Scritta
sentendo: Nightcore
- Up In The Air; https://www.youtube.com/watch?v=cXGAhcS5Qek.
“Questa
storia partecipa alla Teen! Challenge indetta sul gruppo facebook Il
Giardino di Efp”.
Prompt: 29. Adulto
nel corpo di un bambino.
“Cosa
vuol dire che Freezer è scomparso e nessuno riesce a
trovarlo?” domandò Vegeta.
Junior
si passò la mano sulla testa.
“Esattamente
quello che ho detto. Non si ha la più pallida idea di dove
sia. Probabilmente ha saputo che ci sono ancor più saiyan
pronti a fargli la pelle, Broly compreso” disse.
Vegeta
abbassò lo sguardo e si grattò il collo.
<
Non posso dargli torto, se è quello il motivo. Io stesso
stanotte ho fatto un sogno abbastanza rivelatore in quel senso >
rifletté.
Vegeta
si trasformò in supersaiyan.
“Ehi…
Cosa vuoi dare, maledetto? Stiamo combattendo gli stessi
nemici” esalò Freezer, spiccando il volo. Il cielo
di Neo-Nakeck era terso dietro di lui.
“Non
m’interessa che siamo dalla stessa parte! Non
m’interessa che mi serve il tuo aiuto! Io voglio
annientarti!” gridò Vegeta. Lo scacciò
con la mano sinistra, con un movimento netto del braccio, tenendo il
palmo aperto e le dita distanziate. “… Ed ho
intenzione di farlo subito!” sbraitò.
<
Soltanto che so non essere da lui… Che diamine gli ha detto
la donna per mandarlo ‘così’ in crisi?!
> rifletté Vegeta, corrugando la fronte.
“Io
ed Elly abbiamo intenzione di dare vita ad un piccolo centro di
comando, così da fare il punto della situazione con Jaco e
sapere esattamente in che punti delle galassie intervenire.
Dobbiamo
salvare i diversi pianeti” disse il namecciano.
“Umphf,
la trovo una perdita di tempo. Io e Kakaroth andiamo
e…”. Iniziò il principe dei saiyan.
“No,
tu e Goku non siete in condizioni. Riposatevi”
ordinò Junior. Lo guardò con aria truce.
“Questa volta lasciate fare agli altri”.
“Tsk”
si lamentò Vegeta, affondando con la testa nel cuscino.
<
Allora divertiti, muso verde! > borbottò mentalmente.
Sbuffò sonoramente.
Junior
lo fissò severamente, dicendogli: “Ora ti lascio,
riguardati”.
<
Sto iniziando a riprendermi, ora che sto chiarendo con mio figlio
Trunks. Lui e Goten pensavo che mi avrebbero giudicato più
duramente, invece si stanno sforzando di comprendere quello che ho
passato, quanto è stato difficile per me.
Forse
lo comprendono più loro che io. Continuo a vedere nei loro
occhi il rispetto per il mio coraggio, qualcosa che io non riesco ad
avere per me stesso.
Ho
promesso che li allenerò, appena ne sarò in
grado. Come quando erano piccoli > rifletté.
“Devo
trovare un modo per avvertirli” rifletté Re
Kahio.
“Io
sono il grande Re Kahio del Nord, il mio compito è
controllare che ci sia ordine. Ho inventato io la Genkidama e il
Kahioken.
Non
posso arrendermi così facilmente. Quei testoni dei saiyan
dovranno ascoltarmi. A costo di scendere sulla Terra io
stesso… O forse manderò Bubble.
Devo
trovare una soluzione alla svelta, temo che i guai arriveranno in
fretta e la situazione degenererà ancor più
rapidamente”.
Fulmini
saettavano nel cielo del pianeta di Lourth, precipitavano al suolo e
scuotevano la terra.
“Devo
rinunciare al mio corpo perfetto per la mia vendetta?”
domandò Cell. Si guardò una mano e chiuse il
pugno. Rialzò il capo, osservando intorno a sé.
<
Qui ci sono rovine di popoli mai vissuti, fasti di sovrani mai nati. Da
dove viene tutto questo?
Il
dominato e divoratori di universi sta seduto su un trono di ossidiana,
spezzato per simbolismo all’altezza della spalliera. Non
capisco cosa voglio dire, ma è ovvio ci sia un significato
più profondo > pensò.
“Dipende,
quanto è forte la tua sete di vendetta”
mormorò Lourth con aria annoiata.
Cell
s’inginocchio ai suoi piedi, le sue iridi rosa si tinsero di
rosso fuoco.
“Li
voglio vedere morti, mio signore” ringhiò,
fremendo.
“Allora
accetta questo atto di fedeltà e il piano ad esso
connesso” sussurrò.
“Accetterò
ogni cosa, mio sovrano” giurò. Una luce rosata lo
avvolse, Cell serrò gli occhi.
Sentì
il suo corpo cambiare.
“Un
adulto, un concentrato di pura malvagità, nel corpo di un
bambino” soffiò Lourth.
Cell
si guardò le manine paffutelle, abbassò lo
sguardo, indossava un vestitino azzurro con le bretelle. Si
passò la mano tra i morbidi capelli biondi e fece un sorriso
accattivante, le sue iridi azzurre brillarono.
“Andrai
su uno dei pianeti che stanno venendo conquistati. Ti occuperai di
coloro che ti salveranno. Guadagnerai la loro fiducia, fingendoti una
vittima e li condurrai in trappola.
Di
quelli che resteranno sulla Terra, invece, si occuperà
MajinBu” spiegò Lourth.
<
I miei due nuovi servi hanno deciso di spezzare ogni regola di questo
mondo. Tutto cadrà nel caos e… sarà
mio > pensò.
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