Capitolo II
Una nuova indagine
Dan osservava rattristato il corpo abbandonato in una pozza di fango
e crivellato di pallottole di Jaime "The beauty" Donovan.
Non che fosse un modello di virtù, ma non era neanche un uomo
così malvagio da meritarsi una fine come quella ed era stato
anche il più affidabile dei suoi informatori.
"Hai dei sospetti?" gli domandò Chloe.
"Solo mezza città…" rispose sconfortato Dan.
"Forse dovresti sforzarti di restringere un po' il campo Dan,
non è che così tu sia molto d'aiuto!"
Commentò Lucifer accendendosi una sigaretta, Dan stava per
replicare irritato quando vide la Corvette nera di Lucifer
parcheggiare.
Subito dopo scesero Ella ed Elyas, che indossava di nuovo una
camicia di flanella, jeans e scarpe da tennis.
Ella salutò tutti con un'aria a metà tra il felice e
l'imbarazzato e si diresse verso il corpo per iniziare le sue
analisi.
"Vedo che sei ritornato al tuo stile da universitario
fuoricorso" commentò Lucifer osservando Dromos con aria
di rimprovero "Dove hai trovato quei vestiti?"
"Me li ha dati Ella, suo fratello li aveva lasciati a casa sua"
"Scusa adesso Ella ti presta i vestiti del fratello?"
domandò Dan "e poi com'è che eri a casa sua così
presto?"
"Non che siano fatti tuoi, comunque ho dormito da lei"
rispose senza girarci intorno Dromos fissandolo dritto negli occhi.
Lucifer ridacchiò soddisfatto, Chloe si imbarazzò a
morte e Dan stava per replicare quando Ella, che non si era accorta
di nulla, si avvicinò tutta eccitata "Ragazzi, qui
qualcosa non torna!"
"Che intendi Ella?" domandò Chloe felice di cambiare
argomento.
"Ok, voi cosa pensereste se trovaste un corpo crivellato di
pallottole? Che sia così che l'assassino ha voluto ucciderlo,
giusto?"
"Ella puoi venire al dunque senza tanti indovinelli!"
rispose Dan nervosamente.
"Oh, scusa Dan dimenticavo che eravate amici"
"Non eravamo amici, era uno dei miei informatori"
"Ok, insomma il punto è che non c'è abbastanza
sangue intorno al corpo, cioè una mitragliata come quella che
ha ricevuto avrebbe dovuto provocare una gran fuoriuscita di sangue e
invece nada, solo poche gocce!"
"Vuoi dire che non è stato ucciso qui?" domandò
Chloe.
"No, voglio dire che non è stata la scarica di pallottole
a ucciderlo!"
"Come sarebbe a dire" sei sicura?" domandò Dan?
"Certo venite a vedere! "
Il gruppetto si mosse per seguire Ella.
"Come potete vedere apparentemente la causa della morte è
ovvia ma in realtà la vittima era già morta,
probabilmente per un arresto cardiaco, devo analizzare il corpo per
esserne certa"
"Ella stai dicendo che quest'uomo è morto di morto
naturale e qualcuno ha voluto far credere che fosse stato
assassinato?" domandò Chloe perplessa.
"Così pare"
"Si, ma perché? Che senso può avere?"
"Per distogliere la nostra attenzione da qualche oscura trama
celestiale, magari cercando di far credere una cosa per tenerci
impegnati mentre il vero obiettivo è tutt'altro?"
"Lucifer, non cominciare con le tue fesserie, cerca di rimanere
serio una volta tanto.." Tagliò corto Dan.
"Io sono serissimo, Dectective stronzo…"
"Non cominciamo per favore…" intervenne Chloe
Lucifer stava per replicare, poi notando lo sguardo severo di Chloe
lasciò perdere.
"Tu che ne pensi Detective?" domandò.
"Penso che in parte tu possa aver ragione.."
"Chloe!" commentò Dan alzando gli occhi al cielo
mentre Lucifer lo guardava con uno sguardo di sfida incrociando le
braccia soddisfatto.
"Intendo dire che forse qualcuno vuole sfruttare la morte di
Jaime per qualche scopo personale, magari addossandola a qualcuno!"
"Uno dei miei fratelli angelici…"
"Ricominci con questa storia?"
"Certe volte sei proprio ottuso, Dan"
"Basta!" intervenne Chloe.
"Fanno spesso questi siparietti comici?" domandò
divertito Dromos a Ella.
"Ogni volta! " rispose lei annuendo allegramente.
#
“Lucifer, che cos'è questa storia dei tuoi fratelli
angelici che starebbero cercando di tenerci impegnati?” domandò
Chloe, erano in macchina e si stavano dirigendo verso l'abitazione di
Jaime per cercare qualche indizio.
