| Things my heart used to knowLa neve danza al ritmo della musica di un carillon chiuso per sempre. Non sa da dove venga la melodia che la accompagna quotidianamente o di chi siano i volti che le compaiono nel sonno. Sa solo che quando sogna è felice, si sente completa, a casa, finalmente. Non sa chi ci sia a Parigi, o come sia quella città che la attira come un magnete, che porta il mormorio di voci indistinte e sussurri che si mischiano al vento che soffia fuori dalla finestra. La neve turbina e non sa perché ma, vedendo i bambini che giocano, si ricorda di due bambine che si divertono in giardino. In una palla di neve era nascosto un sasso e "Shvbzik" è un grido lancinante nella sua mente. Non sa chi sia Shvbzik o le quattro ragazzine che giocano e si contendono le attenzioni di un bambino. Non vede nulla, tranne due letti uniti a formare una rete per giocare a tennis e la palla che va avanti e indietro. Ricorda forme indistinte che sembrano guanti macchiati di cioccolato e qualcuno che sgrida Anastasia, ricordandole che quello non è comportamento da Granduchessa. Sa che quando li vede nei suoi sogni uno strano calore le si accende nel petto e ripensa a cose che le sembra di conoscere, ma che non riesce ad afferrare. Ogni volta che ci prova diventano sfocate, incolori, tremolanti come la fiamma di una candela. Non sa nulla del suo passato, e si chiede quale sia stato il futuro delle persone che vede nei suoi sogni. E se a Parigi la stanno ancora aspettando . |