Uno Sguardo D'Amore

di AryaDream
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Era una mattina ventosa e il principe Richard nella sua stanza, si stava preparando. Uscì dalla stanza stando attendo a non fare rumore. Chiuse la porta e ordinò alla servitù di verniciare la maniglia della porta, in modo che quando sarebbe tornato si sarebbe accorto se qualcuno specie Daphne sarebbe entrata nella sua stanza.
Era ancora molto presto quando uscì fuori nel giardino e l'aria fresca gli sfiorava il viso. Si sistemò il giubbotto in modo da coprirsi meglio, per poi prendere a camminare in direzione del cimitero di famiglia che si trovava in una parte nascosta del giardino del castello.
Cercò le tombe dei suoi genitori e quella di Aveline.
Rimase ad osservare, le tombe per un po'.
-Mi mancate.-
In quel momento voleva abbracciare i suoi genitori e la amata, ma non gli era più possibile.
Sentiva un senso di vuoto, ma doveva andare avanti e continuare la sua vita, senza di loro.
Rimase in compagnia dei suoi cari per tutta la mattinata.
Richard tornò all'interno del castello quando cominciò a piovere. Daphne sentì la porta della sua stanza sbattere.
Poteva sentirlo emettere gemiti di dolore. Nonostante la sua curiosità e la voglia di andare dal principe per aiutarlo, non lo fece decise di rimanere nella sua stanza. La pioggia prese a cadere ancora più violenta e quando le urla del principe, si fecero sempre più forti decise di uscire per recarsi nel giardino delle rose.
Era strano come sotto la pioggia quei bellissimi fiori appassivano. Non vi era una spiegazione logica, ma aveva capito che il suo sangue riusciva a farle tornare normale.
Era ormai zuppa a causa della pioggia, ma non voleva tornare indietro, voleva aiutare Richard.
Doveva ferirsi e per farlo usò le spine delle rose. Lasciò che le gocce del suo sangue toccassero le rose.
Daphne rimase sbalordita nel vedere che le rose cominciarono a riprendersi. Doveva informarsi su quello strano fenomeno, pensò che nella grande biblioteca del castello ci dovessero essere libri che potessero spiegare quel fenomeno insolito.
Quando rientrò bagnata dalla testa ai piedi vide Richard uscire dalla sua stanza.
-Stai bene?- Chiese preoccupata, lui non rispose, ma Daphne vide dei nuovi graffi sulle braccia e sul collo che si stavano cicatrizzando.
-Daphne cosa hai fatto?-In quel momento Richard cercò di nascondere la rabbia che provava per non esplodere.
-Non ho fatto nulla.-
-Ti avevo chiesto di stare lontano dal giardino delle rose.-
-Ora basta...guarda le tue condizioni...So che esiste un collegamento tra te e le rose.-
Lui restò in silenzio, fino a quando le prese la mano e vide i piccoli tagli sulla sua mano.
-Non farlo più...-
-Fare cosa?-
-Non ferirti per farmi...-Si fermò per poi riprendersi subito dopo.
-Per far guarire le rose.-
-Quindi ora mi credi?-
-Non voglio che ti fai del male...-
-Cosa dovrei fare? Tu non vuoi che non faccio nulla...-
-Esiste qualcosa che non ti è impedito fare.-
-Cosa?-
Voleva dirle che non le era impedito baciarlo. Gli fissò le labbra, per poi tornare a guardarla negli occhi con aria di sfida.
-Stare in silenzio.-
La giovane sperava in qualcosa di più e quell'ultima frase l'aveva in qualche modo delusa.
Stava cominciando pian piano ad affezionarsi e provare qualcosa per quel principe.


Note Autrice:
Più vado avanti con questa storia romantica/fantasy più mi diverto a pensare a come far interagire i protagonisti.
Daphne comincia a provare qualcosa per il principe e quest'ultimo prova lo stesso, anche se lui non vuole che lei si ferisca per salvarlo.
L'aesthetic è realizzato da Nao Yoshikawa.
Grazie per essere arrivati fin qui.




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