Nathalie Sancoeur si apprestò ad entrare nella cucina della
magione Agreste con sottobraccio un plico di fogli.
La donna, vestita con il suo solito tailleur scuro e i suoi occhiali
sottili ben messi sul naso, segretaria da anni del noto stilista
Gabriel Agreste era un po’ in ansia per il figlio di
quest’ultimo.
Ansia dovuta al fatto che doveva andare a Tokyo per una sfilata di moda
del marchio del padre e con lui doveva andare anche la sua fidanzata
che aveva avuto l’onore di avere alcuni suoi progetti
prodotti dal marchio Agreste.
Entrò nella cucina, dopo aver bussato e vide la famiglia
Agreste; riunita dopo molte peripezie a seguito delle vicende che
portarono il signor Agreste a divenire Papillon mentre Adrien e la
fidanzata rispettivamente Chat Noir e LadyBug al termine delle quali ci
fu il risveglio dopo un lungo coma della moglie di Gabriel, fare con
calma colazione.
-Nathalie- fece Gabriel, un uomo alto vestito molto elegantemente, nel
mentre sorseggiava il suo caffè -Tutto pronto? –
-Certo- fece lei -Adrien partirà oggi pomeriggio alle 14 ed
arriverai a Tokyo domani alle 10:30 assieme alla signorina Dupain Chang
dall’aeroporto Charles De Gaulle con il volo diretto per
Tokyo -
-Adrien- fece una donna dai lunghi biondi e dai bellissimi occhi verdi
-Hai preparato tutto? -
-Sì, madre- rispose sorridendo un ragazzo anche lui dai
capelli biondi e dagli occhi verdi
-la valigia è pronta come pure il bagaglio a mano-
La donna sorrise ed osservò il marito che rimaneva
impassibile -Spero che Marinette non si faccia prendere dalla sua
solita ansia… È incredibile come una ragazzina
come lei sia riuscita a battere un supercattivo come me-
Adrien sbuffò alla battuta del padre -Sembra quasi che io
non abbia contribuito alla tua caduta-
L’uomo rimase impassibile -Vorrei ricordarti figliolo che la
tua fidanzata era quella che aveva più sale in zucca dei
due… Tu partivi troppe volte a testa bassa senza riflettere
prima-
Il figlio sospirò -Hai ragione… Marinette
però ormai ha superato la sua fase di imbranataggine cronica
che la contraddistingueva-
Questo scambio di battute fu seguito dalle due donne che ridacchiavano
sotto i baffi.
-Ah! Un’ultima cosa prima che mi dimentichi- fece Nathalie
-Il manager di Zakuro Fujiwara ha comunicato che ha accettato la sua
proposta, con il marchio Agreste farà la sua ultima sfilata
prima di ritirarsi dalle scene e sposarsi con Ryo Shirogane-
Gabriel increspo solo le labbra ma gli occhi brillarono compiaciuti
-Dunque, la modella che hai sempre inseguito ti ha finalmente degnato
di risponderti? – chiese la moglie sorridendo in maniera
furba -Sai che potrei essere gelosa? –
L’uomo sbuffò -Mia cara Emile- fece lui
-C’è una solo un’altra persona che
è stata sfuggente come la signorina Fujiwara o dovrei
chiamarla signora Shirogane-
-Chi sarebbe questa persona? – Chiese furba la donna
-Ma te mia cara- rispose lui in maniera altrettanto furba
Adrien a quel punto sorrise in maniera aperta e lanciò uno
sguardò verso la segretaria della famiglia, notando che
anche lei sorrideva -Nathalie- fece lui -A che ora devo passare a
prendere Marinette? –
-Con il gorilla e la famiglia Dupain Chang siamo rimasti
d’accordo che sareste andati verso le 12 per poi andare
all’aeroporto-
Adrien annuì alle informazioni della donna, prese quindi le
stoviglie adoperate per fare colazione e le depose nella lavastoviglie.
