Storia di un matrimonio

di Cara93
(/viewuser.php?uid=905809)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


La tentazione di scaraventare fuori dalla finestra tutti i suoi vestiti, sfasciare la sua collezione di dischi, bucare i preservativi che aveva trovato frugando nei cassetti e nelle tasche dei cappotti, prendere tutti i suoi regali e farli a pezzi, insieme ai suoi libri, soprattutto i suoi preferiti, era molto forte. Ed infine, a coronamento della sua liberazione, sfilare la fede dall'anulare e fargliela ingoiare. Al posto di tutto questo, però, Ally ha deciso di non cedere all'istinto e di aspettare. Avrebbe affrontato Ben con maturità e, discutendo serenamente, si sarebbero accordati per un divorzio facile e veloce.
 
Tuttavia, ogni sua aspettativa è stata tradita: non appena Ben apre la porta, la rabbia la assale e la travolge e Ally non può non aggredirlo.
"Dove sei stato?" è la domanda che si è fatta, da quando i primi timidi sospetti si sono tramutati in fatti, dopo aver scoperto una macchia di rossetto, un rossetto troppo intenso e troppo rosso rispetto a quelli che lei era solita portare.
"Ma amore, lo sai. Ti avevo detto che in questo periodo sono impegnatissimo, tra riunioni di dipartimento, ricevimento e conferenze". È vero. Gliel'ha detto e ribadito più volte, come se lui stesso non fosse del tutto convinto della verità delle sue affermazioni.
"Sono passata all'ufficio e mi hanno detto che non c'eri, anzi, che solo stamattina c'erano delle lezioni che dovevi fare. Adesso, io sono un po' stupida, ma la segretaria me l'ha spiegato bene e con pazienza: vuol dire che tu, lì ci sei entrato solo per un paio d'ore". Non era del tutto vero. Non era andata fino all'università, il tempio sacro di suo marito, che aveva ancora il potere di intimidirla, si era limitata a telefonare. Però non era necessario che Ben lo sapesse.
 
Cala il silenzio. Lo guarda annaspare, in cerca di una spiegazione. È la prima volta che lo vede così, senza la risposta pronta, senza la spocchia della superiorità intellettuale a proteggerlo. Si sente improvvisamente potente. Sorride. Forse, non serve a nulla distruggere le sue cose, forse basta quella sensazione a placarla.
 
Il cane emette un verso lamentoso, ma nessuno dei due gli si avvicina. Ally si limita a lanciargli un'occhiata colpevole. Presa dalla foga, si è dimenticata di dargli da mangiare.
 
Si prende un momento per guardare suo marito, soppesandolo come farebbe dal macellaio: è tarchiato e con un filo di pancetta. I capelli gli si stanno diradando dalla fronte ed è poco curato, sembra quasi un barbone. Non ha nulla di attraente. Come ha potuto, allora, trovare un'altra? Chi se lo sarebbe preso, senza averlo conosciuto com'era prima, più giovane e prestante? Non lo sa e non le interessa. Ciò che vuole è che quella sensazione di potere non passi mai.
 
Si sfiora la pancia, sorridendo maligna.
"So che hai un'amante" alza la mano per bloccare le sue proteste, disgustata dal sollievo che gli legge negli occhi. L'ha fatto apposta. Voleva che lo scoprisse. "Prima di prendere una decisione, devi sapere una cosa: sono incinta" 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3881345