Occhi spiritati
Mordi
suadente, il
microfono freme,
Impulsivo
è il tuo
dipingere bizzarrie;
Calchi
la mano, la
scena ti appartiene,
Hollywood
e le sue
stelle non sono il tuo palco,
Ami
cieli
nuvolosi dove confonderti, celarti, confondere;
Entusiasmo
puerile,
giochi a nascondino,
Lasciandoti
trovare
mentre cerchi di scappare.
Arrampicarsi
senza
timore è così semplice, come
Lasciarsi
ricadere verso
suoni cupi e profondi.
Lasciva
e
straziante – la tua voce – delicata e feroce,
Armeggi
disinvolto
con le tue corde,
Navigando
placido
sui battiti di chi sa coglierti.
Pittogrammi
colorati riempiono le tue pagine,
Annientando
pentagrammi imposti, parametri, paletti.
Tieni
in mano un
bisturi, sminuzzi e ricuci con precisione,
Trovi
nel rumore
sperimentale il tuo habitat e la tua perdizione.
Occhi
spiritati,
animo implacabile, affamato, vivo.
Notte
insonne: un
altro caffè, un altro esperimento, un altro salto nel buio.
♫
♪ ♫ ♪ ♫
Salve
a tutti,
eccomi qui con un piccolissimo regalo di compleanno per il mio
stimatissimo
Mike Patton!
Ho
voluto
utilizzare la formula dell’acrostico con il suo nome completo
perché già ho il
timore di non aver detto abbastanza, figuratevi se avessi scritto una
poesia
ancora più breve!
L’immagine
che
trovate all’inizio del capitolo l’ho trovata su
Google ed è piuttosto recente,
risale più precisamente al giorno 2 settembre 2019, quando
Mike ha suonato con
il suo progetto Mondo Cane a Milano e io ho avuto il piacere di essere
tra i
presenti!
Beh,
direi che è il
riassunto perfetto della sua essenza XD
Le
parole “cieli
nuvolosi” scritte in corsivo fanno riferimento al testo di
“Just A Man” dei
Faith No More, mentre le parole “rumore
sperimentale” fanno riferimento ad
altre passioni di Mike, ovvero la sperimentazione e la musica noise ^^
Anche
nella
formattazione ho messo qualcosa di Mike (sì, non ho lasciato
niente al caso
XD): il font che ho utilizzato per la poesia è Pristina,
come il titolo di una
canzone dei Faith No More; il titolo e le lettere iniziali del suo nome
in
verde fanno riferimento al fatto che nella sua biografia, Epic.
Genio e
follia di Mike Patton scritta da Giovanni Rossi, ho letto che
negli anni Novanta
aveva una marea infinita di scarpe verdi, tutte uguali! Le adorava e
non poteva
farne a meno :D
Visto
che non ho
potuto dire tutto ciò che ci sarebbe da dire su di lui in
questi pochi versi,
ho pensato di buttarmi anche sulla formattazione dedicata :P
Spero
di avervi
trasmesso qualcosa e di aver creato un regalo carino e sensato per una
persona
che stimo tantissimo!
Ne
approfitto ancora
per fare tantissimi auguri a Mike e per ringraziare chiunque sia
arrivato fin
qui a leggere!
Alla
prossima ♥
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