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Titolo:
Il Mondo più Dolce
Fandom:
Axis Power Hetalia
Personaggio/Coppia:
Francia, Inghilterra (Francis Bonnefoy, Arthur Kirkland)
Rating:
Verde
Avvertimenti:
Oneshot, Shonen-ai
Note: 1.
Partecipante al concorso MultiFandom - Inno alla Bellezza indetto sul forum di
EFP da Iria.
2.
Il verso della poesia appartiene a Charles Baudelaire e non a me.
3.
Prima di augurarvi una buona lettura voglio ringraziare le cavie che
hanno letto in anteprima la fic rassicurandomi ^_^ Grazie a tutte *O* vi adoro!
{ Il Mondo più Dolce ~
De Satan ou de Dieu, qu'importe? Ange ou
Sirène,
Qu'importe, si tu rends, – fée aux yeux de velours,
Rythme, parfum, lueur, ô mon unique reine ! –
L'univers moins hideux et les instants moins lourds?
(Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?)
Inghilterra, agli occhi di Francia, era sempre stato
splendidamente piccolo e sempre sarebbe rimasto tale, nonostante tutto.
Poteva crescere, ingaggiare battaglie e guerre contro di lui e poteva anche
diventare un suo alleato così come un suo nemico, ma Francia non avrebbe mai
smesso di vederlo come quel bambino solitario che sognava di diventare grande. E
che, sempre in cerca di amici e di compagnia, era solito circondarsi di
compagni immaginari. Quel bambino che aveva un dolce visino chiaro e
liscio, capelli color dell’oro e dalle verdi iridi; con assurde e bizzarre
sopracciglione, che avevano un qualcosa di adorabile, ed un sorriso che
passava fin troppo velocemente dallo scherno alla malinconia.
Inghilterra era tutto quello.
Inghilterra era tutto per Francia.
E, buffamente e
ironicamente, lo stesso inglese provava per l’altro un morboso, quanto
irrazionale, affetto.
Sin da piccolo era troppo orgoglioso per accettare
l’evidente e non avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura, che la presenza
di Francia fosse piacevole.
Proprio quel Francia che lo abbracciava scoccandogli baci
a tradimento, invadente e con atteggiamenti quasi tipicamente femminili
e maniaci.
Quel francese dagli occhi del vellutato cielo
primaverile, dai lunghi e curati capelli biondi che brillavano ad ogni suo
leggiadro movimento che lo attraeva con il suo strano profumo, dolce ma
mascolino al tempo stesso e che, suo malgrado, ammaliandolo con quel suo modo di
parlare assolutamente incomprensibile ma quasi musicale.
Introverso, Inghilterra, rimaneva sempre nascosto nella
sua isola, dicendosi felice della sua vita e dei suoi amici fatati che
solo lui era in grado di vedere. Eppure ogni qualvolta che il francese superava
quel breve canale che li separava, tutto il resto scompariva.
Non c’erano più compagnie immaginarie fatte di unicorni e
fate. C’era Francia.
Non c’erano più passeggiate solitarie. C’era Francia.
Non c’era più il bambino triste che, guardandosi nello
specchio d’acqua limpida di un torrente, sognava angeli e sirene, grifoni e
chimere, avventure e canti d’eroi. C’era Francia che era solito
schernirlo e strapparlo dal suo isolamento e che, talvolta, lo trascinava
addirittura in stupide avventure che, con un pizzico di razionalità in più, non
avrebbe mai intrapreso.
Non esisteva più la pace nella nebbiosa campagna inglese
perché c’era sempre Francia, con la sua invadenza, la parlantina e i suoi
gesti stupidamente affettuosi che erano in grado di dissipare
quelle umide coltri bianche. E improvvisamente tutto sembrava più bello e dolce,
e anche il tempo con i suoi interminabili minuti, pareva scorrere più veloce.
Anche se litigavano e si stuzzicavano non erano soli. Erano insieme,
solo quello.
Perché nonostante tutto, a dispetto dell’odio che diceva
di provare da secoli, la presenza del francese nella vita di Inghilterra era
sempre stata necessaria e vitale. Come la luce e il buio. Come il
bene e il male. E come Dio e Satana, necessari per mantenere
l’equilibrio nell’esistenza di ogni essere vivente. Ma tutto quello avrebbe
continuato a negarlo, scuotendo forte la testa e minacciando chiunque osasse
anche solo insinuare qualcosa.
Quello era il suo segreto. Quello era anche il segreto di
Francia.
Un’inconfessata verità
che, in un tacito accordo, avrebbero nascosto per
l’eternità continuando a inseguirsi e a cercarsi. Facendosi dispetti come i più
stupidi degli adulti e la guerra come ogni normale bambino. Scoprendo quanto
bella fosse la vita se divisa con qualcuno di importante... anche se in modo
particolarmente originale.
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