Il Natale peggiore della storia, o forse no

di _Glaucopis_
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Queenie medicò l’ultimo dei tagli che si era procurata.
Se non fosse stata già tanto nervosa, non avrebbe perso il controllo dell’incantesimo e non avrebbe aggiunto nessun punto alla lista “Perché quest’anno il Natale fa schifo”.

Il Natale era sempre stato importante per lei e Tina. Erano ebree, ma, avendo un padre cristiano, l’avevano sempre festeggiato assieme all’Hanukkah.

Da piccole amavano creare omini di pan di zenzero, alcuni dei quali prendevano magicamente vita, e rannicchiarsi sul sofà, dove Tina leggeva ad alta voce “Canto di Natale”.

Pur crescendo, avevano mantenute le loro tradizioni.
Sembrava che l’anno precedente se ne fosse venuta a creare una nuova, consistente nella permanenza di sua sorella a lavoro fino a tardi.

Cercava di non darlo a vedere, ma la solitudine era ciò che più odiava.

Era sul punto di scoppiare a piangere, quando udì qualcuno bussare.
Cercò di ricomporsi prima di aprire la porta.

“Pandora!”

“Buon Natale!” la salutò quella “Scusami, ma devo proprio scappare” e le mise in mano un pacchetto avvolto da della carta da regalo rossa.

Non esitò ad aprirlo. Le piacevano le sorprese.

All’interno vi erano degli invitanti dolcetti e un biglietto:

“Alla miglior sorella che esista.
Scusami se non sono stata molto presente ultimamente. Ti prometto che al mio ritorno leggeremo Canto di Natale.
Ti voglio bene.
Tina”

Queenie si asciugò una lacrima e tirò su col naso, sorridendo.
Aveva la sorella migliore che potesse desiderare.





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