C'est franglais, my dear

di Gwen Chan
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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest "Kaku koto, nante jonetsu" a cura di "Parole tra le dita"
Prompt: [76] Scommessa
 
 
Scommessa
 
Montecarlo non è adatta per pensare: troppa confusione, il ticchettio della roulotte, il rumore delle fiche contro il tavolo.
È un luogo irreale dove si può sedere vicino a Francis a dividersi finalmente un sigaro decente dopo anni passati a succhiare sigarette spente nelle trincee.
Le chiacchiere evolvono presto in dibattito e in una frase bisbigliata all’orecchio abbastanza da far drizzare i peli sulle braccia dell’inglese e lo spirito di rivalsa nello stomaco. 
Pesca dalla tasca un taccuino per appuntarsi alcune specifiche. 
“Quindi è deciso?” 
“Rien ne va plus.”
Sono pur sempre a Montecarlo e la sera vale una scommessa.
 
Note: I Ruggenti anni Venti gente. Per favore, io ho bisogno di più di questi due vestiti da gentiluomini del tempo. Grazie, prego. 
Ho già detto che amo buttarmi sul metaforico? 
All’inizio dovevano scommettere su qualche situazione politica, poi mi sono detta meglio non rischiare.




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