Tossine

di sofismi
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quanto mi intimidisce, quanto mi rattrista, quanta paura mi mette addosso
questo non conoscere, non potere
ti cerco con la voce e le tue risposte sono sempre affermazioni
che non soddisfano nessun mio bisogno
sapere come ti senti
a cosa pensi
di che ti penti

ma quant’è egoista
il mio pensiero di bisogno
come se fossi l’unica
e come me ne vergogno

mi sembra di guidare
io che ne avevo tanta paura
e di non arrivare mai alla fine della strada
quasi come se una destinazione non esistesse
e nella mia mente vado e vado
e la tua voce è un’eco di monosillabi
e la mia è straziante e vorrei poter smettere di sentirla ma non posso
quel rumore del motore è forte ma non sovrasta niente
se non se stesso  
niente di quello che dici mi sussurra

sollievo

ti tocco e ti cerco, ti trovo
in questo mio bisogno

tutto quello che penso è innominabile e tu
tu lo sai quali parole mi ripeto ma non hai espressione
e sono le stesse che non puoi ripeterti tu
e quello che pensavamo fosse un ponte
è in realtà un muro
che ci tappa la bocca e ci strappa le dita
e sanguinanti ci cerchiamo convinti che prima o poi ci troveremo
sperando di scampare a un destino
che si è già presentato

 




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