BOOM!
Capitolo uno: Nel quale si salta
su una limousine(Prologo)
Kim
Quello era il primo punto della mia lista. Era folle, lo sapevo, ma non
potevo assolutamente tirarmi indietro. L’avevo appena
compilata, la lista, abbandonarla così era stupido.
Avanzai in mezzo alla folla, stringendo il cellulare nella tasca del
giubbotto. Scaricavo la tensione. Eccolo, il primo punto della lista.
Stava camminando tranquillamente alla sua macchina. Cioè,
alla sua limousine. Il mio bersaglio era Robert Pattinson, che
camminava verso la limousine. A tenergli aperta la portiera
c’era un signore che aspettava tranquillamente. Nessuno
poteva sospettare della ragazza magra, piatta come una tavola da surf e
pallida come un fantasma che camminava verso di loro.
Mi avvicinai sempre di più alla limousine. Robert era
già entrato e io distavo solo due metri dalla macchina.
Anche l’autista era entrato. Ormai ero arrivata. Aspettai che
la macchina si mettesse in moto poi, appena sentii il motore ruggire,
aprii di scatto la portiera dell’auto ed entrai, chiudendo la
porta con un rumore sordo.
Il tutto era durato nemmeno tre secondi. L’autista era
partito e, quando si accorse di me, era già andato avanti di
parecchi metri. “Hei!” mi apostrofò.
Non feci caso a lui e mi voltai verso il primo punto della mia lista,
che mi guardava allibito.
Rob
Osservavo quella strana ragazza che si era appena intrufolata nella
limousine che mi doveva riportare sano e salvo dalla convention fino a
casa mia. Evidentemente non ero abbastanza al sicuro. La ragazza in
questione aveva i capelli tagliati molto corti e neri. La sua faccia
era di un pallore mortale e aveva grosse occhiaie che le segnavano gli
occhi. Il suo corpo era magro e quasi spariva in mezzo alla pesante
camicia che portava. Mi sorrise, facendo comparire dei denti candidi e
squadrati.
“Ciao” disse.
“Ciao” risposi io atono. Forse era una fan di
Twilight o cose del genere, non la potevo sbattere fuori
dall’auto così. Inizialmente mi era venuta un
po’ di paura, ma poi pensai che era una ragazza, pure
deboluccia a quanto pareva, quindi, a meno che non avesse un coltello
in tasca, potevo stare tranquillo. Avevo il telefono in mano e stavo
per scrivere un messaggio ma, data la situazione, lo misi via. Greg,
l’autista, si fermò.
“La faccio subito scendere signore” disse aprendo
la portiera.
“No, no non importa” dissi alzando la mano. Solo
Dio sa perché mai lo dissi. La ragazza sorrise.
“Grazie” esclamò.
“Prego”. Nessuno di noi disse nulla per un
po’. Greg ricominciò a guidare lanciando ogni
tanto un’occhiata torva al sedile posteriore.
“Allora?” chiesi infine.
“Oh, già. Scusa. Mi chiamo Kimberly ma mi sembra
un nome tipo da pornostar, quindi mi faccio chiamare da tutti
Kim” disse la ragazza.
“Conosco diverse Kimberly” dissi io, “e
nessuna di loro è una pornostar”.
“E’ quello che pensi tu”
ribatté lei. Senza volerlo mi scappò una risata,
una specie di sbuffo, pensando alle ragazze che conoscevo di nome
Kimberly che, nel cuore della notte, s’infilavano
furtivamente in un locale di strip tease. “Comunque
… sono qui per la mia lista di cose da fare” disse
Kim frugando in una borsa verde e tirando fuori un foglio. Lo
dispiegò e me lo mise davanti indicando con il dito un punto
del foglio. C’era scritto: Lista delle dieci cose da fare
prima di … BOOM! Sotto, dove stava il dito di
Kim c’era scritto: 6-
Conoscere una persona famosa.
“Io sarei la persona famosa?”.
“Si, anche se avrei preferito qualcuno tipo Jimi Hendrix o
Gesù ma …” lasciò la frase
in sospeso.
“Ah, lo so. Gesù ha sempre il telefono staccato
quando lo chiami” dissi comprensivo. E questo fatto potrebbe
anche essere interpretato come un qualcosa di profondo.
“Assolutamente. Hai provato a chiamarlo anche tu?”.
“Già. Non si fa trovare facilmente”
dissi alzando le spalle. Kim rise. “Quindi … cosa
devo fare per esaudire la tua lista prima del boom?”.
