Anime gemelle.

di fulmineo
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Passarono cinque mesi dal loro ritorno a casa e Kara non solo aveva ripreso a lavorare alla CatCo, ma era anche in trepidante attesa.

Infatti Lena era in ospedale con Alex per una visita di routine e non aveva ancora saputo nulla.

"Keira, se non smetti di picchiare il piede per terra, farai un buco nel pavimento!" Disse Cat, avvicinandosi.

"Mi scusi... È che Lena è in ospedale per una visita e non so nulla!"

"Capisco, ma cerca di rimanere tranquilla!"

Suonò poi il cellulare della bionda, che rispose subito "Si? Dimmi... Come?? Ma manca una settimana... Arrivo!"

Kara guardò Cat, che ricambiò lo sguardo "Vai, che aspetti?"

La bionda schizzò in ascensore e, una volta fuori dal palazzo, trovò Lucy con la moto "Faremo prima! Salta su."

La ragazza mise il casco e Lucy sfrecciò verso l'ospedale, arrivandovi in pochi minuti.

"Kara!" La chiamò Alex, appena la bionda entrò in ospedale.

"Dov'è? Come sta??"

"È al quinto piano, vieni." Disse, mentre entravano in ascensore.

"Perché... Perché adesso? Manca... Manca una settimana al parto..."

"Nulla va mai come programmato."

Alex la condusse alla stanza nella quale stava Lena "K-Kara..."

"Sono qui, amore."

"Lei sarebbe?" Chiese l'ostetrica.

"Sono sua moglie!" Rispose, stringendole la mano e carezzandole i capelli.

La donna annuì col capo "Bene! Dobbiamo fare nascere i bambini."

"Manca una settimana!"

"Sono iniziate le contrazioni prima della visita e sembrano essere molto forti... Quindi si prepari. Sta per diventare madre!"

Kara sgranò gli occhi e si mise seduta, cercando di fare forza a Lena "Sono qui, amore, ok? Sono qui..."

Lena le sorrise con gratitudine, tra una smorfia di dolore e l'altra "Quando sente la contrazione spinga! Spinga con tutte le sue forze!"

La mora annuì col capo e spinse, gridando di dolore, stringendo forte la mano della bionda "Coraggio amore, sei bravissima!"

"Ancora uno sforzo! Vedo la testa."

Lena spinse e dei vagiti riempirono la stanza "Eccola! È una bambina."

"Tre chili e quattrocento grammi..."

Le due innamorate erano felici "Coraggio, spinga ancora!"

"Tenga." Disse un'infermiera, porgendole la mascherina dell'ossigeno.

La mora riprese a spingere e, dopo altri minuti, per Kara interminabili, anche il maschietto venne alla luce "Tre chili e ottocento grammi. Entrambi sono in perfetta salute!" Avanzò un'altra infermiera.

I due piccoli vennero poi avvolti in una copertina ciascuno e passati a Lena "Sono stupendi..."

"Come te!" Ammise Kara, scattando una foto che inoltrò poi ad Alex, lasciandole il compito di passarla ai genitori ed agli amici.

Lena, aiutata da Kara, abbassò le spalline della camicia da notte così da poter allattare i piccoli per la prima volta "Sono adorabili... Perfetti."

"Si..." Sorrise Kara, fissando i suoi figlioletti.

"Tutto bene?"

"Sai... Sono proprio come li ho sognati." Rivelò, carezzandoli teneramente "E sono felice di essermi ripresa. Non sono ancora al meglio ma lo sarò presto!" Dichiarò, sicura.

"Lo so. Io ti sosterrò sempre!"

"E non smetterò mai di ringraziarti, per questo!"

Le due neo madri si baciarono con dolcezza "Come li chiamiamo?"

"Scegli... Per me qualsiasi nome andrà benissimo!"

"Stephen e Layla?"

"Perfetti. Come loro." Approvò Kara, baciando ancora Lena, concentrando poi l'attenzione sui due figlioletti.





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