Lucifer non rispose subito, era indeciso se fosse il caso di parlare
a Chloe dei suoi sospetti, infine decise che era giusto che Chloe
sapesse la verità.
“È per via dei tuoi incubi e dell'arrivo di
Lonzarot...”
“Credevo che Lonzarot fosse arrivata a causa di Dromos!”
lo interruppe Chloe.
“Si inizialmente lo credevo anche io, ma il fatto che Lonzarot
avesse deciso di colpire a casa tua e subito dopo a casa di Linda mi
ha fatto pensare parecchio e anche la questione della litania nelle
grotte, credo credo qualcuno la stesse controllando!”
“Lucifer, pensi che qualche tuo fratello volesse colpire me e
Linda usando Lonzarot?”
“Penso che volessero colpire te e Charlie!”
“Charlie? Ma è solo un bambino!”
“Lo so, ma non un bambino come tutti gli altri, esattamente
come tu non sei una donna come tutte le altre!”
“Cosa vuoi dire?”
Lucifer si rese conto di aver parlato troppo.
“Cioè, capisco cosa intendi, Charlie è per metà
figlio di una creatura angelica... ma io sono umana perché
avrebbero dovuto colpire me?” Lucifer sospirò, non era
ancora pronto ad affrontare con Chloe l'argomento “creata
per me” così decise di raccontare la verità
senza fare cenno alla questione.
“Perché in quel momento non sapevano che io avrei deciso
di tornare all'inferno per proteggervi tutti e temevano che rimanendo
con te avrei potuto darti un figlio, il che avrebbe significato avere
due creature non umane in giro per il mondo e per loro questo è
contrario ad ogni legge, capisci?”
“Lucifer, questo significa che potrebbero provarci ancora?”
“Si, Chloe ma non so in che modo!”
“Ok, ma che c'entra la morte di Jaime e il tentavo di fare
credere che sia stato un omicidio?”
“Non lo so, Detective, so solo che un attacco cardiaco può
essere causato da motivi naturali ma anche da uno dai miei fratelli..
e poi ho pensato molto ai tuoi incubi..!”
“Già, stanotte ho sognato Marc!”
“Si, me lo hai detto mentre eri mezzo addormentata. Vedi
Michele, che tra i miei fratelli è quello che mi ha sempre
portato più rancore per la mia ribellione, ha la capacità
di entrare nella mente delle persone e forse ha cercato di
influenzarti in qualche modo. Probabilmente la piccola Trixie essendo
tua figlia è stata involontariamente coinvolta anche lei...!”
“Quindi quei sogni in cui ti vedevo mostruoso potevano essere
indotti da tuo fratello che non sapendo che eri già tornato
all'inferno cercava di allontanarmi da te?”
“Può darsi, o più probabilmente erano solo dei
tentativi di scandagliare la tua mente sia per cercare di capire dove
mi nascondevo sia per riuscire a guidare Lonzarot verso di te. Ma
fortunatamente quella bestia non è così facilmente
controllabile e ci ha messo un po' di tempo prima di arrivare a te e
a Charlie!”
“In sostanza i tuoi fratelli nel tentativo di separarci hanno
finito per riunirci nuovamente?”
“A quanto pare!”
“Quindi ora potrebbero essere più furiosi che mai?”
“Proprio così!”
“Non è un bel quadro!”
“Per niente!”
“In ogni modo le tue sono solo ipotesi e per ora non abbiamo
nulla che le provi” considerò Chloe mentre rallentava
per parcheggiare di fronte a casa dell'informatore.
“Io direi di concentrarci su delle ipotesi più
realistiche e portare avanti questa indagine come un normale caso,
ok?”
“Ma Detective...!”
“Non ho detto che escludo la tua ipotesi, dico solo che
concentrandoci su questo caso, se hai ragione, troveremo le prove che
ci servono per supportare la tua tesi” concluse Chloe scendendo
dalla macchina.
#
Dan e Dromos stavano in silenzio da dieci minuti. Erano insieme nella
macchina di Dan e si stavano dirigendo verso il quartiere dove il
detective sperava di trovare uno dei suoi informatori che potesse
dargli qualche dritta sulla morte di Jaime The Beauty.
Alla fine Dromos stufo di quel silenzio esclamò “Senti
Dan, perché non ti levi il rospo e basta?”
Dan gli rivolse uno sguardo irritato “Quale rospo?”
“Oh avanti piantala, guarda che lo so benissimo che ce l'hai
con me per stanotte, perché anche tu sei stato a letto con
Ella!”
“Te lo ha detto lei?” chiese Dan arrabbiato.
“No, me lo hai appena detto tu” disse Dromos con un
irritante sorrisetto soddisfatto “e comunque non ci voleva
molto a capirlo!”
Dan si diede silenziosamente del cretino per essere stato così
ingenuo.