“Ah, non so. A dir la verità non ci ho pensato
molto. Ho fatto la lista solo ieri sera. E sempre ieri sera ho saputo
che l’attore Robert Pattinson, che ho sempre solo sentito
nominare e di cui non ho visto nemmeno un film, sarebbe stato qui.
Perciò …”.
“Hm. Posso … non so, possiamo fare una foto
assieme” proposi.
Kim alzò le spalle. “Si, b’è,
potremmo. Peccato però, perché quando dicevo conoscere intendevo
proprio conoscere.
Quel che dici tu è più un’incontrare. Forse
dovrei cambiare la mia lista”.
“Peccato. Quella originale sarebbe più
bella”.
“Lo so” disse Kim con aria saccente. Mi venne
improvvisamente voglia di leggerla quella lista. Chissà cosa
c’era scritto.
“E cos’altro c’è scritto nella
tua lista?”.
“Hm … vediamo”.
Kim
Controllai tutte le possibilità. Avevo
l’opportunità di fare diverse cose, in quel
preciso momento. Scelsi la più semplice. “Trovato.
Numero 2: Mangiare in
un ristorante di lusso e poi scappare senza pagare”.
“Cosa?” chiese Robert.
“Che c’è di male? E’ tipo come
rubare una caramella o una figurina quando si è bambini. Tu
non l’hai mai fatto?”.
Ci pensò su un attimo, passandosi una mano fra i capelli.
“Una volta ho rubato una maglietta, ma ero al mercato, quindi
non vale”.
“Come non vale? Che vuol dire? Se lo rubi in un negozio
allora è furto vero?” chiesi scettica. Robert
cercò di giustificarsi, ma non c’erano scuse.
“Comunque” continuai, “ora posso dire di
conoscerti almeno un po’. Robert Pattinson è una
persona famosa che ha rubato una maglietta, a cui piacciono le
caramelle al limone, molto amichevole, che non si da’ troppe
arie e che ha il vizio di passarsi sempre una mano fra i
capelli”.
“Come fai a sapere che mi piacciono le caramelle al
limone?” chiese lui sospettoso.
“In realtà ti ho spiato” dissi
guardandolo negli occhi. “Non è vero”
dissi subito dopo. “E’ che sai di limone e
lì” dissi indicando una specie di tavolino
(dopotutto eravamo in una limousine … figo), “ci
sono delle caramelle al limone”.
“Wow” commentò lui.
“Perspicace”.
“Grazie”.
“A parte il fatto che non mi passo sempre una mano fra i
capelli … non credo che questo serva a
conoscermi”. Si sporse per parlare all’autista e
disse: “Greg portami all’ Huctchintosh”.
“Dove? Mi stai rapendo?” chiesi.
“Qui quella che ha fatto cose illegali sei tu, ladra di
figurine per bambini” mi fece notare Robert. E poi:
“Ti sto portando in un ristorante di lusso. Possiamo cenare,
così conoscerai una persona famosa, e poi potrai uscire
senza pagare”.
“E tu scapperai con me lasciando così il
conto?”.
“Non lo so. Forse pagherò solo la mia parte,
così non dovrò preoccuparmi di scappare e la tua
lista verrà rispettata”.
Sorrisi. “Ci sto” dissi tendendo una mano.
“E comunque sappi che è vero che ti passi sempre
la mano fra i capelli”.
“Ma no!” esclamò lui.
“Vedrai. Conterò quante volte lo fai”.
“D’accordo”.
E suggellammo il nostro patto con una stretta di mano.
State leggendo il primo capitolo
della prima fan fiction su Robert Pattinson che ho mai scritto! Devo
ammettere di non essere una sua fan proprio sfegatata, ma ho visto
molti dei suoi film (altri li devo ancora vedere, ma non si trovano da
nessuna parte, accidenti!) e sono orgogliosa di dire che conosco
abbastanza cose su di lui da scrivere una fic. Ad esempio il suo humor
noir e la sua paranoia sono famosi in tutto il mondo! XD
Comunque, mi raccomando, voglio leggere tante recensioeni, altrimenti
la cancello (perchè non ha senso tenerla -.-'').
Risponderò a tutte, come ho sempre fatto ^^ Non importa che
siano buone o cattive.
Ho già postato questa storia su un forum su Robert, e vi
consiglio di farci un giro. Il forum di chiama The Sun in a Smile, ed
è sul circuito di Forum Community.
B'è un bacio e un grazie in anticipo a tutti i lettori,
Patty. :3
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