Nick su EFP:
Lady Aquaria
Fandom:
Saint
Seiya
Personaggi: Aquarius Camus, Cygnus Hyoga, Kraken Isaak
Prompt n° 42 – "Occhi su di me"
Note: partecipante alla "HURT/COMFORT ADVENT CALENDAR 2019"; i
personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
Considerazioni
personali in calce.
***
Non importa quanto
scappi lontano, ci
sono demoni a cui non puoi sfuggire.
Il suo ha un
nome preciso e ama tormentarlo di notte quando è
naturalmente più vulnerabile;
non vuole la sua anima e non vuole ucciderlo, ma si diverte a
schiacciarlo usando
i suoi stessi sensi di colpa.
Gli
occhiacci
gialli del Kraken lo fissano con derisione, i suoi tentacoli scivolano
sinuosi
increspando le acque intorno a loro, per confonderlo.
"Non l'avrai mai!"
stringe la presa intorno al torace dell'allievo, tentando
di strapparlo alla
bestia con tutte le forze che gli restano: non lo lascerà
andare, dovesse
costargli la vita.
Quando
riemergono, dopo un tempo infinito, trova Hyoga esattamente dove l'ha
lasciato:
una gelatina tremolante sulla slitta, lo sguardo perso nel vuoto.
"Isaak! Isaak! Maledizione, Hyoga, non stare
lì
impalato!"
È
intrisa
d'una tremenda angoscia la voce del Maestro: da quando lo conosce non
l'ha mai
visto atterrito, e si rende improvvisamente conto di averne paura. Lo
guarda impotente
mentre si affanna a rianimare il compagno, con il ghiaccio che
già gli incrosta
i capelli e i vestiti bagnati.
Sa cosa l'attende. Quando tutto sarà passato, se
tutto andrà bene, l'ansia del Maestro si
tramuterà in una rabbia
cieca pronta a travolgerlo.
"Mi
dispiace..." blatera, prima di correre via.
"Non
puoi farmi questo, Isaak. Te lo proibisco!" sbraita, distogliendo lo
sguardo dalla figura di Hyoga che si allontana di gran lena. Non ha
ancora
tempo di dar retta a lui e alle sue paure, non quando ha a che fare con
le
proprie. "Dai, dai...dai. Riprenditi,
dannazione!"
Prima un
gorgoglio, quindi un colpo di tosse e un rantolio appena percettibile:
l'ha
strappato alla morte, ma per quanto ancora?
"Non
parlare, va tutto bene." mormora, avvertendo la scarica di adrenalina
abbandonare le sue vene, ora che il pericolo sembra lontano. Lo avvolge
in un
paio di coperte, ignorando i brividi lungo la schiena. "No, no. Isaak,
guardami." lo schiaffeggia, tentando di tenerlo sveglio. "Se ti
addormenti
è la fine. Occhi su di me, hai capito?"
Il volto esangue di Isaak e il cielo della Siberia sfumano verso un
nero assoluto,
ed eccolo lì, circondato nuovamente dall'acqua e dai suoi
timori: le iridi
gialle della bestia lo scrutano fin nel profondo e sanno bene cosa
cercare.
Occhi su di me? Ma
certo, Camus. Hai tutta la mia attenzione.
Riapre gli
occhi per scoprire che tutto è cambiato ancora una volta:
gli abissi hanno
lasciato spazio alla sua stanza e alla consapevolezza che il suo
più grande
fallimento è ancora lì, a gravare sulla coscienza.
Un incubo.
Il solito
che
lo tormenta da quel lontano giorno, che lo sconvolge al punto di fargli
perdere
il controllo delle emozioni e dei suoi poteri.
"Oh Isaak."
mormora, prendendosi la testa tra le mani: il fiato si condensa, lo
strato di ghiaccio
che ricopre il pavimento scricchiola sotto il suo peso. "Perdonami per
non
essere stato il Maestro che meritavi."
Hai tutta la mia
attenzione, Camus. L'avrai
sempre.
***
Lady
Aquaria's corner:
Intanto
grazie per essere giunti fin qui, spero che la flash vi sia piaciuta.
Le visioni
che Camus ha nell'incubo fanno riferimento a un episodio doloroso che
riguarda
lui e i suoi allievi, vale a dire il tentativo di Hyoga di raggiungere
il
relitto dove riposa sua madre, evento che causa la perdita di Isaak. Il
rapporto che lega Camus ai suoi allievi è, ahimè,
trattato molto poco e
comunque con troppa superficialità, a mio parere
(può piacere o no, ma non si
può certo dire che non li abbia a cuore, non dimentichiamoci
che per
trasmettere a Hyoga l'ultimo insegnamento, per agevolarlo,
donerà letteralmente
la sua vita) e per questo di quando in quando amo colmare le lacune di
Kurumada-sensei.
Mi piace pensare che Camus si senta in colpa per non essere riuscito a
distogliere Hyoga dai suoi intenti e soprattutto per non aver impedito
la
dipartita di quell'allievo così simile a lui.
Ad ogni
modo,
la citazione della prima riga è tratta da Ghost Rider
– Spirito di Vendetta.
Alla
prossima!
Lady
Aquaria
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