Iniziativa: Questa storia partecipa
al The Weekend Run a
cura di Piume d'Ottone - la Cittadella degli Scrittori
Numero Parole: 516
Prompt: 9. Cimitero
Cap.9 Speranza
Tony si avvolse nel mantello ed
avanzò tra le lapidi, il
bordo del mantello sfiorò una base di marmo, su cui era
riversa la statua di un
angelo piangente.
Stark camminò tra gli
olmi, la pelle pallidissima del suo
viso risaltava lattea, i suoi canini aguzzi brillavano ed i suoi occhi,
dalle
iridi rosso sangue, illuminavano tutt’intorno a loro.
< Per una volta che aveva una
notte libera pensavo che il
Capitano si sarebbe fatta una lunga dormita > pensò.
Si morse l’interno di
una guancia e scivolò oltre una tomba dai fiori secchi,
superando la cancellata
di una tomba privata con tanto di piccola cappella.
Alla luce del lampioncino
notò una figura dalla pelle nera
ritta in piedi accanto a Rogers.
< Chi è quello?
Sembra il capo della DARPA, ma suppongo
non nascondano un Metal Gear in zona > pensò,
scherzando. Si nascose dietro
il tronco di un altro olmo, respirando silenziosamente.
Steve sospirò
pesantemente, accarezzando la fotografia di
Peggy. “Ti ringrazio di avermi detto dove si trovava la sua
tomba, Sam”
mormorò.
“Li hanno seppelliti tutti
vicini. Non è stato difficile
trovarli” rispose l’amico.
Steven annuì, facendo un
sorriso triste.
“La mia vecchia squadra
è tutta radunata qui. Mi sembra
sbagliato io sia l’unico di loro a respirare ancora, quando
dovrei essere
sottoterra con loro” sussurrò.
Sam gli posò una mano
sulla spalla, negando col capo.
“Non devi dirlo neanche per
scherzo. Il mondo ha ancora
bisogno di te”.
Rogers abbassò lo sguardo,
ribattendo: “Ora per il mondo sei
tu Capitan America. Io sono stato dato per morto e continuo a non
pentirmi di
essermi ritirato”. Fece un sorriso storto. “Sai,
per un po’ di tempo avevo
addirittura pensato di cambiare vita in modo ancora più
radicale. Stavo per
farmi prete”.
Sam assottigliò gli occhi,
corrugando la fronte. “Cosa ti ha
fatto cambiare idea? Mi risulta che tu stia ancora dando la caccia ai
cattivi,
anche se con metodi meno ortodossi e più lontani dalla luce
del sole”.
Steven si allontanò di un
paio di passi e sospirò.
“Mi sento in colpa,
ma… Mi sono innamorato. Ho trovato
qualcuno nei cui occhi brilla una luce di speranza, per quanto nascosta
dal
sangue che ha versato. Ha rinvigorito il mio spirito.
Però non lo trovo giusto.
Dovrei rimanere fedele alla
memoria di Peggy” sussurrò.
Tony si grattò il
pizzetto, con aria appagata.
< Allora sto facendo colpo sul
soldatino-pretino mancato.
Tipico della vita da vampiro, la notizia migliore in amore la si riceve
al
cimitero > rifletté.
“Steve, tutti meritano di
potersi rifare una vita. Anche lei
avrebbe voluto tu avessi una seconda chance” disse risoluto
Sam, indicando la
foto di Peggy. “Sei arrivato tardi una volta. Non perdere
anche quest’altra
occasione. Coglila al volo.
Se è qualcuno che ti
dà forza, vuol dire che ti merita”.
Rogers sorrise, annuendo e si
passò la mano tra i capelli
biondi.
“Poi, se ti dovessi fare
prete, sarai costretto a indossare
la tonaca e l’America perderebbe le sue chiappe
più belle”. Proseguì Sam. Sia
lui che Rogers scoppiarono a ridere.
Il vampiro si allontanò
non visto.
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