Ci sono gorni che ogni volta che li ricordi inizi a piangere
perchè alcuni giorni sono come il finale del film
che ami, piangi ogni volta che lo rivedi perchè sai le
battute a memoria, ogni sfumatura anche sul viso degli attori, ogni
sensazione, ogni parola, ti ricordi tutto insomma.
La vita a volte ci pone davanti a delle sfide e tu non puoi fare altro
che accettare, a volte è una scelta tua ma non sempre, a
volte alcune sfide ci vengono imposte da un qualcosa di superiore,
qualcosa di più grande di noi che ci vuole far patire non so
quale punizione, chiedenoci se poi ne riusciremo a venire fuori da quel
casino e se le cose si risolveranno prima o poi, a volte nascondi un
sorriso amaro agli amici e ai familiari, pensi che alla fine nella vita
ognuno di poi può avere le sue menate e guardi avanti e
continui la tua partita perchè quando il gioco si fa duro i
duri iniziano a giocare di solito.
Era una giornata di aprile di 10 anni fa, non ricordo nemmeno
più l'anno, io ero appena una bambina e mia sorella
più grande sarebbe entrata da li a poco nel mondo della
maggiore età... Prendere la patente, la macchina, poter
andare a votare, andare vivere fuori casa e tutte quelle cazzate li.
Ero a casa da scuola per non so quale motivo, non avevo voglia di
andarci o qualcosa del genere, sono in cucina che sto leggendo un libro
della saga di "Eragon" di Christopher Paolini, saga che amo tutt'ora.
Mia mamma è incita, da li a poco avrebbe dovuto recarsi in
ospedale per il ricovero e partorire, sarà una femmina la
bambina e abbiamo già deciso di chiamarla Nicole. Una
gravidanza durissima, mia mamma aveva avuto dei problemi abbastanza
seri e i molti medici che l'hanno visitata avevano il timore che non
riuscisse a partorire, guardavano mia madre con gli occhi che
sembravano quelli di alieni e le dicevano:" Signora per favore non si
illuda". oppure la frase tormentone era:" E' molto difficile che questa
bambina nasca". ho visto mia madre piangere mattina, pomeriggio e sera
per 9 lunghi mesi, mi sembrava vittima di una stregoneria. Vedere la
propria madre piangere e non poter fare nulla è la cosa
più brutta che può succedere ad un figlio, ti
senti inutile, impotente, disarmato e inerme davanti alle mosse del
destino e della sfiga. Tu puoi sole starle vicino, asciugarle le
lacrime e darle forza, tanta forza. Ogni giorno non si sapeva come
sarebbe andata a finire, in famiglia fino al settimo mese eravamo tutti
scettici poi con gli ultimi esami abbiamo iniziato a sperare ma i
dottori dicevano che le probabilità che la bambina nascesse
morta erano alte. Quel giorno mi misi a piangere anche io, desideravo
una sorellina anche io, l'avevo sempre desiderata perchè
vedevo le mie amichette con le sorelline e io non l'avevo, per
carità ho un fratello minore al quale sono legatissima e per
il quale darei tutta me stessa e la mia vita, è il mio
orgoglio ma con una sorella minore è diverso. Avrei voluto
venisse esaudito il mio desiderio, lo chiedevo con tutta me stessa,
volevo che la stregoneria fosse spezzata da una bellissima magia,
volevo che tutto riuscisse ad andare bene, a non vedere più
mia mamma piangere e stare male, non vedere mio padre in ansia per ogni
cosa e sperare che la situazione si ristabilisse, serviva
serenità, serviva eccome questa magia.
Quello stesso giorno mentre leggevo senti un urlo intenso di mia madre,
corsi da lei senza perdere tempo e vidi una chiazza d'acqua in terra,
ho collegato subito e ho fatto sdraiare mia madre sul divano e lei mi
dice urlando:" Irene mi si sono rotte le acque"... Decisi di sorridere
e per cercare di mandare via un pò di tensione dissi a mia
madre:" Questo potrebbe essere un problema, chiamo l'idraulico". Mia
madre mi getta un cuscino in faccia e mi fa:" Cretina ti sembra il
momento per queste cazzate? Chiama il 118 per favore Irene". Capisco
che non c'è tempo da perdere e così chiamai.
