Per poco non inciampò, rischiando di travolgere con sé la povera Charity, che, come era suo solito fare nel primo pomeriggio, stava passeggiando nel giardino della sua villa.

“Ti prego, perdonami!”

La ragazzina lo guardò con un sopracciglio alzato.

“Cosa dovrei perdonarti?”

“Mi sono perso il Natale” spiegò Phineas “Credimi, non volevo. Ho dovuto lavorare ininterrottamente per settimane. Mio padre aveva bisogno di aiuto”

La biondina batté le palpebre, ancora più confusa di prima.

“Ti stai scusando veramente per questo? A me dispiace che tu non abbia potuto riposarti nemmeno a Natale!”

Lo colse alla sprovvista. Non si aspettava quella reazione. Pensava che l’avrebbe rimproverato, o che gli avrebbe semplicemente tenuto il broncio.

“Oh…g-grazie” balbettò.

Rimasero a fissarsi in silenzio finché lui non si ricordò della sorpresa.

“Ho… ho qualcosa per te” disse porgendole una scatolina.

Non era nulla in confronto a ciò che lei già possedeva, ma Charity sfoggiò un ampio sorriso quando vide la collana di vetri colorati e levigati.

“È meravigliosa! Grazie” disse, e quelle parole riempirono il cuore di Barnum di gioia “Andiamo a rubare la torta che ha fatto la mia governante?”