“Ok, sono stato a letto con Ella e sono anche suo amico!”
“Eh già, una scopata in amicizia e via...!”
“Guarda che è stata Ella che non ha voluto mandare
avanti la cosa per via del fatto che sono l'ex marito di Chloe!”
“E a te si è spezzato il cuore immagino, per questo ogni
sera ti scopi una diversa!”
“Ok, non mi si è spezzato il cuore ma questo non
significa che io non tenga a lei, ci conosciamo da tre anni e siamo
amici, mentre tu sei spuntato praticamente dal nulla e nel giro di
neanche una settimana ci vai a letto e usi i vestiti del fratello!
Non mi piace, non so che vuoi da lei e non voglio che soffra. Per
quanto riguarda il fatto che mi scopo ogni sera una diversa, a parte
che vorrei che fossero davvero così tante, è solo che
non riesco ancora a legarmi con nessuna. Tutto qui!”
“Per via del divorzio da Chloe?” domandò Dromos.
Dan lo guardò un po' stupito, poi capendo che Dromos era
sincero rispose “Per via della morte della mia ragazza,
Charlotte, è stata assassinata un anno fa e io non ne sono
ancora uscito, ok?”
“Mi... mi dispiace Dan, non ne sapevo nulla. Scusa!”
“Non fa niente” rispose Dan poi aggiunse “sai tu
somigli talmente tanto a Lucifer che potresti essere suo fratello
minore però certe volte sei molto più... maturo di lui,
Lucifer è un superficiale, immaturo ed arrogante e non capisco
cosa ci trovi in lui Chloe!”
“Lucifer è capace di sentimenti molto più
profondi di quello che credi Dan e anche se ti chiama Detective
stronzo, cosa che spesso sei oltretutto...” Dan gli rivolse uno
sguardo obliquo “...non significa che non sia affezionato a te
e non ti consideri un amico. È solo che fa fatica a gestire i
sentimenti perché nessuno gli ha mai insegnato come fare.
Inoltre lui ha vissuto in modo molto diverso da voi tutti e quindi ha
un modo di vedere le cose estremamente al di sopra delle parti e a
volte la sua estrema oggettività di giudizio può
risultare irritante, ma questo è uno degli aspetti di Lucifer
che Chloe ritiene fondamentali per la soluzione delle indagini e per
finire non mente mai, il che è estremamente rassicurante per
una donna!”
“Perché non te lo sposi?” ribatté
sarcastico Dan.
“Non posso certo sposare mio...” Dromos si interruppe
“...fratello maggiore!” buttò lì tanto per
concludere la frase.
“Stai scherzando Elyas, tu sei davvero il fratello di Lucifer?
Ma scusa non sei il fratello di Maze che stava con Lucifer? Quindi
sei anche fratello di Amenadiel... ma che famiglia incasinata siete?”
“Cosa, no... cioè si... è un po' incasinata in
effetti...In ogni modo io sono fratello di Maze per parte di madre e
di Lucifer per parte di padre.... Loro non sono fratello e sorella
capisci?”
“E Amenadiel?”
“Lui è il fratello adottivo di Lucifer”
“Gesù che caos, mi sembra di parlare con Jon Snow! Mi
spieghi in tutto ciò da dove accidenti salta fuori il tuo
accento francese?”
“Ecco beh... i miei genitori si sono separati prima che io
nascessi e...!”
“E tu sei finito a vivere in Francia con uno dei due?”
Dromos tirò un sospiro di sollievo, Dan si era cercato da solo
la spiegazione “Esattamente!”
“Capisco! Certo che con tutto questo casino c'è da
stupirsi che voialtri non siate ancora più strani di quello
che siete!” concluse Dan.
Dromos pur essendo felice che il discorso si fosse chiuso, pensò
con timore a come avrebbe potuto reagire Lucifer sapendo che si era
inventato la storia del fratello minore. Si chiese se non sarebbe
stato meglio pregare Dan di tenere la cosa per se, ma forse la
soluzione migliore era non dare più di tanto importanza alla
conversazione e sperare che l'argomento non saltasse più
fuori.
"In ogni modo io ci tengo davvero a Ella" concluse Dromos
riprendendo il discorso interrotto poco prima.
"Sei
innamorato di lei?"
"Si,
sono innamorato di Ella!"
Dan
rimase in silenzio per qualche istante poi concluse "Allora è
ok per me, mangiarane".
"Grazie
per la concessione…Detective stronzo"
I
due si scambiarono uno sguardo in silenzio e poi sorrisero divertiti!
Dan pensò tra sé e sé che era davvero strano che
stesse nascendo una sincera amicizia proprio col fratello minore di
Lucifer. Eppure a quanto pare quel giovane francese era una delle
poche persone con cui si sentiva a suo agio, era un ragazzo schietto
e sincero che non dava mai l'impressione di sentirsi superiore a
nessuno. Dan si rilassava in sua presenza al contrario di quando
c'era Lucifer che aveva il potere di irritarlo ogni volta che apriva
bocca!
