Un mondo di carta velina

di Lucy_susan
(/viewuser.php?uid=620718)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Tulipani

Un lampo apre il cielo e poi lo squarcio.
Un tuono interrompe il silenzio dei campi con uno schianto secco.
In un istante tutto si fa grigio.
Il picchiettio insistente della pioggia riempie la monotonia del giorno. L’acqua si riversa come una doccia incessante sulla città.
Una scarica mi attraversa e mi tiene in tensione. Non so spiegarmi questo mio improvviso cambio d’umore. Sono più attenta: aguzzo la vista per distinguere meglio le figure al di là del muro d’acqua, sento il mio cuore che corre e i muscoli tesi. Ogni luce mi spaventa.
Presto i buchi nell’asfalto si riempiono e traboccano.
Il vetro si appanna e lo scenario si fa sempre più indistinto.
La pianura è un miscuglio di colori che si fondono nelle gocce d’acqua che slittano verso il basso e io non riesco più a riconoscere le forme. Sullo sfondo il cielo si mescola con la cima di una collina. Vicino alla strada la chioma di un albero si scuote mossa da un vento insistente.
Almeno una cosa mi consola: potrò aprire il mio ombrello rosso e farmi distinguere nel grigiore di questa serata.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3873395