L’altra strada della giustizia

di Jason Gaming
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Nel sentire quel nome Luffy perse un battito, all’inizio pensò che si trattasse semplicemente di un omonimo, ma poi ragionò- non sapeva neanche lui come-, dall’aspetto del ragazzo si poteva benissimo capire che fosse effettivamente lui, era lui il figlio di quell’uomo. “Cappello di Paglia? Sei caduto nel meraviglioso mondo dei sogni?” nel pensare a quelle cose Luffy non si era accorto di stare fissando Dan da un bel po’ di tempo. “Come sai chi siamo?” si stupì Sanji, non li avevano mai scoperti quando portavano il mantello, e tantomeno non si aspettavano che un ragazzino potesse conoscere il loro nomi, “Ci ho messo un sacco per capirlo. Dico io, poi sotto quei mantelli che proprio riescono a nascondervi benissimo senza lasciare i vostri dettagli : il cappello di paglia, le cicatrici sull’occhio e sotto l’occhio di Cappello di Paglia e Roronoa, le sopracciglia a ricciolo, i capelli verdi. Assolutamente questi dettagli non si notano. Inoltre proprio oggi che sono arrivati i nuovi manifesti dei ricercati, è impossibile non riconoscevi.E qualora non lo aveste capito sono sarcastico!” Sanji e Zoro lo guardarono furiosi, quel ragazzino timido e spaventato era appena diventato spavaldo è piuttosto irrispettoso “Vedo che non sei molto educato fuori dal bar!” imprecò Sanji, “Disse quello che mi voleva picchiare.
Comunque prima eravate clienti, è logico che io debba trattarvi bene finché voi fate altrettanto!Anche se fosse non devo alcuna cortesia a gente che mi ha seguito, soprattutto se pirati! Anche se ex- marine!” rispose a tono Dan, guardando prima Sanji e poi Tashigi, “Datti una calmata ragazzino” intervenne Zoro che non lo sopportava più, Tashigi invece continuava a chiedersi cosa Dan intendesse con quello che che aveva detto prima che cominciassero a seguirlo: “C’è una bella differenza fra ciò che è moralmente giusto e politicamente giusto.” così non riuscì a trattenersi e glielo chiese di nuovo. La risposta di Dan la lasciò di stucco “Ma che cazzo di domanda è?!- disse Dan furioso- proprio tu che eri una marine dovresti saperlo.
Supponiamo che un drago celeste ammazzi un comune uomo, ti sembra giusto che la passi liscia?” chiese Dan alla corvina, che non seppe cosa rispondere all’inizio,un po’ spaesata dalla domanda “Be’ no...” ,“SBAGLIATO! A me non sembra che la marina abbia mai arrestato un drago celeste per un qualunque crimine, eppure tu dici che non è giusto? Hai ragione non è morale -Dan scandì bene le parole- peccato che sia legale.” Tashigi finalmente capì cosa Dan intendesse, qualcosa,finché è legale ,non importa a nessuno se non è corretta nei confronti di qualcun altro o se ferisce qualcuno, poiché non interessa al resto del mondo, altro che povero ragazzo, quello lì ne sapeva fin troppo per essere considerato innocente.
Sanji non resistette alla curiosità di capire cosa raffigurasse la statuetta di Dan, o meglio chi raffigurasse. Fino a quel momento aveva lasciato stare la domanda poiché voleva ascoltare la spiegazione di Dan, ma ora la curiosità era troppa “Ohi ,ragazzino. Chi è la meravigliosa fanciulla?” chiese il cuoco indicando la statuetta, Dan sfoderò un finto sorriso, simili a quelli che tirava fuori Nami quando era furiosa, “Quella è, o meglio era, mia madre, e ti comunico caro Gambanera che è morta quando avevo 5 anni. Quindi se sei interessato a lei ti consiglio di diventare un necrofilo!” lo schernì Dan, aveva proprio un gran bella faccia tosta, tanto da lasciare basita Tashigi e far scoppiare a ridere Luffy, la naturalezza con cui affrontava i discorsi era veramente comica. A Tashigi però venne un dubbio, “Ma quindi sono 10 anni che ti fai maltrattare da quel mostro?!” “No, i primi sei anni ho vissuto da solo, in mezzo alla strada, da quello che so mio padre era molto odiato, quindi nessuno voleva aiutarmi, e non posso biasimarli. Sapendo che mostro era quell’uomo...- queste parole Dan le pronunciò ringhiando, lasciando Luffy perplesso- Quattro anni fa sono andato a vivere con Isacc, non è veramente mio zio ma deciso di chiamarlo così, l’anno dopo ha cominciato a maltrattarmi, non so perché...” era strano che un uomo dopo un anno cambiasse atteggiamento verso un ragazzo. “Ma guarda un po’! Ti è andata bene moccioso!”, quella voce era riconoscibile fra mille, Isacc era lì vicino e si stava avvicinando con una mazza in mano, a quella visione Dan rabbrividì. “Ti hanno perdonato senza chiederti nulla, ti è andata bene!” Isacc si fece avanti verso il povero Dan mentre batteva la mazza in mano, senza preavviso gli diede un colpo sul fianco talmente forte da farlo volare via. “Se adesso ti vedesse si vergognerebbe di te!” Isacc prese la statuetta d’argilla e la sbriciolò con la mano di fronte al povero Dan che fava per scoppiare in un pianto isterico.Tashigi stava assistendo furiosa alla scena, non sapeva che fare, avrebbe voluto sgozzare quell’energumeno in modo quel poveretto non soffrisse più , ma non poteva, e poi se Dan non aveva reagito al risto-bar e non aveva reagito nemmeno adesso c’era sicuramente un motivo. Ma sinceramente non gli importava, tutto ciò che voleva era aiutare quel ragazzo.

