Disclaimer:
come sempre, non scrivo a scopo di lucro; Camus è di
proprietà di Kurumada
sensei, ma Lixue, Joséphine e Mei invece sono mie.
***
Parigi di
sera è uno spettacolo che mozza il fiato.
Beh, salvo forse la dame de fer e
le
sue lucine intermittenti, che svetta maestosa –o rovina,
a seconda dei gusti- sul magnifico paesaggio che la sua città
natale offre.
Se chiude gli occhi, al di là dei tetti del sedicesimo
arrondissement, riesce a
vedere la Senna che taglia la città in due, sente il
traffico congestionato
dell'ora di punta e riesce persino a avvertire il gusto della sua torta
preferita nel suo solito cafè.
Tira una profonda boccata dalla Gauloises blonde e guarda distratto il
fumo
condensarsi in una nuvola bianca nella fredda aria invernale:
è nervoso, e
quando succede, non può fare a meno di fumare, anche se sa
che è tremendamente
scortese sgattaiolare sul balcone quando la casa è piena di
amici arrivati apposta
per lui.
"Sei arrabbiato?"
Distoglie lo sguardo dalla Tour Eiffel e lo posa sulla figlia, ferma
sullo
scalino che separa il balcone dal soggiorno.
"No." risponde con sincerità. Joséphine si siede
accanto a lui sulla
panca, con gli occhi vispi che adocchiano subito la sua sigaretta.
"Avevo
bisogno di prendere una boccata d'aria." prosegue, omettendo di
aggiungere
qualche parola di troppo riguardo Shiryu. È pur sempre suo
cognato, e non è il
caso di invischiare i suoi bambini in beghe decennali certamente troppo
grandi
per loro. Spegne la sigaretta nel posacenere e si toglie il cardigan
che ha
indossato per uscire –per abitudine, più che per
reale necessità- per avvolgerlo
intorno alla figlia. "Non dovresti stare qui fuori, fa freddo."
"E tu non dovresti stare da solo la sera del tuo compleanno."
Sorride, prima di trarla a sé e stringerla tra le braccia.
"Non
sono solo, tesoro, ci sei tu."
In effetti non ha trascorso un solo compleanno in completa solitudine,
praticamente
mai: i primi con i suoi genitori, qualcuno trascorso con il Maestro,
altri
insieme a Milo e Shura, altri ancora con la famiglia e gli amici. Tanti
compleanni
allegri e alcuni meno, ma nonostante tutto, nonostante il suo
caratteraccio
forse un po' burbero, le persone che lo amano lo hanno sempre
festeggiato.
"Ho un regalo per te: l'ho comprato con Lixue, ma lei mi ha solo
accompagnata."
precisa Joséphine, distogliendolo dai suoi pensieri. Scende
agilmente dalle sue
gambe, per andare a prendere qualcosa che ha nascosto dietro le tende
del
soggiorno.
Ah, dunque ecco cos'erano andate a fare a Saint-Ouen la settimana
prima: se di
primo acchito gli era sembrato strano che una diciassettenne avesse
deciso di
accollarsi la responsabilità della sorellina di otto anni in
giro per la città,
adesso gli era tutto chiaro. Accetta il regalo con un misto di
curiosità e
commozione, sorridendole ancora una volta mentre apre il sacchetto a
fantasia
geometrica: insieme ad alcune tavolette di cioccolato con le nocciole,
trova un
lp di Dalida. Sulla copertina profilata di verde, il volto sorridente
della
cantante e le tracce incise sul vinile tra cui que
reste-t-il de nos amours?¸ una delle sue canzoni
preferite.
Si scopre
improvvisamente a corto di parole, e quelle poche che riesce a dire,
sono
tremolanti.
"È
un
dono stupendo, stellina, ti
ringrazio
tanto." mormora. "Però i soldini che io e la mamma ti diamo
dovresti
tenerli per te, per le cose importanti. Non avresti dovuto spenderli
per
me." aggiunge, riponendo con cura i regali.
"Tu sei importante, papà."
Nascosta
dalle tende, Mei guarda i due abbracciarsi, quindi arretra silenziosa,
per non interrompere
quel momento tutto loro: la torta può aspettare ancora un
po'.
***
Lady
Aquaria's corner.
Potevo non scrivere qualcosa per festeggiare il compleanno di Camus?
No,
ovviamente, ormai anche i muri conoscono la mia leggera
preferenza per l'inquilino dell'undicesima casa, quindi eccola
qui, questa piccola flash, ambientata esattamente oggi
(cioè, ieri) sette
febbraio 2020, quando il "mio" Camus compie trentacinque anni (come
specificato altrove, per esigenze di copione è del 1985 e
non del 1966).
Chi legge già quanto scrivo, conosce sia Mei che Lixue e
Joséphine; chi invece
non le conosce, sappia che sono mie Oc, rispettivamente la moglie e due
figlie
di Camus (sì, ha una famiglia numerosa).
Se siete giunti fin qui spero che vi sia piaciuta, in ogni caso ancora
auguri a
Camus per il suo compleanno: joyeux
anniversaire, mon vieux.
Alla
prossima!
Lady
Aquaria
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