-Pensi di portare con te Plagg? – Chiese poi il padre
-Pensi che non sia necessario? Comunque, sì pensavo di
portarlo con me, così da fargli cambiare un po’
d’aria – rispose il figlio appoggiandosi con la
schiena al lavandino -Tokyo non ha supercattivi da sconfiggere e quello
che facciamo io e LadyBug al massimo, per fortuna, e farci vedere ogni
tanto per mettere a cuccia qualche criminale normale ma anche lui
merita un po’ di vacanza-
-Tu non ti ricordi Adrien ma una dozzina di anni fa Tokyo fu al centro
di una strana sequela di eventi ed ho la strana sensazione che possano
ricominciare, quindi condivido la tua scelta di portarti dietro quel
pianta grane -
-Parli di quelle ragazzine che sembravano mezze animali e a quei tipi
che sembravano elfi? - Chiese a quel punto Emile
-Sì- rispose solamente l’uomo
La donna si voltò dunque verso il figlio con uno sguardo
preoccupato -Fai attenzione figliolo-
Adrien sorrise, si avvicinò alla madre e gli diede un bacio
sulla fronte
-Non ti preoccupare mamma- rispose -Sono pur sempre Chat Noir e al mio
fianco ho la bellissima LadyBug-
Detto ciò salì in camera.
Ad accoglierlo arrivò svolazzando uno strano essere nero che
assomigliava ad un gatto.
-Ehi Adrien- fece lo strano essere -Pronto per andare a Tokyo?
–
-Certo Plagg ma se vuoi venire anche te devo riporti nel
cofanetto… Non credo che sopporteresti più di 12
ore di volo chiuso nel bagaglio a mano-
Il piccolo essere sbuffò -Devo proprio? – chiese
con fare triste
-Mi sa di sì- fu la risposta del ragazzo
Allo stesso tempo, in un appartamento al piano superiore di una delle
panetterie migliori di Parigi, una ragazza dai tratti asiatici e dai
capelli neri legati con due trecce stava avendo un attacco di panico.
Nonostante la presenza della sua migliore amica, una ragazza dalla
carnagione scura e dai capelli lunghi ed ondulati, cercasse di calmarla.
-Marinette- fece per l’ennesima volta la ragazza -Hai messo
tutto! Sono stata io ad aiutarti a fare la valigia! -
-Ma se ho dimenticato qualcosa? – chiese ancora una volta lei
-Non hai dimenticato nulla! - fece di nuovo l’amica -Prendi
un profondo respiro e calmati.
Lo so che andare in un altro continente con il proprio fidanzato
è una cosa bellissima ma ricordati che ci andrete per
lavoro…-
-Il passaporto! - gridò a quel punto la ragazza dai capelli
scuri precipitandosi verso la scrivania e prendendo in mano il prezioso
documento con annesso visto.
La castana a quel punto prese il libricino dalle mani della ragazza e
lo infilò dentro la borsetta di lei.
Quindi la lego ad una borsa più piccola che mise vicino ad
una valigia più grande.
-Ora piantala Marinette Dupain Cheng! – Fece risoluta -Ora
vai in bagno! Ti fai una doccia e ti vesti in maniera comoda! visto che
dovrai fare più di dodici ore di viaggio! –
La mora a quel punto fece un saluto militare per lo spavento
-Sì signora Alya! - e corse verso la suddetta stanza.
Quando entrò nel bagno un esserino rosso con una chiazza
circolare nera che gli copriva una parte consistente della fronte e due
antennine le balenò davanti.
-Tutto bene Marinette? – Chiese.
La ragazza sospirò -Sì, Tikki tutto bene. Sono
solo un po’ nervosa per il viaggio-
-Posso comprenderlo bene amica mia- fece l’altra -Ma sei
comunque LadyBug cerca di ricordarlo-
-Lo so- pigolò la ragazza -Ma vuoi saperlo? Non è
tanto il fatto che andrò via con Adrien ma che
incontrerò Zakuro Fujiwara! Una delle modelle più
apprezzate del mondo e molto probabilmente indosserà la
stola che ho disegnato io! –
-Non hai avuto paura di affrontare Papillon ma adesso hai paura di una
modella? –
-Sì! Se non le piace la mia stola? Se la odiasse? Se la
facesse cadere? –
L’esserino scosse il capo -Marinette- fece di nuovo lei dolce
ma anche risoluta -Piantala con questi tuoi castelli mentali non
succederà niente a Tokyo.
