Lost cause

di pampu
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Tre mesi dopo, Stiles sta pensando di ammazzare Derek.  

Lo ama, certo, ma lo vuole vedere morto. È da quando hanno scoperto della gravidanza di Stiles che lo tratta come fosse fatto di cristallo e ora, con l’attico di Derek pieno di scatoloni, Stiles non può stare fermo! Per cominciare vorrebbe prendere i suoi libri e metterli a posto, vorrebbe anche sistemare i vestiti nell’armadio, ma Derek appena lo vede anche solo guardare la pila di scatole, lo guarda male e accende quei suoi fottuti occhi rossi!  

“Derek Hale, sto bene! Voglio solo mettere a posto le mie coseeee!” si lamenta.  

“Tra poco arriva Scott e mi aiuterà lui” risponde l’altro, sedendoglisi di fianco.  

Stiles sbuffa. Preferiva quando quei due si odiavano, non ora che fanno comunella per proteggere i loro rispettivi beta e compagni! 

“Scott viene qui solo perché così Isaac sta con me e siamo entrambi immobili qui a morire di noia!” protesta.  

“No, tu e Isaac non morirete di noia, perché avrete di che sparlare su me e Scott, come sempre!” lo prende in giro.  

“Solo perché siamo incinti, non siamo di cristallo!” 

“Spiegalo a Scott” risponde con sufficienza Derek, irritandolo ancora di più.  

Isaac ha scoperto di aspettare due cuccioli solo da qualche settimana; Scott aveva chiamato Stiles in lacrime, in un misto di preoccupazione e felicità. Stavano insieme da appena un mese, sembrava tutto troppo affrettato e anche Stiles lo pensava, ma la prima volta che li aveva visti insieme, aveva cambiato idea: quei due erano l’espressione dell’amore più puro e Stiles era così felice per entrambi.  

Isaac aveva trascorso tutto il tempo in cui era stato lontano da New York a Beacon Hills, con Scott ed Amy; aveva detto di non avere nessuno da cui andare e Scott lo aveva accolto di buon grado. Le cose poi erano state naturali, Amy lo aveva subito sentito parte della famiglia, del branco e Scott non era mai stato così innamorato. Stiles non prendeva mai occasione per prenderlo in giro per quando Scott lo aveva chiamato e gli aveva detto “Stiles, giuro, non so com’è successo, ma… io… Isaac… lui è qui da un po’ e beh…” 

Il campanello distrae Stiles dai suoi pensieri, Derek va ad aprire e i due entrano. Scott subito gli si avvicina per abbracciarlo, mentre Isaac gli si siede di fianco, braccia incrociate e il suo stesso broncio. “Lo odio!” dice, indicando Scott che sta già parlando con Derek. Stiles non trattiene una risata.  

 

Passano due settimane e la casa è pronta, Stiles è riuscito ad aggiungere anche qualche mobile e hanno ridipinto le pareti di quella che sarà la stanza di Robert o Julia. Quella sera Derek è strano, Stiles ha preparato la cena, ha fatto l’arrosto che il lupo adora, gli ha anche fatto delle cosucce carine e Derek ha ricambiato, ma ora se ne sta a guardare fuori dalla vetrata. Stiles sente la sua agitazione, ma non capisce il perché, quindi lo lascia un po’ stare.  

Dev’essersi appisolato, perché sobbalza quando sente qualcuno prendergli la mano che tiene appoggiata sulla pancia. “De-Der…” 

“Ehi, scusa, non volevo svegliarti” risponde, passandogli una mano tra i capelli, sorridendo.  

“Tranquillo, se continuo ad appisolarmi ovunque, mi si romperà la sch-“  

Stiles blocca il suo gesticolare appena lo vede. Un anello sottile, argento, avvolge il suo anulare sinistro. Continua a fissarsi la mano, mentre Derek si inginocchia di fronte a lui, che si è messo a sedere. “Prometto di essere il tuo compagno, prometto di essere la tua famiglia, prometto di amarti ogni giorno della mia vita.” 

Stiles sta già singhiozzando. “So-sono le promesse che mi-mi hai fatto…” 

“Sì” risponde Derek, “ma vorrei aggiungere che questa volta vorrei fartele ufficialmente e firmare tutti quei pezzi di carta ed essere ufficialmente tuo marito. Mi faresti questo onore?” chiede, con gli occhi lucidi.  

“Prometto di essere il tuo compagno, prometto di essere la tua famiglia, prometto di amarti ogni giorno della mia vita. E sì, voglio prometterlo ufficialmente, firmando tutte quelle carte!”  

L’abbraccio che gli regala Derek, quella stretta possessiva, piena di amore, che sa di “finalmente”, è la sensazione migliore del mondo. 

 

Note di Pampu: eccoci alla fine di questa storia. Grazie a tutti quelli che l’hanno letta, seguita e a quelli che hanno lasciato un commento: dopo quasi un anno di silenzio ritrovare così tante persone ci ha commosso. Speriamo di rileggerci presto. 

E, come sempre, grazie alla mia compagna di avventura senza la quale questa storia non sarebbe esistita. Alla prossima!  

 

Note di Blu: grazie per aver letto e per aver apprezzato. Ho adorato, come ogni volta, scrivere di loro e farlo con Pampu. Grazie anche a lei per avermi aiutata a finirla.  

Alla prossima.  





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