avuto paura di lui, la sua prima
e unica vera amica. Ella a volte le ricordava quella bambina e forse
era anche per questo che le era piaciuta fin dal primo istante in cui
l'aveva incontrata alla Centrale di Polizia.
Purtroppo
la ragazzina era molto malata e ben presto Azrael era venuta a
prenderla.
Vedendolo
piangere disperato accanto al giaciglio della bambina e avendo
intuito la sua vera natura gli aveva ordinato di aspettare il suo
ritorno, voleva infatti capire chi fosse quello strano ragazzino
demone capace di provare dei sentimenti così umani.
Dromos
si era confidato con lei facendole promettere di tenere il segreto e
da allora ogni tanto si erano incontrati nel Limbo per chiacchierare.
"Shakanshaa
non
ha avuto paura di me zia Ray Ray, eppure le avevo fatto vedere le mie
ali e l'avevo fatta volare con me…!" disse rattristandosi
al ricordo della sua amica umana.
"Shakanshaa
era
una ragazzina di 12 anni, a quell'età aiuta l'innocenza
Dromos! In ogni modo, anche ammettendo che Ella accetti la tua parte
demoniaca continua ad esserci il problema che ti è vietato
unirti con un'umana e le conseguenze potrebbero essere gravi sia per
te che per lei!"
"Adesso
sembri mia madre!” replicò lui sbuffando.
"Dromos,
ascoltami bene, se tu ami davvero Ella io potrei anche passarci
sopra… Ma cerca di capire che qualcuno potrebbe disapprovare e
decidere di intervenire"
"Perché
ho l'impressione che non ti stia riferendo al Nonno?" domandò
Dromos.
Azrael
non rispose, si limitò ad aprire le ali e lanciargli uno
sguardo severo.
Stava
per alzarsi in volo quando Dromos le domandò "E se invece
il Nonno avesse previsto tutto, se l'avesse mandata a Los Angeles per
me?"
"L'ho
mandata io a Los Angeles, per lei e per tuo padre"
"Ne
sei davvero così certa zia?” Azrael
lo guardò con un'ombra di dubbio in volto prima di alzarsi in
volo.
Dromos
la osservò allontanarsi poi rientrò in camera e trovò
Ella seduta sul letto che lo fissava stupita con gli occhi umidi di
lacrime.
“Che
succede?” le chiese.
“Pensavo
che te ne fossi andato!”
“Perché
mai avrei dovuto fare una cosa del genere?” domandò
Dromos stupito.
“Non
so, in genere mi succede così!”
“Perché
finora hai incontrato degli emeriti imbecilli!” sorrise lui
accarezzandole il viso “ma io non sono un idiota e adesso che
ti ho preso non ti lascio scappare così facilmente, ma petite
coronér”
sussurrò liberandosi dai boxer e attirandola a se.
Nota1:
Kubjikamata Tantra: il
più antico testo in sanscrito che spiega il sistema dei
chackra
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