Poi ricorda che ci sarò io, ci sarà Adrien e ci
sarà anche quel pianta grane di Plagg-
A sentire l’ultimo nome la mora esalò un sospiro
-Speriamo che Plagg si comporti bene… Preparati anche te
Tikki, vieni con me a Tokyo lo sai-
Detto ciò si mise sotto la doccia per calmarsi.
In un rinomato ristorante di Tokyo due coppie stavano cenando quando,
una ragazza dai capelli neri legati da uno chignon sulla nuca non fece
una domanda all’altra ragazza, una bellissima ragazza dai
lunghi capelli neri e dallo sguardo enigmatico, qualcosa riguardante
l’indomani
-Allora One-Sama domani arriverà il famoso Adrien Agreste?
Il figlio del famoso stilista Gabriel? -
L’altra ragazza annui -Sì, Minto. Domani io e Ryo
andremo a prendere lui e la sua fidanzata. Mi hanno detto che questa
ragazza abbia colpito il signor Agreste, di solito molto severo con i
giovani stilisti, con i suoi lavori e non è la prima volta
che un suo capo sia presentato durante una sfilata del marchio Agreste-
L’altra ci pensò un attimo -Adesso che ci penso
avevo letto qualcosa su una bombetta disegnata da una compagna di
scuola di Adrien-
-Se non erro- fece uno dei due ragazzi seduto allo stesso tavolo, un
tipo biondo dai profondi occhi blu. -Durante quella sfilata ci fu un
bel casino a causa di una tipa che si faceva chiamare Style Queen-
-Già- fece pensieroso l’altro ragazzo seduto allo
stesso tavolo, un ragazzo dai capelli lunghi castani legati a coda di
cavallo e dagli occhi castani -Abbiamo indagato per vedere se
c’era pericolo per Tokyo o se ci fosse un collegamento con
dei Chimeri lasciati qui dai nostri alleati durante la guerra che ci
avevano fatto ma…-
-Ma? - Chiese la ragazza con i chignon seduta al suo fianco
-Ma Pai e Kisshu hanno escluso questa possibilità ed
indagando con loro abbiamo potuto scoprire l’esistenza di
alcune coincidenze su molti fatti storici che hanno a che fare con i
cosiddetti eroi di Parigi-
-Vi riferite a Chat Noir, LadyBug e ai loro alleati? – Chiese
la ragazza dai capelli lunghi
-Sì, Zakuro. Sembra che questi eroi siano presenti da
moltissimo tempo e che siano in qualche modo legati ad alcune figure
storiche- Rispose meditabondo il biondo
-Ryo stai pensando a qualcosa? – chiese Minto
-Non so ma spero di sbagliarmi- detto ciò prese il
cellulare, guardò alcune foto con fare pensieroso e poi lo
rimise in tasca.
-Ora torniamo alla cena e pensiamo a festeggiare l’addio alle
scene di Zakuro e il ritorno di Minto a Tokyo per il suo debutto come
prima ballerina all’opera-
A quel punto tutti alzarono i calici e bevvero alla salute delle due
ragazze.
Intanto da un’altra parte della città altre cinque
persone stavano attendendo una sesta persona per mangiare anche loro ma
qualcosa non quadrava perché i tre uomini avevano delle
strane orecchie da elfo.
-Domani il biondino andrà assieme alla lupetta a raccattare
quei due ragazzini? – Chiese un tipo strano dai capelli verdi
corti, dagli occhi dalle iridi dorate e con le pupille dal taglio
felino.
