My Snowman and Me

di Sabriel Schermann
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Prompt: Figurine

 

 

 

 

 

 

Sindy volteggiava nell’aria sotto gli occhi vigili del suo allenatore: sbirciandolo di sottecchi mentre si librava sul ghiaccio, si sentiva avvolgere da una delicata sensazione di protezione, come se lo sguardo dell’uomo fosse il proprio talismano contro la sfortuna e i rischi, in questo caso, di una brutta caduta.
Dopo l’ennesimo salto, la bambina si avvicinò alla recinzione muovendo veloce le lame sul terreno ghiacciato, inclinandole infine in una brusca frenata.
«Jannie, perché per Natale non mi insegni altre figure?¹».
L’uomo le porse la felpa scura invernale con l’emblema della propria nazione.
Poi le sorrise: «Perché sei ancora piccola per poterle eseguire» rispose con pacatezza.
La invitò ad uscire dalla pista, data la tarda ora.
«Allora insegnami delle figurine» rispose la bambina, senza la minima intenzione di tornare a casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

¹ Il termine “figura/e” si riferisce agli elementi tecnici del pattinaggio artistico sul ghiaccio: inizialmente, l’esecuzione dei passi base richiedeva di lasciare impressa sul ghiaccio una figura, tracciata dalla lama.
Dal 1990, le figure in questo senso sono state abolite dalle competizioni olimpiche su ghiaccio, ma la definizione “pattinaggio di figura” si è ugualmente introdotta nella lingua italiana dopo le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006, dall’inglese figure skating.
Per quanto riguarda il nome Jannie che la bambina utilizza, si tratta della forma femminile neerlandese del nome Jan.
In questo contesto è utilizzato come soprannome.






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