The call

di Wisegirl31006
(/viewuser.php?uid=1131814)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Annabeth DRIIINN! Il rumore della sveglia mi perfora i timpani. "Percy, alz-" mi interrompo, accorgendomi che sto parlando all'aria. Ancora non riesco a rendermi conto che Percy mi ha lasciata. È accaduto tutto un mese fa: il telefono fisso stava squillando, Percy ha risposto e, dopo aver balbettato qualcosa al telefono è uscito. Poche ore dopo è tornato, pallido in volto: ha preso le sue cose e se n'è andato. Siamo sempre stati una coppia affiatata, da quando avevamo 20 anni. Ora io ne ho 27, vivo a New York in un appartamento abbastanza spazioso, con un grande studio pieno di disegni dell'Olimpo. Già, adesso sono un architetto e lavoro nello studio del mio fratellastro. Guardo l'orologio: le sei. Mi devo muovere. Esco dal letto e corro in cucina, mangio un toast mentre guardo la posta elettronica. Poi mi dirigo in bagno, dove mi lavo e cerco di aggiustarmi i capelli. Prendo la matita nera e disegno il contorno occhi. A Percy piaceva quando non mi truccavo tanto, diceva che bastava un po' di matita e i miei occhi grigi avrebbero fatto il resto. Esco dal bagno e prendo la borsa e il cappotto ed esco di casa. Mi dirigo verso la metropolitana, scendo le scale, timbro il biglietto, e vado al binario 8, proprio quando le porte del mio treno si chiudono. ----- - Se siete venuti qui perché vi interessa la mia storia o semplicemente perché avete visto l'avviso che ho riscritto il primo capitolo, sappiate che l'ho ripubblicato e che quindi non lo troverete qui ma lo vedrete come ultimo capitolo pubblicato! Grazie, Wisegirl




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3883995