Sister

di Duchessa712
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Sister
Stai morendo e lo sai. Lo accetti, anche, consapevole di aver combattuto e di aver perso, sempre incalzata dagli eventi, dalla volontà di portare a termine una missione quasi impossibile. E adesso ti odiano: hai perduto Calais, muori senza un'erede, imbruttita dalla vecchiaia e dalla malattia, dalla volontà di essere all'altezza di tua madre e dall'incapacita di riuscirci.
Se non fai qualcosa potrebbe scoppiare un'altra guerra, il lavoro di tuo padre e di tuo nonno svanito nel giro di poche ore. Non lo puoi permettere. È per questo che non ti stanno nemmeno lasciando morire in pace. Gracchiano, vestiti di nero come i corvi. Pretendono una risposta che tu non sei pronta a dare e per un momento, un momento solo, ti sembra di essere ad Hatfield, ancora una figlia illegittima, ancora costretta a firmare un documento che avrebbe spento tutte le tue speranze. Avevi firmato ed eri stata riammessa a corte. Firmando adesso farai tornare tua sorella. Le regalerai quello che nessuno ha mai regalato a te: un regno da conquistare senza fatica, l'amore di un popolo che in lei vede una nuova alba. In lei che è la figlia della Regina più odiata d'Inghilterra e non in te, la cui madre adoravano e volevano rivedere sul trono. Volevano anche te su quel trono, quando ancora pensavano di poterti usare a loro piacimento.
Con Elisabetta non sarà così facile. Perché quando pensi a tua sorella, in realtà, rivedi la bambina che ti sorrideva con tanta sincerità da scacciare i brutti pensieri. Quella che correva per i giardini e vedeva in te la sua dama preferita. Quella che non potevi odiare perché era priva di colpe. Perché anche lei ha passato la vita a chiedersi cosa sarebbe successo se fosse stata lei il tanto sospirato erede, se vostro padre sia mai stato capace di amare o solo di possedere, se abbia mai veramente amato le sue figlie e le loro madri.
Elisabetta è la scelta migliore perché le sue preoccupazioni sono state anche le tue, perché se concedi l'Inghilterra alla Scozia non te lo perdoneranno mai, ma soprattutto perché è tua sorella. E questo deve pur voler dire qualcosa.
Sai che non ti perdonerà il male che le hai fatto, quella guerra combattuta per paura, invidia e gelosia. La guerra che nessuno può capire, di cui nessuno parlerà, perché non è stata plateale come quella combattuta tra i cugini, quella da cui nasce la vostra dinastia. È stata silenziosa e logorante, fatta di suppliche e recriminazioni, di odi infantili dietro cui nascondere il timore che la piccola Elisabetta dai capelli rossi e lo sguardo brillante ti superasse un'altra volta. E adesso sta accadendo proprio quello che hai sempre temuto , ma non importa. Perché le vuoi bene e perché sei stanca di combattere e il peso della corona sui tuoi capelli una volta color del rame è diventato insopportabile. Vuoi solo dormire e non svegliarti più.
Per una volta, Dio accoglie questa tua semplice richiesta.




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