-Così sembra Kisshu- sospirò una ragazza dai
capelli rossi lunghi fino alle spalle
-Ehi vecchiaccia- fece questa volta un ragazzo dai capelli castani
corti -Hai le vibrisse che vibrano? –
La ragazza in questione lo guardò male -Nanetto- rispose
nonostante la persona in questione fosse alta quanto lei
-Sarà meglio che tu non prenda tanto in giro le mie
sensazioni! -
L’altro alzò le spalle -Secondo me ti stai facendo
troppe paranoie- detto ciò si avvicinò ad una
culla dove stava dormendo un bambino dai capelli verdi -Da quando
è nato il cucciolo di Pai e Retasu sei diventata molto
più ansiosa… Non è che…
devi dire qualcosa a mio fratello Kisshu -
I due arrossirono quando una voce dolce lo riprese -Taruto-kun non
mettere in imbarazzo Ichigo-Chan e Kisshu-Kun…
Verrà anche il loro momento ed anche il tuo-
A quel punto arrossì anche lui e sparì veloce
perché vide che le due persone citate in questione gli
stavano lanciando letteralmente dei coltelli addosso con lo sguardo.
-Scusatelo- fece poi una voce più profonda proveniente da un
uomo dai capelli viola corti
-Sapete com’è fatto quando non ha vicino Purin-
-Diventa un cretino siderale… Ma ho paura che sia una cosa
di famiglia- rispose incrociando le braccia Ichigo guardando male i due
uomini presenti
-Non infierire micetta- sospirò Kisshu che poi
guardò la persona appena entrata
-Allora Pai- fece poi sorridendo -Come sta andando la notte con il
piccolo? -
Il viola sorrise -Per ora bene- fece -Il cucciolotto dorme che
è una meraviglia-
-È molto tranquillo- rimarcò Retasu sorridendo.
L’altro sorrise -Beh buon sangue non mente-
A quel punto sentirono il campanello suonare -Sarà Purin-
commentò il maggiore che provò ad andare ad
aprire ma fu preceduto da Taruto.
-Finalmente scimmietta ce ne hai messo di tempo- disse lui aprendo la
porta con fare scorbutico
La ragazza, dai capelli biondi e dall’aria esuberante, non si
scompose e diede un bacio al fidanzato e spiegò il
perché avesse tardato -L’ultima lezione del
pomeriggio è andata per le lunghe… Un mio allievo
voleva a tutti costi affrontare Heicha ma… le ha prese di
santa ragione-
Il castano scosse la testa -Certa gente non capisce che tua sorella non
sopporta chi la sfida impunemente-
Lei annui -Ma sai ho come la sensazione che tra quei due
c’è del tenero-
L’altro alzò gli occhi al cielo
-Cos’è masochista? – Poi si
girò verso Kisshu che stava portando qualcosa verso il
tavolo - In qualche modo mi ricorda qualcuno- sussurrò poi
all’orecchio della ragazza che ridacchio annuendo.
Prese poi la prese per mano ed andarono verso la sala da pranzo,
diedero un bacio sulla fronte della nipotina e si andarono a sedere al
tavolo per la cena con gli altri.
In un tempio shintoista posto in una zona elegante di Tokyo si era
creata una strana nebbiolina.
Forse a causa dell’umidità della sera oppure a
causa della vicinanza di un piccolo stagno sta di fatto che essa
rendeva il luogo inquietante.
Se gli abitanti del tempio avessero teso le orecchie avrebbero pure
sentito una strana voce sussurrare: “Finalmente dopo tanti
secoli potrò avere la mia vendetta e poi conquistare il
mondo! È stata una fortuna per me che alcune gocce di
quell’acqua miracolosa abbiano bagnato le mie ossa mortali ma
adesso… Adesso che i Miracolus torneranno nella terra del
sol levante io potrò tornare in vita!”
Ma forse avrebbero pensato che fosse tutto ricollegabile al venticello
che spirava, alla immaginazione che viaggiava a causa
dell’ambiente spettrale… Oppure no.
Perché in quel tempio giacevano le spoglie mortali di Eiki
Tujo antenato del più noto Hideki Tojo*.
Traditore di Oda Nobunaga, fondatore del Giappone moderno, e di Kennyo
Kosa, monaco guerriero del santuario Buddhista Hongan-ji di Kyoto.
*Per chi non lo sapesse Hideki Tojo è stato uno dei maggiori
responsabili delle guerre di aggressione giapponesi in Asia.
Condannato poi a morte durante il processo che fu definito: La
Norimberga giapponese.
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