Spiegai all'operatrice l'emergenza e lei iniziò a farmi una
marea di domande usando dei termini medici che ancora erano algebra per
me, come se parlassero un altra vita, cercai di parlare con
l'operatrice in modo calmo mentre mia mamma urlava e così
dopo aver telefono arrivò l'ambulanza.
Dopo una folle corsa verso l'ospedale Maggiore di Bologna che per
fortuna non dista molto da casa nostra e dopo un lungo
travaglio, alle 14:32 di quel 9 aprile, mia sorella Nicole Lizzi,
è venuta al mondo. In ospedale abbiamo iniziato a piangere,
la magia era stata fatta, Nicole era nata. Appena la vidi fu la cosa
più bella ed emozionante della mia vita. Le sue manine erano
così piccole che sembravano finte, la presi in braccio
piangendo e la strinsi a me, mentre mia mamma finalmente sorrideva, ma
allo stesso tempo piangeva ma questa volta erano lacrime di gioia e non
di dolore, Nicole era nata ed era tra noi. Ho guardato il suo
bellissimo visino, ho iniziato a piangere come una cretina, ripensavo a
tutti quei dottori che dicevano che mia madre non avrebbe partorito
questa bambina, ai tanti "Signora non si illuda", ai tanti:" Questa
bambina nascerà sicuramente con qualche problema se
nascerà". ai tanti dubbi che avevamo, alle domande che ci
facevano amici e parenti e noi non sapevamo mai come rispondere,
rimanevamo sempre in silenzio oppure davamo risposte sempre mai certe,
si la vita non è uno scherzo ma a quanto pare ha la sua
ironia ma ora sono talmente felice che asciugo tutti quanti con le tue
fotografie e le mostro a tutte le persone scettiche con quelle foto,
che ti ho fatto attraverso gli anni, che porterò sempre nel
cuore oltre che dentro un file. Quel visino dolce che avevi quel grigio
giorno di aprile ti è rimasto ed è per questo
forse che ora sei così solare, tu che avevi le manine
piccole che potevano stare dentro una piccola scatolina carrilon e ora
sei quasi più alta di me. Sai, appena sei nata la mamma era
incredula e pensava che fosse un miraggio e oggi quando ti vediamo in
casa pensiamo che ancora tu lo sia, sei il nostro miracolo e sei la mia
forza, il mio presente e il mio futuro, ti prenderò per mano
ogni giorno, faremo qualsiasi cosa insieme perchè vederti
sorridere e ridere è la cosa più bella del mondo.
La prima volta che ti ho sentito ridere, mi sono talmente commossa e
che papa ha fatto un video con quei cellulari vecchi dove la
definizione era talmente penosa che per caricare una foto ci metteva
una settimana, ora sorridi ancora come quel giorno dove a malapeni
sapevi gattonare perchè da quando hai fatto il tuo primo
grande passo per camminare con le tue gambe hai imparato tanto, hai
imparato a non mollare mai, hai imparato che quando ti sgridiamo lo
facciamo non per essere cattivi ma perchè tu possa imparare
le cose anche se poi tieni il muso ma non ti preoccupare anche la mamma
fa così. Non sai quanto io mi sia sentita vittima di un
sortilegio, di una bruttissima stregoneria ma tu hai rotto tutto questo
perchè sei una magia, la nostra magia. Ti giuro che
sarò sempre con te nonostante io ora abbia la mia vita da
persona grande, nonostante io non riesca sempre a dedicarti il tempo
che ti meriti a causa dei tanti impegni, io che forse troppe troppe
volte ti do per scontata ma sai che sono sempre li con te quando hai un
problema. Il giorno in cui sei nata e ti tenevo giorni e notte in
braccio avevo esaudito il mio desiderio, avevo trovato una risposta
alle tante domande che avevo, perchè vivere due emozioni
simili non è una cosa da tutti i giorni perchè
prima di te anche tuo fratello Matteo è stata una magia
meravigliosa e lui sarà l'uomo che non ti tradirà
mai anche se lo so che tu lo vorresti sposare.
