L'esasperazione di un dolore.

di Miss_Juls_giu
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Esasperazione di un dolore.

E taglia

taglia

taglia

taglia

taglia

ancora, quella forbice conservata nel cassetto nascosto della cucina.

Taglia velocemente, taglia di netto, taglia in profondità.

Sposta la pelle, fa spazio ai ricordi e li lascia morire lì dentro.

Li lascia crepare, affogare nel sangue.

Uno

due

tre

quattro

cinque

gocce, che ti seguono, segnano la strada..

come se Pollicino fosse capace di perdersi, poi.

Ti lasci cadere, le ginocchia si arrossano, rumorosamente.

Prima una mano e poi l'altra,

La testa piegata.

La colonna vertebrale ricurva, nascosta inutilmente dagli stralci leggeri della pelle.

Le costole là, pronte per essere contate.

Le braccia hanno perso la loro naturale circonferenza,

le gambe due pali della luce, che hanno smesso perfino di illuminare.

Aspetti che arrivi, aspetti che il primo nasconda il dolore sul tuo braccio.

Eccolo.

Getti via tutto, nella tua bocca le parole hanno lasciato il posto a qualcos'altro.

Un altro.

Questo porta sangue, come il freddo d'inverno, la pelle d'oca brucia ormai.

Il terzo potrebbe uccidere, ma quando mai qualcuno è morto di vomito.

Ma pensandoci bene, Nel vomito qualcuno c'è morto.

Bussano alla porta, bussa lei.

Ti alzi.

Abbassi la manica, lavi la bocca.

Copri il tuo corpo di una pelle apparente.

“avanti”

E ti lasci morire.

Questa "poesia" è stata scritta in un momento della mia vita particolarmente difficile, 
vi chiedo solo di non prendere tutto quello che avete letto per vero, è l'esasperazione di un dolore
non del tutto mio.
Grazie
Juls*





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