Sassi lanciati in uno stagno.

di _Agrifoglio_
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Sopravvissuta
 
Sono tornata, dopo interminabili anni di esilio,
per inginocchiarmi davanti alle Vostre tombe anonime e disadorne,
le poche lacrime, sfuggite all’orgoglio, nascoste da questo fitto velo,
infreddolita nella brumosa mattina di un inverno triste e gelido,
ma non è l’umido, penetrato nelle ossa, che adesso mi fa tremare.
Dedicherò ogni mia azione, ogni mio pensiero, ogni mio respiro
alla restaurazione e al trionfo del Giglio di Francia.
Lo giuro sulle Vostre ossa, Padre e sulle Vostre, Madre.




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