Prendila tu

di Mari Lace
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Prendila tu

 

«Non ho fame, Vince – mangiala tu».

Gil ti porge una mela, ammaccata e un po’ opaca eppure così desiderabile ai tuoi occhi. Vorresti solo afferrarla, ringraziarlo e ingoiarla tutta insieme – sono passati almeno due giorni dall’ultima volta che hai ingerito qualcosa. L’ultima che ti sei riempito lo stomaco, invece… forse non è mai successo.

Hai fame, il frutto trovato da Gilbert è una dolce tentazione ma ti freni. Perché sai benissimo che anche per lui vale lo stesso.

«Prendila tu, Gil» dici con un filo di voce. «Non ho fame neanch’io» menti.

Lui ti rivolge un sorriso triste, poi le dà un morso.

«La divideremo» decide – non dovrebbe, ma gli sei così grato.





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