Da papà hai preso la curiosità e il coraggio,
sapere che non hai paura quasi di niente, nemmeno degli squali e dei
serpenti, hai preso la sua determinazione e il suo insegamento
più bello ovvero quello di essere sempre felici e sorridenti
nonostante le cose nella vita possano anche andare male, da tua sorella
Annachiara hai preso un pò i capelli mezzi biondi e mezzi
castani, forse gli spermatozooi avevano finito le cartucce dei colori
quando ti hanno assemblata, hai preso la sua risata, la sua voglia di
vivere, di viaggiare e di nutrire speranze per un futuro migliore, sai
tua sorella grande è una grande persona e quante volte ti
abbiamo tenuto in braccio insieme, quante notti passate così
senza dormire ma perdendoci nei tuoi occhi mentre ti osservavamo
dormire perchè eri e sei la cosa più bella del
mondo. Invece dal fratello maggiore non hai preso proprio niente anche
se di viso siete molto simili ma fidati di me, lui sarà
sempre con te, non ti ha mai mollato un attimo da quando sei nata e ci
sarà nonostante tutto e tutti per te piccola mia, invece la
testa dura, il carattere a volte un pò lunatico, il tuo
amore per l'estate e la voglia di urlare quella l'hai presa da me. Da
quel giorno di aprile è passata una vita piccola mia, ti ho
accompagnato fino ai tuoi 10 anni e continuerò a farlo per
sempre, quando ti porto a scuola e cantiamo insieme in macchina le
canzoni di J-Ax e quando mi hai visto piangere mentre la radio passava
"Tutto tua madre". e tu mi hai chiesto sorridendo:" Prchè
piangi Dada?". Se solo sapessi perchè piangevo, in quella
canzone c'è il dolore della mamma, il mio dolore e quello di
tutti noi che avevamo paura di non conoscerti mai. Alcuni mi dicono che
ti vizio spesso e volentieri ma non gli ascolto, sei mia sorella e
voglio che tu abbia tutto quello che io non ho mai avuto, voglio
regalarti il mio mondo e non solo la mia presenza, il mio tempo
perchè quando sono con te non c'è telefono o
altra cosa che tenga, ci sei tu e basta. Ti
porterò lontano piccola mia, faremo ancora tante cose
insieme e sarai sempre la mia piccola guerriera che canta le canzoni di
J-Ax anche meglio di me, ma quanto ci siamo divertite al suo concerto
eh? Quanto è stato bello quando al tuo compleanno abbiamo
ballato insieme sulle note della canzone della "Bella e la bestia" il
primo film Disney che ti ho fatto vedere, io vestita da Belle e tu che
mi abbracciavi, beh... Sappi che è stato il ballo
più bello di tutta la mia vita piccola mia. Tu che hai il
superpotere di potermi cambiare la giornata anche solo con un sorriso
ma più ti vedo crescere e più penso non solo a
quanto sia stato bello quel giorno di aprile ma sapere quanto sono
stati belli i giorni, i mesi e gli anni a seguire. Ancora la strada da
fare per te sarà tanta, imparerai sempre più cose
andando avanti, ci sarà il primo amore, la prima uscita con
gli amici, il primo bacio, la prima delusione, il primo sole che ti
scotta, le prime lacrime per un ragazzo, la voglia di bigiare da
scuola, la dura scelta della facoltà universitaria da
scegliere e prendere la laurea e quel giorno in cui ti giuro che ti
vedrò all'altare, perchè quel giorno ci saremo
tutti piccola mia, è una promessa. Sei il mio miracolo e
ogni volta che ti guardo penso che tu sia la cosa più bella
del mondo e che non c'è niente e nessuno come te e su un
altra cosa sono contenta perchè anche quando non vuoi
dormire e vieni nel mio letto e fai casino ti voglio ancora
più bene anche se a volte mi tocca sgridarti ma sappi che lo
faccio per il tuo bene, quando sarai più grande fidati non
dormirai con me nemmeno sotto tortura, ancora non mi riesco a
capacitare del fatto che stai crescendo e forse dovrei farmene una
ragione ma sarai sempre la cosa più importante per me,
quando sei arrivata tu tutto si è fermato e vorrei
insegnarti tutto quello che non ho mai imparato. Un giorno mi hai
detto:" Da grande voglio essere come te". Non voglio che tu sia come
me, si te stessa e andrai lontano, si come sei, si sempre la splendida
persona che sei oggi Niky, ce la farai vedrai ma sono fiera di sapere
che io e Annachiara per te possiamo essere dei modelli da seguire.
Verrai sempre prima di ogni cosa e oggi una cosa la posso dire con
assoluta certezza principessa perchè come canterebbe il
nostro J-Ax per fortuna assomigli a tua madre, per fortuna sei tutta
tua madre.
Ti voglio tanto bene... Buon compleanno piccola mia.
Irene - 09/04/2019
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