Angoscia nera

di Fiore di Giada
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Le fiamme si levano alte. Consumano i corpi, confusi in mucchi promiscui.
Un denso fumo nero si spande nel campo, carico dell’olezzo della carne morta.
Eleonora non si ferma.
Continua, malgrado la dilaniante stanchezza del suo corpo magro, il suo lavoro.
Una domanda tormenta la sua mente. Chi c’è lì?
Chi sta venendo consumato dal fuoco?
Il dolore dell’incertezza dilania la sua anima.
Cosa ne è stato dei suoi familiari? Sono vivi? Sono morti?
Suo fratello? Suo madre? Suo padre?
Non lo sa.
Il desiderio di sapere divora il suo cuore.
Ma non può lenire l’angoscia dilaniante della sua anima.
Il campo di Auschwitz è un universo crudele, lontano dalla pietà.
Gli ordini delle guardiane e i latrati sinistri dei cani non aspettano.





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