Il segreto sulla tua pelle

di Freya Crystal
(/viewuser.php?uid=58845)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Quando le stelle urlavano














Personaggi: Zakuro Fujiwara, Minto Aizawa
Genere: angst, dark









Zakuro ride e sparge schegge di vetro nel vento. Sono lorde di sangue, ma la sua pelle è perfetta — bianco lunare, algido candore.
Zakuro ride e la sua risata risuona contro l'asfalto, dipingendo tutto di rosso. Minto s'aggrappa a un ceppo caduto e alza il viso per guardarla. La sua figura longilinea si staglia in controluce, come un lupo che regna dall'alto sulla propria rupe.
Fermati. Quella supplica si perde nella notte — forse Minto non l'ha nemmeno gridata — e il sangue le impasta la bocca. Zakuro incede verso di lei, il rumore dei tacchi sull'asfalto che la ferisce come la scarica di un mitra.
Ogni passo è un battito di morte, mentre la luna graffia i corpi di Retasu e Purin abbandonati al suolo.
Ichigo rantola con la gola tagliata e tutto è tinto d'atrocità — rosso, c'è troppo rosso —, i suoi capelli e il suo vestito sono imbrattati di sangue. Minto ha il tempo di guardare la sua amica un'ultima volta. Poi Zakuro la calpesta, il tacco che preme contro il suo ventre. Vorrebbe chiudere gli occhi. Vorrebbe non vedere, non sentire.
Ichigo non è che un fiore appassito, uno stelo squarciato che soffoca sotto la pioggia.
Fermati. Non
Minto ha sempre le intuizioni giuste. Mi distruggerai, urlava un tempo contro le stelle, morirò per questo amore, morirò, e le stelle urlavano con lei.
Zakuro le si avvicina. Le afferra la nuca, sospira. Ha un sorriso che è una lama cremisi e il buio è in lacrime, mentre la guarda.
I denti affondano nella carne, rompono violano, spezzano. Ogni suono svanisce, rimane solo un fruscio, l'odore di sangue mischiato a quello di violette. Zakuro ha un buon profumo, e ha dei bei capelli — Zakuro la sta uccidendo, eppure Minto non riesce a pensare ad altro.
La morte non ha logica. La morte non ha pietà.
L'ultima. Sono l'ultima su cui sono state le tue labbra.
Il destino è beffardo.
Minto chiude gli occhi, stordita dal dolore — ma non si sveglia.
Non sta sognando.








~●~






Spazio dell'autrice
Questa è chiaramente una death-fic, ho immaginato una Zakuro letale che uccide tutte le sue compagne, vittima di una misteriosa manipolazione mentale orchestrata dai nuovi nemici. Se fosse stata una OS avrei fornito una spiegazione, un background per spiegare cosa le fosse successo, ma in una flash ho preferito concentrarmi unicamente sul momento clou. Avevo voglia di qualcosa di dark! Perdonate la mia crudeltà e l'esperimento folle. Alla prossima!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3870659