Solo storie, nessun nome

di Rosmary
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Libertà malandrina
 

Dolce eco di libertà che solletichi il palato,
quanti miei desideri e speranze hai reso realtà,
il tuo sapore è da chiunque cercato e amato,
in questo Castello che con te scopre l’aldilà.

Ricordi il dì gioioso, amore mio immenso?
I denti ti morsero, la lingua t’assaporò,
scacciai lesta ogni insulso buonsenso,
eccitata dal sangue che dal naso colò.

Solo pochi minuti, il tempo d’un malore,
finto – s’intende – stillava l’amore, che
convinse il mio cuore a giurarti il favore.

San Valentino, alleato degli amanti oziosi,
canta al mio tesoro questi versi preziosi.
Lui è l’innamorato degli alunni sfaticati,
colui che da noiose lezioni ci ha liberati.

 




 
La storia si è classificata seconda al contest Personaggi da indovinare – "Be my Valentine" Edition indetto da blackjessamine.
Il personaggio protagonista della drabble, ossia il misterioso destinatario della dedica, è il Torrone Sanguinolento.
Questa volta il contest in questione presentava una variante importante: bisognava scrivere un biglietto di San Valentino dove il destinatario avrebbe interpretato il ruolo di personaggio misterioso! Interpretando in chiave ludica la traccia, ho optato per un destinatario particolare, una merendina marinara, mentre il mittente è un qualsiasi studente di Hogwarts, ognuno può immaginarne uno diverso. Come sempre, mi sono divertita molto nel disseminare indizi: il titolo, con quel malandrina, richiama gli studenti combinaguai – in questo caso, i due inventori Fred e George –, palato/sapore/denti e termini affini richiamano il cibo, Castello informa che siamo a Hogwarts, il sangue che dal naso colò è proprio l'effetto del Torrone, che simula una perdita di sangue dal naso, il finto malore è ancora un richiamo agli effetti della merendina.
Non scrivo spesso in rima, anzi mai (la sola eccezione è una sorta di filastrocca su Tosca Tassorosso che risale ad anni fa), ma ho voluto sperimentare, spero che il risultato sia almeno gradevole!




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