cold cold night in june

Si danza sotto occhi negligenti e ricchi di ignavia
condannati da soli dalle proprie colpe
che scivolano e vagabondano nel sangue del peccatore.
Si diverte, la mente,
a creare scenari tormentati e farli divenire realtà;
se pur non ci son ragioni di spettacolo,
vi ergono teatrini vermigli ed inquieti, che se può peggiorare or vi peggiora.
È incantevole ciò che è negato dalla natura
e da regole imposte dallo stesso essere umano
sacrificate e rispettate con onore,
che se non vi si adempisce si rimane puniti e condannati ad un malfermo coronamento.
Oh cosa fummo noi per esserci donato il diritto di giudizio?
Chi noi fummo per portar rancor che fu presto tormento?
Se fossimo allor stati qualcosa ci stiamo distruggendo,
concepiti dall’abominio e incatenati in una maledizione sempre più fitta.
Qualor nei grigi tempi or ella fu eretta,
che sembrava mansueta e conducente alla libertà,
or che sorgano gli spettacoli,
or che lussuria divora gli occhi della gente,
or che i nostri precetti ricadono su di noi
si ammette di cosa sbagliata.
Sempre cara mi fu la ragione mia
che non fu per le leggi adatta e ancor adesso
ritenuta inadatta.
In cuor mio verità si nasconde.