Euphoria

di _euph0rja
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'Tengo stretto il biglietto 
mentre inseguo un'altro sogno,
intanto abbraccio il destino
restando a tu per tu col mondo.'

 

Cara mamma,

sono su un treno diretto chissā dove.
Scusa se non ti ho avvertita, ma č cambiato tutto cosė in fretta. 
Ho preferito non dirti nulla di questo viaggio inaspettato anche per me. 
So che te lo starai chiedendo: sė, ieri ci sono andata dal dottore. 
Mi ha detto che sto bene e che sto migliorando. Dovevi vedermi, il sorriso che andava da un orecchio all'altro. 
Ti ricordi cosa ti dicevo da piccola? 'Appena guarisco, me ne vado'. Tu stavi zitta e sorridevi. 
Beh, ho deciso di farlo. 
Ero la prima a prendere il biglietto di sua volontā, sai? 
A quanto mi hanno detto gli altri passeggeri, il posto in cui siamo diretti č molto bello, ma molti sono costretti ad andarci. 
Io no, sono felice di farlo. 
Finalmente sono libera da tutto il dolore che mi ha perseguitato da quando sono nata. 
Finalmente non devo pių avere paura di correre troppo velocemente o di fare sforzi troppo grandi. 
Fammi una promessa mamma. Prima di rivederci, fai pace con papā. 
Non vi ho mai sopportati quando urlavate; la nuova fidanzata di papā mi sta anche antipatica, tu e lui state meglio insieme. 
Mi ricordo che, quando non riuscivo a dormire da piccola, invece di raccontarmi le storie delle solite principesse, mi raccontavi la storia di come tu e papā vi siete conosciuti. 
Diciamocelo, papā sa proprio scegliere le parole giuste, eh? 
E quei fiori poi! Te li portava ogni anno, il giorno del vostro anniversario. Non si č mai scordato quanto ti piacessero. 
Ti ricordi quella volta che avevate litigato e lui ti ha fatto trovare 100 dei tuoi fiori preferiti? Scusa, ma non ricordo il nome; non l'ho mai capito in realtā! 
Sai mamma, č sempre stato inutile nascondersi da me. 
Ti sentivo, sai, quando piangevi accanto al mio letto la notte, credendo che io dormissi. 
Ti sentivo quando pregavi; quando accostavi l'orecchio vicino al mio cuore per sentire se battesse ancora. 
Ti vedevo darti colpe su colpe; colpe che non avevi. 
Non sei stata tu a decidere di farmi nascere cosė; non sei stata tu a farmi piangere. 
Anzi, ti devo tante scuse, mamma. 
Mi dispiace di averti fatto preoccupare per una vita intera; scusa per averti fatto piangere e per averti urlato contro senza motivo. 
Scusa se mi sfogavo con te e finivo per spaccare il porta foto che hai fatto riparare troppe volte. 
Non ti ho mai detto bugie, mamma. 
Neache ora te ne sto dicendo, sono davvero felice. 
Forse... Te ne ho detta una. 
'Le rimangono poche ore. Vuole farsi ricoverare o vuole uscire?' eh giā, mamma. 
Č stata questa la frase del dottore. 
Indovina cosa ho scelto. 
Quando ti rendi conto di avere poche ore per fare tutto quello che volevi, il tempo sembra scorrere pių in fretta. 
Sai cosa ho fatto? Ho baciato Ale! 
Sono andata da Martina e l'ho abbracciata chiedendole scusa per tutto quello che le ho fatto passare. 
Sono andata da papā a dirgli quanto gli voglio bene. 
E.. ho scritto questa. 
Grazie, per avermi fatto sorridere anche quando il mondo mi crollava addosso. 
Mamma! Il treno č quasi arrivato, devo andare. 
Mi raccomando, fai quello che ti ho detto! Fai pace con papā e continua a vivere. 
Non mi dimenticare, mamma! 
Salutami tutti e, spero di vederti il pių tardi possibile. 
Comunque qua č bellissimo, da quello che si vede dai finestrini. Č tutto bianco! 
Mi piace! 
Ti voglio bene, mamma.

Tua Figlia.
 

 





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