I Can Wait Forever

di AryaDream
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Buio e dolore.
Erano quelle le basi della sua vita, l'essenza della sua vita. Quello da cui tutto partiva e tutto aveva la sua fine, come ogni giornata, come ogni singola vita in quel luogo chiamato Storybrooke.
Aveva perso la speranza, la felicità, era un uomo vuoto senza di lei, la sua principessa.
 
“Un altro giorno senza te con me è come una lama che taglia dritto attraverso me, ma posso aspettare, aspettare per sempre. Quando chiami il mio cuore smette di battere, quando te ne vai non smette di sanguinare, ma posso aspettare, posso aspettare per sempre”
 
Erano queste le parole che ripeteva la notte prima di addormentarsi e la mattina quando si alzava dal letto.
Le assi di legno del parquet scricchiolavano sotto ogni suo pesante passo, con l'espressione assente di chi sa che non rivedrà mai più colei che ama.
Guardò dalla finestra, e poi alzò lo sguardo verso il cielo stellato rischiarato soltanto dal bagliore tenue della luna.
Alla morte ci aveva pensato, diverse volte. Aveva pensato a quanto sarebbe stato bello porre fine alle sue sofferenze, per poter incontrare la sua amata Belle.
Pensava a cosa ci fosse dopo la morte, se avrebbe rivisto l'amore della sua vita o sarebbe rimasto nel buio anche nella morte, quell'oscurità che stava attanagliato la sua vita. Il buio in fondo non era cosi male, ma non riusciva ad immaginare nulla di peggio nella sua vita.
Belle era il suo sole, l'unica persona che era riuscito a farlo vivere, e ora che lei non era più con lui quella luce che dava calore, si era trasformato in freddo e oscuro inferno.
Si fermava spesso ad osservare il cielo notturno, forse per cercare belle tra quelle stelle luminose.
Quei puntini luminosi erano riusciti a convincerlo che la sua amata, si trovava tra di loro e quel pensiero in qualche modo riuscivano a renderlo vivo, facendogli provare emozioni, quelle vere e pure che lo rendevano umano.
Si chiudeva in se stesso, teneva il suo dolore al sicuro dentro di se, lontano da tutte le persone.
Si sentiva vuoto che da quando Belle non era più con lui. Non esisteva più positivo e negativo o bene e male.
Se ne stava semplicemente li, ad osservare le stelle di notte e di giorno seduto sulla poltrona con lo sguardo assente.
La morte di Belle gli avevano scalfito il cuore, ma non si era mai rimarginato del tutto.
Non si riteneva più capace di provare emozioni.
L'unica cosa che gli dava gioia era guardare il cielo di notte ed immaginare che realmente tra loro si nascondeva Belle, la stella più luminosa di tutta la volta celeste, ed era li bella come sempre a raccontare la loro storia d'amore.
La sua vita in fin dei conti è stata interessante con alti e bassi. Aveva commesso errori, aveva trovato amici, ma nessuno di loro sapeva come realmente si sentisse, era troppo bravo a portare quella maschera e nessuno si era accorto della finzione e del dolore che si portava dentro.
Nessuno lo sapeva tranne Belle che lo fissava lontana in cielo.



Note Autrice:
E' la prima volta che scrivo su questo Fandom e spero di non aver combinato un disastro.
Volevo ringraziare HarrietStrimell per aver creato questa challange. Il prompt che ho scelto è una frase della canzone dei Simple Plan che da il titolo anche alla one-shot.
Ho scelto Gold come personaggio perché mi ha sempre affascinato.
L'aesthetic è stato trovato da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.




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