Sconfitta

di Mari Lace
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Per Sabriel, che mi ha ricordato quanto amassi questi due.

Spero davvero ti piaccia!

 

 

 

Sconfitta

 

Dante, a terra.

Zhalia si mosse senza riflettere.

Chinatasi gli afferrò il polso, assicurandosi – le sfuggì un sospiro di sollievo – che battito e temperatura fossero regolari. Perché giaceva immobile sul pavimento? Lo scosse leggermente, sperando in una reazione che non venne.

Iniziava a preoccuparsi sul serio.

«Apri gli occhi, Dante – per favore aprili!»

Partita come un sussurro, la sua preghiera terminò in un grido.

Cinque, dieci secondi – si mosse. Dante le afferrò la mano, placandone il tremito, e scoppiò a ridere. «Ti avevo detto che avrei potuto ingannarti» disse, come se fosse una spiegazione.

Spiazzata, comprese. Ogni paura svanì di colpo, le si imporporarono le guance. «Sei serio?!»

Aveva perso la loro stupida scommessa.





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