Ultimi pensieri

di Fiore di Giada
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Provo a sollevarmi, ma un accesso di debolezza si abbatte sul mio corpo dilaniato.
Sto morendo. Il sangue sgorga dal mio petto.
Le code di D’vorah sono state letali.
Non c’è scampo per me.
Perdonami Kuai Liang.
Non potremo combattere insieme.
Dei passi raggiungono le mie orecchie.
E’ lui? O meglio il me stesso di un’altra epoca?
Che situazione paradossale…
Sto morendo e sarò io stesso ad accogliere il mio estremo respiro.
Ma non posso riflettere su questa situazione.
Raiden… E’ nei giardini di fuoco… Spera nel supporto di Caron… Conduci il suo esercito alla Fortezza… Devi farlo! – supplico.
Ho paura.
Il mio cuore, in quell’epoca fermo ad una giornata crudele, saprà capire l’urgenza di questo mio desiderio?
Hai la mia parola. – rispondo.
Vorrei sorridere, malgrado la situazione.
In quel cuore, nero di dolore e odio, brilla un debole bagliore di onore e umanità.
Provo ancora ad alzarmi, ma il mio corpo non risponde ai comandi della mia mente.
Mi affloscio sulla dura pietra.
Le mie braccia di revenant accolgono il mio corpo con una strana premura.
L’umanità della mia… nostra indole si sta rinvigorendo, malgrado il dolore.
I nuovi Shirai Ryu sono degni… E’ il cuore… non il sangue… a renderli guerrieri… – balbetto.
Cerco il suo sguardo di revenant.
Ha capito quello che gli ho detto?
Mi sembra di scorgere una luce di assenso in quelle iridi senza espressione.
Una nube di morte oscura il mio sguardo. Il mio respiro cessa.
Finalmente, posso morire senza rimpianti.





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