Diario segreto di Berthold. Come ho conosciuto mia madre e poche altre terribili spiacevolezze.

di HermaMora
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Nota dell'ultimo minuto

HO CONVINTO MIA MADRE CHE A VENT'ANNI UN RAGAZZO POTREBBE ESSERE IN GRADO DI VIVERE DA SOLO IN SUPERFICE.

Assurdo.

Non ci posso ancora credere: mi ha dato il permesso.

Sono eccitatissimo.

Chissà quali meraviglie mi aspetteranno fuori da questo buco, chissà di quante mirabolanti avventure sarò la comparsa, o-al-massimo-un-personaggio-secondario?

Memorie, sono in brodo di giuggiole.

Mamma mi ha anche lasciato un oggetto magico: si tratta di un mantello stregato dai mirabolanti poteri elusivi e distruttivi. Voglio assolutamente provarlo sul cuoco.
Potrò incontrare persone normali, con occhi normali e bocche normali. Sto piangendo dall'emozione, giuro. 
Cristo Quanto e Grosso un po' mi mancheranno (I loro grugniti tenevano compagnia), ma quel figlio di puttana  di Morgan, lo chef zombie, nemmeno un pochetto.

Dato che questa sarà l'ultima nota scritta all'interno della Tana, penso sia giunto il momento di chiarire un punto chiave: come diavolo fa un Beholder ad avere un figlio mezzelfo? Lo so, care memorie, vi aspettavate un po' di suspance, ma in realtà si tratta di una stupidaggine, dico davvero.

Questa storia ha vent'anni, ma, fidatemi, a me sono parsi secoli interi.


 

Catena montuosa tra il feudo di Ankh Morpork e Impero Nero, Sottosuolo.

 

Il Beholder Yakasha, a.k.a. Mamma, infestava le gallerie inferiori al dominio dei giganti, nelle Montagne Fumose. Come sapete , creò un piccolo alveare, rapendo umanoidi e asservendoli a sè. Yakasha è un Beholder estremamente paranoico, iracondo, ma con un strana forma di affetto maniacale per i propri schiavi e i figli.

Suo attendente e primo schiavo è Yarron, un mezzelfo cieco che serveiva l'aberrazione per fedeltà e non per paura o controllo mentale.

Yakasha soffrì molto dopo averlo carbonizzato per errore, avendolo scambiato per un intruso. Sono cose che capitano per un Beholder, immagino.

Il fattaccio intristì un poco mamma, che stufa di sentirsi in colpa, si fece una bella dormita. Il Beholder fece un sogno bizzarro. Immaginò sè stesso, in miniatura, con gambe, busto, braccia e due soli occhi.

Immaginò della pallida carne che avvolgeva la sua. La creatura sembrava così piccola e indifesa che al Beholder ricordò proprio Yarron. Chissà, magari con le orecchie di Yarron il ragazzino avrebbe avuto un aria un po' più aggressiva. Vedere questo sè stesso mezzelfico divertì molto la creatura, che soddisfatta per il lavoro svolto ottimamente dalla sua immaginazione, decise di aprire qualche occhio. Oibò, il fattaccio era fatto.

Davanti all'aberrazione giaceva un bimbetto in lacrime, con due orecchie a punta e degli strani occhi che cambiavano colore, strabici e bizzarri.

Il Beholder ci pensò sù. Carbonizzare il frugoletto o crescerlo come avrebbe voluto essere cresciuto lui? Aveva già carbonizzato qualcuno quel giorno, quindi procedette per esclusione. Dopotutto nella sua lunga vita non era mai stata mamma.

Il giorno seguente ebbe la premura di sognare anche dei manuali di pedagogia, ma (Yakasha me lo confessò anni dopo) non ebbe mai la voglia di leggerli tutti.

 

E quindi è così che ho conosciuto mia madre. (Semicit)

Ora corro a farmi la valigia, prima che Yakasha ci ripensi.

Alla prossima,

 

Tuo Berthold.

Note 

Morgan lo chef

Morgan è uno zombie. Yakasha lo trova divertente. Persino buffo. Sapete cosa mangiano gli
zombie? Ecco, ora capite perchè Berthold lo odia. Nasconde segretamente un misteriosa scatola di
biscotti che dà a Berthold quando mangia tutto il patè di cervelli di pastore sfortunato. Berthold ha
cercato quella scatola per anni senza alcun risultato.





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