Un ora dopo sulla Sunny

Dopo aver visto quel ragazzo venir massacrato, Luffy, Zoro, Sanji e Tashigi erano tornati, oramai Nami aveva finito di tracciare la rotta, e Franky aveva appena finito le riparazioni quindi non c’erano problemi a ripartire. Ma Tashigi non parve serena. Robin le si avvicinò lentamente, conscia che c’era qualcosa che non andava. Che lei fosse telepatica ormai si era capito. Cominciò a parlarle, “Non hai avuto la migliore delle giornate? O stai ancora pensando al motivo per cui ti sei unita a noi?”, Tashigi in effetti non ci aveva pensato in giornata, era troppo presa a tenere a bada quei tre e pensare al mingherlino occhialuto che stava soffrendo costantemente, nessuno lo poteva aiutare perché non c’era nulla di illegale in quello che Isacc gli stava facendo, “Non te lo so dire...” Tashigi guardò Robin perplessa, questa ricambiò con un occhiata maliziosa “Allora dimmi... Hai in mente di capirlo?” Decisamente no. Tashigi sinceramente avrebbe preferito non capire perché si era unità a loro, è stata un’azione a dir poco avventata e per niente ragionata, forse lo aveva fatto per Smoker, ma il suo superiore le aveva insegnato a ragionare con la sua testa, “Forse lo hai fatto perché volevi la vera giustizia?” a Tashigi passò un fulmine per il cervello, quella la aveva sempre voluta, ma sapeva che non poteva essere ottenuta facilmente, non aveva mai smesso di cercarla però non la aveva mai trovata, “Non ne sono sicura.” “Allora perché?” insistete Robin “Non lo so...” “Dimmi perché.” “Non lo so.” “Dimmelo.” “Ti ho detto che non lo so!” Tashigi cominciò ad innervosirsi “Non è una risposta, dammene una più sensata, la prima che ti viene in mente.” Tashigi lo disse a pieni polmoni, ormai esasperata “Che vuoi che ti dica?! Mi sembrava giusto! Mi sembrava giusto unirmi a voi!” Tashigi realizzò solo un istante dopo quello che aveva detto, si era lasciata provocare da Robin e aveva appena detto che unirsi a dei pirati fosse una scelta giusta “Quindi hai fatto ciò che ritenevi giusto?” “Si...” Tashigi aveva appena realizzato ciò che non si chiedeva nemmeno, lei era entrata nella ciurma perché voleva seguire e fare ciò che riteneva giusto, quindi voleva seguire la giustizia, ciò che credeva fosse giusto, esattamente come Smoker “Robin-san...” disse la corvina che stava per ringraziarla di averle tolto questo enorme dubbio, “Chiamami solo Robin” l’archeologa non la lasciò neanche finire di parlare, come a dirle che non fosse necessario. “Allora dimmi. Cosa ritieni giusto ora?” chiese la mora, Tashigi la guardò un attimo perplessa, ma poi capì “Io ritengo giusto andare ad aiutare Dan!”, Robin la guardò soddisfatta ,ecco la loro nuova compagna. Tashigi andò a chiedere il permesso a Luffy “Cappello di Pa... Ehm cioè, Capitano!”, Luffy stava parlando con Franky per sapere com’era ridotta la nave, ma si girò quando sentì la voce della sua nuova sottoposta, “Che c’è?” Tashigi si fece forza, prese fiato e parlò “Io davvero voglio aiutarlo! Voglio capire i problemi di quel ragazzino e voglio risolverli! Davvero voglio aiutarlo!” Luffy la guardò un attimo perplesso, Tashigi pensava che la sua risposta sarebbe stata un no, ma poi si dovette ricredere quando il suo nuovo capitano si mise a sorridere “Bene allora! Se ci tieni davvero ci fermeremo qui per un altro po’!” I membri della ciurma lì vicino rimasero poco convinti, ma accettarono la decisione del capitano e della loro nuova compagna.












Angolo dell’autore

Ed eccomi qui a tentare di sopravvivere a quelle tre o quattro persone che mi vorranno morto per il ritardo a dir poco mostruoso!
Che dire del capitolo, abbiamo visto un po’ di cose in più su Dan, ammetto che avrei voluto far finire la permanenza sull’isola dei Mugiwara in questo capitolo, ma alla fine ho pensato di allungare un po’. Abbiamo anche visto uno sviluppo interessante nel personaggio di Tashigi, che finalmente ha capito il motivo della sua entrata nella ciurma. Si spera che la nostra unica e preferita maniaca delle spade occhialuta e corvina riesca a risolvere il problema del povero Dan, che pare nessuno ,per ora, abbia capito chi è.
E che dire a questo punto, ci vediamo al prossimo capitolo.
Un saluto da parte di me stesso Jason




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