Affetto ritratto

di Mari Lace
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Affetto ritratto

Affetto ritratto

 

Tracciò fluida la pennellata finale, poi si fermò qualche secondo a rimirare il risultato per valutare l’utilità di un ultimo ritocco. Infine annuì soddisfatta: i suoi soggetti parevano respirare. Mancava ancora qualcosa, tuttavia.

Intinse il pennello nell’oro e l’usò per tessere attorno ai volti dipinti un’unica, preziosa parola. Quando ebbe finito, si voltò verso la parete e sorrise.

«Vorrei che li conoscessi, mamma», disse.

Mentre distoglieva lo sguardo dalla grande fotografia accanto al letto per riportarlo sui ritratti, una lacrima silenziosa le rigò il volto. «Loro sono i miei amici».





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