Che poi, pensandoci bene, doveva ammettere che da quando lo aveva
tirato fuori dalla Cava stava ricominciando ad apprezzare certi
aspetti di Lucifer.
In fondo nessuno lo aveva obbligato a precipitarsi a salvarlo e non
aveva neanche mai fatto pesare di averlo fatto.
Forse Elyas aveva ragione Lucifer era stronzo ma anche affezionato, a
suo modo.
#
"Aspetta Chloe" esclamò Lucifer trattenendo la
detective per un braccio. Erano sulla porta dell'abitazione di Jaime
“The Beauty”e Lucifer aveva percepito qualcosa, una sorta
di vibrazione nell'aria.
"Che succede?" domandò lei tirando fuori la pistola.
"Non lo so... forse niente, fa attenzione però"
rispose Lucifer aprendo la porta sbarrata.
Chloe sorrise, aveva imparato ad apprezzare l'utilità di
alcune peculiarità del diavolo tipo il non dover essere
costretta a sfondare le porte a calci.
"Sta indietro Lucifer non sei invulnerabile in questo momento"
raccomandò lei entrando circospetta.
La casa si presentava estremamente spoglia. C'erano pochi mobili, la
stanza da letto era arredata solo da un letto ad una piazza e mezzo,
un comodino e un armadio per i vestiti. La cucina era arredata da un
tavolo, due sedie, un frigorifero e un armadietto per le stoviglie.
Nel complesso dava l'idea di essere l'appartamento di una persona
solitaria ed economicamente non molto ben messa, ma neppure in
povertà.
Tra la piccola cucina e la camera da letto c'era una piccola sala che
fungeva da disimpegno e salottino, ammobiliata da una libreria
sorprendentemente piena di libri e una poltroncina con a fianco un
comodino. Chloe notò che sul comodino c'era un piatto in
terracotta che conteneva diverse chiavi, uno dei portachiavi colpì
l'attenzione della detective.
"Hai notato qualcosa Chloe?"
"Questo!" rispose Chloe mostrandogli un portachiavi a forma
di "teschio messicano"
"Indubbiamente è piuttosto brutto e denota un notevole
cattivo gusto del proprietario" commentò Lucifer
osservando il portachiavi.
"Dan ne ha comprato due set da sei l'ultima volta che è
tornato a trovare i suoi parenti messicani, li ha presi come souvenir
da regalare agli amici"
"Beh, al di la che non mi sorprende un simile cattivo gusto da
parte sua, che ci sarebbe di strano? Era il suo informatore, glielo
avrà regalato!"
"Appunto Lucifer, un Detective cerca di tenere segreto il suo
rapporto con un informatore, regalare qualcosa che possa in qualche
modo testimoniare un legame tra loro non è un comportamento
professionale perché mette a rischio l'incolumità
dell'informatore"
Lucifer ci pensò su "Questo però mi sembra strano
da parte di Dan e d'altra parte si tratta di un portachiavi che puoi
trovare anche su Amazon, non è neanche detto che sia stato lui
a regalarglielo, magari lo ha comprato uguale perché ha lo
stesso cattivo gusto di Dan!"
"No Lucifer, vedi sul retro c'è stampata una “D”,
Daniel la fa stampare come parte del souvenir"
"Potrebbe averglielo preso di nascosto, in fondo era un
borseggiatore e a volte Dan non è molto sveglio"
"Già" rispose Chloe pensierosa.
Fecero un giro della casa, ma apparentemente non c'era nient'altro
che potesse dare qualche indizio utile sul perché qualcuno
avesse voluto inscenare il falso assassinio dell'informatore.
"Torniamo alla centrale, voglio sapere se Ella ha trovato
qualcosa di utile" Concluse Chloe.
"Aspetta" la fermò Lucifer che aveva notato che il
cassetto del comodino del salotto era più profondo di quello
che gli era sembrato quando l'aveva aperto poco prima. Lo aprì
di nuovo e cominciò a trafficare per togliere il fondo. Dopo
poco riuscì a disincastrare il ripiano che fungeva da falso
fondo.
"Guarda Chloe" disse Lucifer tirando fuori una serie di
carte e di foto una delle quali lo colpì in modo particolare,
ritraeva un uomo anziano molto somigliante all'informatore.
"Sembra quasi il padre…" commentò Chloe.
"Già..."
"Queste sono delle lettere ritornate al mittente. A quanto pare
cercava di contattare il padre..."
"Già…"
"Che ti succede Lucifer?"
"Niente, solo… Quello stronzo avrebbe potuto rispondergli
non credi?" rispose lui con gli occhi leggermente umidi”
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