Do
you remember when,
when the Nazis forced their rule on
Poland
1939 and the allies turned away
From the underground
rose a
hope of freedom as a whisper
City in despair,
but
they never lost their faith
Le
braccia dei soldati tedeschi si stringono attorno al suo corpo, come
morse d’acciaio.
Andrej
non urla, non chiede pietà.
Malgrado
il suo fisico atletico, sa di non potere resistere a quattro bestie
teutoniche ben addestrate e feroci.
Ma
la sua situazione di svantaggio non incrina la sua convinzione.
I
tedeschi non meritano la sua disperazione.
Varsavia
brucia.
Fiamme
d’inferno si levano alte nel cielo, divorano gli edifici.
Nuvole
di scintille rosse volteggiano nell’aria, mentre una densa
cortina di fumo
La
capitale della Polonia è impegnata in un arduo combattimento
per la sua stessa sopravvivenza.
Le
armi, però, crepitano e l’acre odore della polvere da
sparo si diffonde nell’aria.
Tuttavia,
ne è sicuro, presto i russi giungeranno.
Women,
men and children fight
they were dying side by side
And the
blood they shed upon the streets
was a sacrifice willingly paid
I
ricordi attraversano la mente del giovane uomo, mentre viene legato
ad un lampione.
La
sua mente va ai suoi amici e alla donna da lui amata, Madgalena.
Ricorda
ancora i suoi splendidi capelli d’oro rosso, che circondavano
un viso dai lineamenti delicati…
E
i suoi meravigliosi occhi verdi…
Tanti
sogni, prima della guerra, hanno intessuto le loro menti, ardenti di
vita.
Desideravano
andare negli Stati Uniti e formare una famiglia.
Inoltre,
lui ha sempre espresso il desiderio di diventare medico, mentre lei
ha sempre bramato creare abiti.
Le
verdi sponde della Vistola hanno visto la crescita dei loro progetti.
Ma
la guerra, col suo carico di morte, aveva costretto entrambi a
rinunciare alla loro felicità.
E
li aveva costretti a schierarsi contro il crudele espansionismo della
Germania, in nome della salvezza della Polonia.
Erano
stati chiamati alla lotta e avevano risposto all’ardente
richiamo della loro terra.
Warsaw
city at war
Voices from underground
Whispers
of freedom
1944 help that never came
Calling Warsaw city at
war
Voices from underground
Whispers
of freedom
Rise up and hear the call
History calling to
you
“Warszawo, walcz!”
I
tedeschi, con una spinta, lo buttano sulla strada.
Si
accaniscono su di lui.
Calci
e pugni grandinano sul suo corpo.
Andrej,
tuttavia, non cede e i suoi occhi celesti, rossi di sangue, si
fissano sui suoi carnefici.
Sono
patetici e stupidi.
Credono
di essere invincibili, ma sono dei miserabili, ammantati di una forza
inesistente.
In
un combattimento leale, la sua statura di pugile avrebbe ragione su
quei boriosi.
Tale
consapevolezza gli da’ la forza di non urlare.
Anzi,
le sue labbra, ormai quasi prive di denti, scoppiano in una risata
ironica.
–
Fate
pena… – gorgoglia.
Non
sa se lo hanno sentito, ma non gli importa.
Lui
sa di non avere ceduto a quei crudeli pescecani.
E
questo gli basta.
Spirit
soul and heart
in accordance with the old traditions
1944
still the allies turn away
Fighting street to street
in a
time of hope and desperation
Did it on their own and
they
never lost their faith
Women,
men and children fight
they were dying side by side
And the
blood they shed upon the streets
was a sacrifice willingly paid
I
tedeschi non accettano quell’occhiata truce, carica di supremo
disprezzo.
Come
osa quel sudicio polacco non temere l’ira del Reichsfuhrer
Heinrich Himmler, che ha domandato la distruzione della capitale
polacca?
Eppure,
i polacchi non si sottomettono al loro giusto destino.
Non
si piegano alla suprema volontà della razza superiore.
Combattono,
con la ferocia di leoni braccati.
E
questa loro reazione, così decisa, accende la loro collera.
Warsaw
city at war
Voices from underground
whispers
of freedom
1944 help that never came
Calling Warsaw city at
war
Voices from underground
Whispers
of freedom
Rise up and hear the call
History calling to
you
‘Warszawo, walcz!’
Il
dolore annebbia la mente di Andrej.
Quasi
non sente le detonazioni degli spari e non vede il fumo degli
incendi.
Gli
sembra di sprofondare in un abisso di oscurità.
Ma,
malgrado lo strazio di quelle ferite, la sua mente non rimpiange
quanto ha fatto.
Sta
morendo, lo sa.
Non
esaudirà mai i suoi sogni.
Madgalena,
inoltre, è morta e ha lottato con la tenacia di una tigre.
Ma
è felice di avere combattuto contro la barbarie dei nazisti.
Ha
contribuito alla distruzione di quel mostro crudele.
All
the streetlights in the city
broken many years ago
Break
the curfew, hide in sewers
Warsaw it’s time to rise now
Tuttavia,
le lacrime bagnano il suo viso, tumefatto e nero di lividi.
Si
mescolano al sangue e spengono il suo vivo tono vermiglio,
tramutandolo in un tenue rosato.
Si
ricorda di sua sorella Anna e di suo fratello Marek.
Sono
dei bambini, che hanno deciso di dare una mano alla rivolta.
Cosa
ne è stato di loro?
Sono
riusciti a sopravvivere?
Warsaw
city at war
Voices from underground
Un
soldato tedesco, esasperato dall’espressione malinconicamente
fiera del giovane partigiano, estrae una pistola.
Nemmeno
le percosse riescono a piegare quello sguardo fermo e deciso.
Abbaiano
alcune parole in tedesco, che dilaniano le orecchie di Andrej.
Questo
spazza la sua malinconia e rafforza la sua fierezza.
Per
fortuna, non si sono accorti delle sue lacrime di malinconia.
Ma
non piangerà più.
Quelle
bestie, che si nutrono del sangue delle persone, devono ricordare la
sua dignitosa fermezz.a
Whispers
of freedom
1944 help that never came
Calling Warsaw city at
war
Voices from underground
Il
soldato tedesco punta l’arma
sulla testa di Andrej.
Il
giovane sente il gelo dell’arma contro la sua pelle.
Si
sorprende. E’ stato picchiato selvaggiamente e ha creduto di
non riuscire a sentire nulla.
Ma
cosa importa?
Whispers
of freedom
Rise up and hear the call
History calling to
you
‘Warszawa, walcz!’
– Muori!
– grida il tedesco.
Andrej
scocca ai soldati un’occhiata truce.
Ricorderanno
la sua coerenza, anche davanti alla morte.
– Viva
la Polonia libera! – esplode la sua voce, decisa, ma flebile,
prima di spegnersi in una piccola esplosione.
|